In palestra col pancione

Attività fisica anche durante la gravidanza. Purché si rispettino alcune semplici regole e si scelgano con cura gli esercizi da eseguire. Anche con macchine e pesi.

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Il numero di donne che, una volta accertata la propria gravidanza, smettono di frequentare palestre e centri fitness ritenendo l’attività fisica nociva per il feto o, comunque, per il regolare proseguimento della gestazione è altissimo. Fatta eccezione per i corsi preparto a fine gravidanza, sembra che, nell’opinione comune, sport e pancione siano nemici giurati.
In realtà, questo è un pregiudizio che andrebbe sfatato. L’esercizio fisico, infatti, aiuta a mantenere adeguato il tono muscolare, permette di controllare l’aumento ponderla (che non dovrebbe superare i 10kg nell’arco di tutta la gravidanza), garantisce un buon funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio, previene eventuali problemi di ritenzione idrica, crampi alle gambe e vene varicose, aiuta a contrastare fastidiosi mal di schiena.
Il consiglio, quindi, per quelle donne che al momento del concepimento stanno già frequentando una palestra è di continuare a farlo, semplicemente modulando l’allenamento in base alle nuove esigenze. Per le altre, la gravidanza potrebbe essere un’ottima occasione per iniziare ad avere uno stile di vita sano.


ALCUNE REGOLE DI BASE

  • Bere molta acqua sia durante l’allenamento che dopo.
  • Durante l’esecuzione degli esercizi, è molto importante che la respirazione rimanga, per quanto possibile, regolare e il battito cardiaco va tenuto sotto controllo con un apposito cardio-frequenzimetro.
  • Seguire una dieta sana ricca di fibre e vitamine e povera di grassi.
  • Ridurre il carico di pesi sollevati aumentando, eventualmente, le ripetizione eseguite.
  • Dopo i pasti, attendere almeno due ore prima di iniziare a svolgere attività fisica.
  • Far precedere l’allenamento da una fase iniziale di riscaldamento e concluderlo con esercizi di stretching (questa è una buona regola anche per coloro che non sono in stato interessante). CERTIFICATI MEDICI E CONTROINDICAZIONI

    Sebbene la gravidanza non rappresenti un ostacolo allo svolgimento dell’attività fisica, è, comunque, consigliabile che la futura mamma richieda al proprio ginecologo un certificato di idoneità che confermi l’assenza di controindicazioni mediche per l’attività scelta. È bene, poi, avvisare la palestra e gli istruttori del proprio stato affidandosi, eventualmente, a un personal trainer che abbia esperienza nell’allenamento di donne incinta.
    In caso di anomalie della placenta, precedenti parti prematuri o aborti spontanei, malattie cardio-respiratorie, diabete (gravidico e non), malattie muscolari o scheletriche, l’attività fisica in palestra potrebbe essere controindicata. IL LOOK DELLA FUTURA MAMMA IN PALESTRA

    Gli abiti indossati durante l’allenamento devono essere comodi e realizzati in tessuto traspirante. Il reggiseno, meglio se in cotone, deve sostenere e dare supporto, le scarpe da ginnastica devono essere flessibili per ammortizzare i colpi e prevenire storte e distorsioni.


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