10 leggi. Per cambiare l'Italia - Donna - Bambinopoli







10 leggi. Per cambiare l'Italia

L'iniziativa nata sul web come provocazione per chiedere 10 leggi per le donne (e per gli uomini), si trasferisce nel mondo reale. E diventa un incontro che si terrà il 17 dicembre presso il Teatro Verga di Milano.

10 leggi. Per cambiare l'Italia



Dal virtuale al reale. Da Twitter al Teatro Verga di Milano. Da un sogno al tentativo di costruire una società diversa. Una società in cui veramente le donne abbiano le stesse opportunità. Di carriera. Di qualità della vita. Di possibilità… che hanno, e che hanno sempre avuto, gli uomini.
Così nasce 2eurox10 leggi. Prima in rete. Come provocazione. Perché, come si legge sul blog www.2eurox10leggi.blogspot.com
per ottenere attenzione è necessario comprarsi l’indignazione (da qui l’idea di versare 2 euro per acquistare una pagina di un quotidiano per fare sentire la propria voce). E poi come evento pubblico e aperto a tutti. Alle donne, naturalmente. E agli uomini. Perché una società in cui uomini e donne abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità è, indubbiamente, una società migliore.



 


10 LEGGI. CHIESTE DALLE DONNE PER LE DONNE (E GLI UOMINI)

A lanciare in rete la provocazione di versare due euro per acquistare una pagina di un quotidiano attraverso cui chiedere 10 leggi che le donne giudicano imprescindibili e che la politica deve provvedere quanto prima a formulare è Manuela Ravasio, giornalista e mamma. Ma, prima ancora che il suo ruolo la definisca in società, donna.
Le 10 leggi indifferibili, mi spiega, nascono intorno a 5 grandi temi e nascono per rispondere alle esigenze di una società tutta che sta collassando. E che sta collassando anche perché alla donna non viene riconosciuta la possibilità di dire la sua, di aver una voce in capitolo, di costruire il futuro.
Quante donne – mi chiede Manuela - ci sono nei CDA, in politica, nei posti di comando?
E a quante donne
- continua - viene effettivamente data la possibilità di poter essere serenamente lavoratrici, madri e rappresentanti del sesso femminile, senza che un ruolo scavalli l’altro o lo precluda?
Le domande sono, naturalmente, retoriche.
I problemi che ruotano intorno all’essere donna sono molteplici e riguardano la politica, l’etica, la morale, il pregiudizio, il senso comune.

Il tema del lavoro è, naturalmente, il più scottante. I dati in merito sono allarmanti: nel 2009 le dimissioni per maternità erano state 17.878, nel 2010 sono arrivate a 19.017.
In altre parole, negli anni più pesanti della crisi, stranamente, ben 36.895 donne 'decidono” di abbandonare il lavoro alla nascita del figlio, ufficialmente per carenze dei servizi all'infanzia o per il loro costo elevato. La verità, invece, laddove non è dovuta a un fatto culturale che vede nella donna o la madre/moglie o la lavoratrice, è il più delle volte politico ed è dovuto a una legge, quella sulle dimissioni in bianco
, che il Governo Berlusconi, nel 2008, si è affrettato ad abrogare, nel più totale silenzio dei media.

C’è, poi, il tema dei servizi, carenti su buona parte del territorio, e che rende la vita quotidiana di una madre che lavora, effettivamente, complicata, spesso ingestibile. Va rivista, quindi, la legge sui servizi per l’infanzia, vecchia, tra l’altro, di 40 anni,. Va incentivata l’apertura di nidi aziendali e strutture per l’infanzia abbordabili per tutte le lavoratrici. Va riprogettato il mondo del lavoro anche in funzione di quelle che sono le esigenze delle famiglie.

Gravissimo, quindi, il tema della rappresentazione politica femminile con un paese che vede i posti di comando assegnati quasi esclusivamente agli uomini con una conseguente cattiva legislazione per ciò che concerne tutta la questione femminile e la necessità di trovare degli strumenti (quote rosa) che garantiscano la presenza paritaria delle donne in politica, nelle amministrazioni, ai vertici delle aziende…

E, infine, ultimo ma non meno importante, il tema della rappresentazione mediatica della donna, particolarmente grave se si pensa all’immagine che viene data della figura femminile alle nuove generazioni, impossibilitate in troppi casi a rappresentarsi con uno schema che non sia quello della velina o dell’oca dai facili costumi (per non essere troppo espliciti). Anche in questo caso, quindi, risulta urgente quanto indispensabile una normativa che regolamenti il modo attraverso il quale viene usato il corpo della donna nei programmi televisivi, nella pubblicità, sulla stampa e anche, perché no, nei luoghi politici (negativamente indicativa, in questo senso, la rappresentanza politica femminile durante l’ultimo Governo Berlusconi).

 

 
UN EVENTO PER LE DONNE. UN EVENTO PER TUTTA LA SOCIETÀ

Dalla rete alla realtà, il passo è stato breve. Nell’arco di pochi mesi, 2eurox10leggi si è trasformata da discussione sui network, in evento fisico, grazie anche al contributo di quanti, a titolo completamente volontario e gratuito, hanno creduto nel progetto e hanno voluto dargli la possibilità di essere conosciuto.
In questo senso, si sono mossi, per esempio, l’Associazione culturale Il Cielo e il Teatro Verga di Milano che hanno sostenuto l’iniziativa e hanno messo a disposizione gratuitamente i il proprio spazio per un incontro che si terrà il 17 dicembre dalle 9.30.
L’evento, che si configura come il primo passo verso il conseguimento dei propri obiettivi, è gratuito e aperto a tutti, uomini e donne, mamme e non, donne appagate che hanno trovato il loro equilibrio sia sul lavoro che in famiglia e donne che ancora stanno cercando di emergere, di trovare una strada che viene loro, continuamente e costantemente, preclusa.
L’idea è quella di dare voce a una comunità consapevole, determinata e pronta ad agire. Nella convinzione che solo la condivisione delle idee, il confronto e lo scontro su temi scottanti che riguardano, da vicino, la vita di tutte noi, sia possibile arrivare a un miglioramento reale della propria condizione.

Teatro Verga
Via Giovanni Verga 5 – Milano
Sabato 17 dicembre 2011 – Ore 9.30

Interverranno: Marina Piazza, Lorella Zanardo (di cui citiamo questo articolo
apparso il 6 dicembre sul blog del Fatto Quotidiano riguardo al ruolo delle donne in televisione), Marilisa D’Amico, Iaia Caputo, Monica D’Ascenzo, Alessia Mosca, Alessandra Perrazzelli, Marisa Montegiove.

Per saperne di più www.2eurox10leggi.blogspot.com

 

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