Il maestro È unico - Età scolare - Bambinopoli







Il maestro È unico

Parliamo ancora di scuola dopo che, proprio nei giorni scorsi, si è infiammata la polemica tra il ministro Bossi e il ministro Gelmini sul ritorno del maestro unico.

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Il maestro È unico



Continuiamo a parlare di scuola puntando, questa settimana, l’accento su una delle tante novità introdotte per l’anno scolastico 2008-2009 dal Ministro Mariastella Gelmini e che nei giorni scorsi ha scaldato gli animi all’interno della maggioranza: il ritorno del maestro unico per le scuole elementari.
Il dibattito in proposito, acceso anche tra i genitori, è scoppiato dopo che il Ministro Umberto Bossi ha dichiarato che un solo insegnante rovinerebbe i bambini, opponendosi in questo modo alle posizioni del ministro dell’Istruzione che ha difeso, invece, la sua scelta come l’unica in grado di arginare gli sprechi che da anni affliggono la scuola italiana (il ministro ha definito la scuola uno stipendifio) oltre, naturalmente, a sottolineare il valore pedagogico che il ritorno a un solo insegnante comporterebbe per i piccoli scolari (ovviamente la manovra non è ben vista dai Sindacati dal momento che potrebbe costare la perdita di ben 83.000 posti di lavoro).

Tra i genitori le posizioni sono analoghe. C’è chi contesta la riforma perché ritiene che il maestro unico abbia come conseguenza la cancellazione della purità che la presenza di più insegnanti aveva introdotto e chi, al contrario, pensa che i bimbi abbiano bisogno, nei primi anni di vita, di una singola figura di riferimento nel loro percorso formativo.


C’è, poi, chi, puntando l’accendo sul piano economico, è d’accordo col Ministro Gelmini sulla necessità di tagliare gli sprechi e chi, invece, pensa che non è decurtando il personale scolastico che torneranno a suonare le casse del ministero dell’Istruzione.
 

Insomma, un dibattito accesissimo e che, probabilmente, è destinato a non trovare un punto di incontro tra sostenitori e non. Sta di fatto che a partire dall’anno scolastico 2009-2010 (e solo per le prime classi) si tornerà al maestro unico con un orario scolastico di 24 ore settimanali (il ministro ha assicurato, però, che non verrà toccato il tempo pieno!).
Tra le novità introdotte dal Ministro dell’Istruzione, anche l’adozione da parte degli Istituti di libri di testo per i quali l’editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per l’intero quinquennio in modo tale da contenere in questo modo il cosiddetto “caro libri”.
Naturalmente, anche in questo caso le polemiche non sono mancate. L’Associazione degli Editori, infatti, si è opposta mettendo in luce il grave danno che ne verrà agli editori da una simile manovra con costi sociali che graveranno, alla fine, su tutti.

Staremo a vedere. Per il momento, la scuola è ufficialmente iniziata.
Buon anno scolastico a tutti!

 

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  • Commento inserito da alessia il 3 ottobre 2008 alle ore 12:13

    sono la mamma di 3 bambini, il più piccolo ha iniziato quest'anno la materna e i due più grandi frequentano la V elementare. i miei figli fanno tempo pienoche termina alle 16.10 e quindi non mi risolve assolutamente il problema perchè entrambi noi genitori finiamo molto più tardi, i miei bambini dopo 8 ore di lezione (e non mattina lezione e pomeriggio compiti come era in passato) arrivano a casa e devono fare i compiti e studiare la lezione, questo tutti i giorni e al fine settimana hanno altri compiti per i due giorni di festa! Le loro insegnanti sono severissime anche con noi genitori ma alla fine dei conti non sanno fare il loro mestiere perchè una pensa solo ad andare in pensione e l'altra sostiene in classe di non amare il proprio lavoro. Io ricordo ancora le nozioni che mi ha insegnato la mia unica maestra, e anche se ho cambiato spesso scuola perchè i iei si spostavano tutte le mie uniche maestre mi hanno insegnato con passione e professionalità, con la severità necessaria e garantendomi sempre la loro presenza. La figlia di una mia amica si trova quest'anno in V senza aver mai visto la sua maestra di matematica perchè "assenteista doc" e sta continuando ad andare avanti con supplenti! Per quanto riguarda i servizi alla persona guardiamo alle mense scolastiche visto che nella scuola dei miei figli vengono servite delle vere schifezze, confermato anche dagli insegnanti, e noi paghiamo a pasto € 5.65 mentre al comune costa € 2.50.
    Io dico che in questo mondo che fa sempre più schifo un po' di ordine e disciplina occorre ed è giusto che si risponda e si paghi per le proprie azioni. Quando troppo progresso ci porta alla rovina è giusto cercare di correggere il tiro anche se questo significa tornare indietro, non sempre il passato è da buttare, altrimenti non saremmo mai tornati al "biologico"!

  • Commento inserito da rosalba il 16 settembre 2008 alle ore 21:57

    invito tutti i genitori non favorevoli a tale decreto di firmare le petizioni che in molte scuole si stanno facendo. chissà se il numero di firme non orienti diversamente? in fin dei conti rappresentiamo sempre dei votanti

  • Commento inserito da Anna il 12 settembre 2008 alle ore 11:35

    Per Cristina:

    per quanto mi riguarda, io ho abituato i miei figli a far buon viso a cattivo gioco. Perché nella vita, ripeto, può capitare di avere a che fare con qualcuno che non ci piaccia ed è importante riuscire, comunque, a instaurare un buon rapporto.
    Per me l'unica cosa che conta è che gli insegnanti dei miei figli siano bravi. E non mi interessa se a loro stanno simpatici oppure no. Mi interessa che in classe facciano il loro lavoro. Bene e con coscienza.
    Se così non fossi, sarei la prima a intervenire. Eventualmente anche cambiando scuola o classe.
    Certamente, non "soffro" se mio figlio torna a casa, come a volte capita, dicendomi che odia la maestra perché gli ha dato un brutto voto o perché, secondo lui (e questo mi capita con quello delle medie), "fa delle preferenze".
    Io la vedo così.
    Poi ripeto. Sono d'accordo su quanto scrivete sul maestro unico. Contesto solo il fatto che il maestro unico potrebbe rappresentare un problema qualora al bambino non dovesse essere simpatico.
    Andare a scuola è un suo dovere e un privilegio che ha. Ci manca pure che si mette a fare i capricci perché un'insegnante gli piace e l'altra no.
    Sono questi gli atteggiamenti che non giustifico dei genitori!

  • Commento inserito da silvia il 12 settembre 2008 alle ore 10:31

    sono allibita!!!
    ci tolgono l'ici ma da qualche altra parte devono recuperare i soldi....e quindi risparmiano sulla scuola!
    I servizi alla persona dovrebbero essere più efficienti in una società CIVILE E DEMOCRATICA!!
    L'educazione è basilare per formare dei buoni cittadini!
    Bisognerebbe anche finanziare corsi ai genitori per sostenerli nel loro ruolo genitoriale! A tal proposito consiglio a tutti due libri molto belli:
    "Genitori efficaci educare figli responsabili"
    Thomas Gordon- Meridiana e
    "Mamma, io sono grande! come far fiorire la personalità dei bambini" Aletha J. Solter- Meridiana
    Se vogliamo un mondo migliore dobbiamo essere preparati, per poter vivere in modo costruttivo e sereno il nostro ruolo genitoriale e dare ai nostri figli ciò di cui hanno bisogno per crescere sicuri e sereni!
    silvia 75 (mamma tris)

  • Commento inserito da Antonella il 12 settembre 2008 alle ore 10:28

    Salve! io sono daccordissimo con la sign.Francesca. Mia figli va a l'asilo è già ha delle preferenze. Preferisce la più giovane.
    Quando ho capito che mia figlia non voleva andare a l'asilo per questo ho cercato di spiegarle che anche l'altra era buona etc.etc.l'ha capito so che avra sempre la sua preferenza ma almeno c'è,comunque ha voglia di andare sapendo che se non c'è nelle prime ore del mattino verrà dopo,questo fa capire quanto sia importante avere un insegnante come punto di fiferimento.
    Non voglio immagginare se dovesse capitare a scuola li dovrei solamente dirle(o accetti questa maestra o ti butti dalla finestra).Purtroppo le parole sono ben poche. Io mi auguro che questo non accada. Già devo sopportare che l'istruzione del sud e ben diversa del nord,ci tolgono pure le maestre!siamo finite!!!le nostre parole non servono a niente,il soprano ha già deciso e nulla potrà fare nulla.
    Grazie

  • Commento inserito da paola pn il 12 settembre 2008 alle ore 08:15

    Quello che mi rattrista è che non si pensa che investire sulla scuola sia un investimento per avere buoni cittadini di domani.
    Non è diminuendo il numero degli insegnati che si solleverà il debito pubblico, ma ci sono altre strategie e benefici che i signori politici non sono disposti per il bene loro personale a farne a meno.
    Una considerazione: per un politico avere un cittadino stupido è meglio che averne uno colto ed informato perchè l'ignorantone con panem et circenses, lo si fa stare zitto, quello colto ed in grado di ribattere alle stupidaggini che dice un politico no.
    La cultura fa paura a chi vuole comandare.

  • Commento inserito da Roberta il 12 settembre 2008 alle ore 00:40

    Reintrodurre il maestro unico vuol dire tornare indietro di vent'anni. A quei tempi le mamme non lavoravano come ai tempi nostri,l'alunno era seguito a casa in tempi molto più scorrevoli rispetto ad oggi, dove si rincorre il tempo. I miei figli hanno sempre frequentato le elementari a tempo pieno. Il maestro unico vuol dire niente uscite didattiche, il singolo maestro non può uscire con la classe da solo. Vuol dire niente collaborazione e confronto fra gli insegnanti della stessa classe, in particolare in presenza di bambini con difficoltà. Vuol dire un maestro/a che dovrà aggiornarsi su tutte le materie del programma che sa solo/a dovrà insegnare alla classe.Vuol dire per il genitore un rapporto unico con il maestro, senza possibilità di confronto a più voci.Con la comparsa del maestro unico e la scomparsa delle compresenze non sarà possibile organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o attività di gruppo....Ecco la scuola del futuro in viaggio nel passato.

  • Commento inserito da Lucia il 11 settembre 2008 alle ore 20:44

    Sul maestro unico ho gia' manifestato il mio dissenso commentando lo scorso articolo. Sono mamma di un bimbo che comincera' la scuola primaria fra un paio d'anni e temo che dovro' accettare questa riforma assurda volta solo a risparmiare e non a migliorare il servizio.
    Mi indigno per le proteste degli editori sul mantenimento del libro di testo per almeno cinque anni. Il commento ad un libraio intervistato sul caro libri e sul cambio di edizione troppo spesso fu "Basterebbe convincere i professori che i testi sono praticamente uguali!" Io sono d'accordissimo, alle superiori avevo insegnanti in gamba che davano il numero delle pagine da studiare anche a chi aveva la vecchia edizione del testo. Se un insegnante e' in gamba, non trova difficolta' ad interrogare studenti con libri di testo che si differenziano solo per lo spostamento delle illustrazioni o il cambio di qualche frase qua e la'. Non dico che uno debba continuare a studiare sul libro della nonna, ma tra un anno e l'altro il cambio di edizione si differenzia di poco, solo per incrementare il businness. Non vedo perche' non si incoraggiano i professori a lavorare con studenti che hanno il testo di edizioni diverse se la sostanza e' la stessa.

  • Commento inserito da Cristina il 11 settembre 2008 alle ore 17:38

    Per Anna:
    sono d'accordo con Francesca nel dire che i bambini fin dall'asilo nido sono abituati ad avere più di un' insegnante e a relazionarsi in modo diverso con ognuna di loro; pensa però se a tuo figlio di 6 anni che frequenta la prima elementare gli capita un maestro "antipatico" con cui non riesce ad instaurare un rapporto di amicizia, fiducia, rispetto, complicità (perchè è questo che poi si crea tra il bambino e il maestro) ma che deve "subire" per tutti i cinque anni una situazione di disagio, tu da mamma come ti sentiresti nel vedere tuo figlio in questa condizione?

  • Commento inserito da serenella il 11 settembre 2008 alle ore 16:43

    non sono d'accordo al ritorno al maestro unico nella scuola elementare per diverse ragioni.non si puo' tornare al passato solo per rispariare soldi(come sempre si risparmia su scuola e sanità)

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