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Armi di istruzione di massa

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  • Commento inserito da Rita il 29 ottobre 2008 alle ore 12:43

    Ho cercato di spiegare a mia figlia di 7 anni, che ho portato con me all'ultimo sit in, che cosa andavamo a fare "in piazza", sotto la pioggia, non a protestare, ma a "chiedere" di essere ascoltati... Ebbene ho fatto questo esempio: bisogna pensare all'Italia come ad una famiglia, formata dal papà e la mamma (il governo) e dai figli (i cittadini). In una Famiglia con la F maiuscola, il papà e la mamma propongono ad esempio una visita a parenti, ma i bambini dicono "no, non andiamoci": cosa dovrebbero fare mamma e papà? discutere con i figli, ascoltare le loro ragioni e trovare una mediazione. Questo in una Famiglia civile. Se però papà e mamma non ascoltano le richieste dei loro figli, sicuramente porteranno i ragazzi dove vogliono, perchè l'ultima parola spetta comunque ai genitori, ma altrettanto sicuramente si allontaneranno da loro e soprattutto dalle loro reali esigenze. E sicuramente quel papà e quella mamma perderanno stima e rispetto. A mio avviso il sistema scolastico aveva sicuramente lacune; andava sicuramente ritoccato. Però si poteva lasciare così com'era almeno il settore delle elementari: non è comunque possibile che ogni ribaltone di governo, vada a ritoccare settori che avrebbero bisogno di essere collaudati per più anni prima di entrare in rodaggio. Per parte mia, spero che i "tanti" figli di questa Famiglia non si arrendino e continuino a far sentire la propria voce, con pacatezza, ma con decisione, perché si sa: è la goccia continua che spacca la pietra......

  • Commento inserito da CAROLINA per VIOLA il 27 ottobre 2008 alle ore 20:04

    hai ragione,mi sono in effetti espressa male e di questo chiedo scusa!il termine "buffonate" è un po' offensivo ma comunque rimango della mia idea.La riforma GELMINI deve fare un po' di sana pulizia ma con questo non intendo che delle persone debbano perdere un posto di lavoro!verranno impiegate per il doposcuola,se ho capito bene!

  • Commento inserito da Viola il 27 ottobre 2008 alle ore 16:53

    Scusami Carolina, ma protestare contro qualcosa che non condividi e che non ti sembra giusto.. non lo definirei certo "Buffonata"..
    La storia è stata fatta di "proteste" ed è stato anche attraverso "proteste" che si sono ottenuti imporanti cambiamenti... di sicuro le manifestazioni di un disagio non possono essere definite buffonate.. per lo meno per rispetto di tutti quegli insegnanti che temono di perdere il lavoro.
    Mi spiace, ma nella vera democrazia non si definiscono buffonate le espressioni di dissenso degli altri.. anche se non si condividono!!

  • Commento inserito da Alice per Carolina il 27 ottobre 2008 alle ore 16:50

    E a te sembra intelligente tagliare 8milioni di euro alla scuola pubblica?
    Non dovrebbe essere la scuola il nostro trampolino di lancio per il futuro?

  • Commento inserito da CAROLINA per ALICE il 27 ottobre 2008 alle ore 16:39

    per carita'!! io non sono per niente fascista,solo,non condivido le idee di sinistra.ogni pretesto è buono per creare disordine e disagio.ti sembrano intelligenti le buffonate di questi giorni? rassegnatevi .

  • Commento inserito da Alice per Carolina il 27 ottobre 2008 alle ore 14:14

    Scusa, e che male c'è? le piazze, sin dai tempi dei greci, sono luogo in cui si svolge e si palesa la democrazia. Hai mai sentito parlare di agorà?

    Ma scusa, dimenticavo che voi fascisti la piazza l'avete usata solo per aggregare l'esercito e occupare il parlamento e instaurare 20 anni di dittatura... Che manco ci hanno portato alla vittoria finale. E per fortuna che c'erano i comunisti!

  • Commento inserito da CAROLINA il 26 ottobre 2008 alle ore 09:27

    Riguardo ALLO SCENDERE IN PIAZZA,come dici tu,in ITALIA,se mi permetti una battuta,le piazze sono i luoghi di lavoro preferiti dai tuoi cari amici COMUNISTI.

  • Commento inserito da Alice per Simona il 24 ottobre 2008 alle ore 13:14

    Purtroppo hai ragione. La sinistra in Italia non esiste più. E si vede, infatti, quello che sta succedendo.

    Perché per altro: ma è mai possibile che quando sale Berlusconi al potere succedano sempre delle tragedie infinite (11 settembre, crollo delle borse...). Forse porta sfiga! Potreste provare a cominciare a fare eleggere come presidenti del consiglio i vostri amici fascisti o quegli altri... razzisti. Piuttosto che il nanetto col trapianto ai capelli...

    Riguardo alla scendere in piazza, mi pare che anche quando governava Prodi voi lavoratori indefessi di destra siete scesi ripetutamente in piazza. Persino tassisti scioperavano. Ditemi voi se è normale!

  • Commento inserito da simona il 24 ottobre 2008 alle ore 08:06


    a perchè??? c'è ancora la sinistra in Italia?quelle che...basta non fare un c...e sono sempre in piazza!!!???ma dai!

  • Commento inserito da carolina il 23 ottobre 2008 alle ore 23:49

    ho trovato la LItizzetto o come cavolo si chiama,veramente scontata e banale nel suo sarcasmo stantio di sinistra,ma che vada a raccogliere le patate!!!ormai non fa' piu' ridere nessuno.

  • Commento inserito da Maria il 20 ottobre 2008 alle ore 15:22

  • Commento inserito da rosa il 18 ottobre 2008 alle ore 10:05

    per Enrico e per tutti

    Io ho ben letto la nuova legge e devo ammettere che ci sono delle cose molto importanti come il voto in condotta l'annullamento dell'esame di stato per chi si laurea nei corsi di formazione e tante altre innovazioni che aiutano lo studente a vivere meglio e la scuola a riacquistare il prestigio che le spetta , ma non sono d'accordo sui tagli che sono previsti e le soppressioni di scuole con pochi alunni che costringerebbe questi ultimi a dover percorrere km per raggiungere una istituzione che li accoglie!
    un saluto
    Rosa

  • Commento inserito da Enrico M. il 17 ottobre 2008 alle ore 20:05

    BENVENUTA Gelmini!!!
    Almeno si smuovono le acque!!!
    E' ora che la scuola cambi profondamente, ma è anche ora che ci si renda conto che alle troppe parole devono seguire i fatti, e che io, come genitore, sono stufo di sentire il corpo insegnante parlare di diritti e mai di doveri!!!
    Io come genitore ho diritto di avere una classe per mia figlia che vada avanti spedita nella didattica e non come l'anno scorso quando nella classe di mio figlio 2 stranieri hanno praticamente bloccato la didattica per 2 mesi pee problemi di lingua!!!
    Tenete presente che NON sono favorevole a classi separate, ma a corsi addizionali d'italiano per stranieri, come a corsi addizionali per chi è iun ritardo con la didattica e/o l'apprendimento. Per il maestro unico, mi sembra quel gran polverone che ha portato alla non acquisizione del tutor di morettiana memoria ....
    Se si pensa che mia figlia un anno alle elementari ha avuto la bellezza di 11 insegnanti, come si può parlare di didattica in quelle condizioni????

  • Commento inserito da rosa il 17 ottobre 2008 alle ore 19:32

    risposta per Sara
    Ma no una ha frequentato università a Londra e non per stranieri ha fatto tutto in inglese (ora fà studi di ricerca li nella stessa università dove si laureò)si era abbastanza brava ed aveva superato il "pet"(corso svolto sempre all'interno della tanto bistrattata Scuola Italiana) con il massimo dei voti ma sempre e solo scuola nel senso di istituzione scolastica sia medie che scientifico e poi molta passione da parte sua che leggeva le riviste e guardava film in lingua inglese)lo stesso dicasi per il fratello che ha voluto andare oltre oceano ed ha concluso i suoi studi negli states dopo aver fatto lo stesso percorso scolastico della sorella ha dovuto soltanto dare esame "toefl" per poter accedere alla università. E aggiungo che per poter dare gli esami bisogna includere anche la grammatica inglese beh non ci crederete ma era uno dei più bravi ha sempre preso A tanto è che nessuno credeva che fosse "straniero"
    Non hanno certo preso dalla mamma che non spiccica parola in questa tanto acclamata lingua.
    Io forse esagero ma credetemi ho valide ragioni per credere nella scuola E sono sicura di non essere sola!
    Scusate lo sfogo
    Rosa

  • Commento inserito da Sara per Rosa il 17 ottobre 2008 alle ore 10:25

    Una domanda: i tuoi figli che si sono spostati all'estero per studiare, sono stati messi in una classe ad hoc per stranieri (immagino infatti che per quanto studiosi non sapessero la lingua come un madrelingua) o forse sono stati considerati studenti come tutti gli altri?

  • Commento inserito da Anna il 17 ottobre 2008 alle ore 10:24

    Scusa Rosa,
    ma non ho capito cosa c'entri tutto questo con le classi ponte? Se è una difesa della Scuola pubblica contro la privata sono d'accordo con te. Ma se vuoi dire che la scuola italiana deve essere frequentata solo da italiani senza che gli altri abbiano alcuna possibilità di integrazione reale, allora mi chiedo: ma perché non dare anche agli altri bambini la possibilità di avvicinarsi e conoscere una cultura, quella italiana, che tu stai esaltando?
    Inoltre, spesso si sente di dire che gli extracomunitari non vogliono integrarsi (è uno dei cavalli di battaglia della lega). Però, quando lo fanno iscrivendo i loro figli nelle nostre scuole, ci lamentiamo perché rallentano la classe. Ma siamo capaci di essere un minimo coerenti?

  • Commento inserito da Rosa il 17 ottobre 2008 alle ore 08:46

    Per Cristina e per tutti
    Sono una insegnante della scuola dell'infanzia e sono orgogliosa del lavoro che svolgo con passione da 37 anni. sono genitore ancora più orgoglioso della scuola italiana statale
    ho tre ragazzi ormai adulti uno di 30 anni e due di 25che hanno frequentato esattamamente le stesse scuole qui in città (Una della Sardegna) IL primo con esiti ottimi alle scuole elementari per poi proseguire con un declino del sapere (ma non certo per colpa della scuola anzi devo molto alla scuola se il mio ragazzo ha trovato persone e non solo insegnanti che gli hanno dato tanto per imparare a vivere )che lo ha portato comunque alla maturità tecnica ed oggi lavora con sua grande soddisfazione presso una grossa azienda del nord sardegna! Gira il mondo e parla correttamente inglese e francese.
    I due gemelli con un percorso scolastico oserei dire favoloso proseguono i loro studi universitari all'estero: che strano dopo aver imparato l'inglese scolastico si sono trovati dall'altra parte del mondo ad affrontare una lingua che non era la loro ma lo è diventata Ora che dire? sono una fortunata ? non credo di essere l'unica . Buona scuola anche se statale e con un insegnamento delle lingue che qualcuno considera Inutilizzabile!
    ecco questo è l'esatto contrario . La Scuola deve dare a tutti le stesse opportunità la Scuola Statale di cui noi paghiamo i contributi la Scuola che forma uomini e donne La Scuola Italiana Per noi Italiani e per chi liberamente vuole l'istruzione : W la Scuola Pubblica W la Scuola Sopratutto primaria e secondaria.. facciamo di tutto per farla migliorare non per farle tagliare.... la testa!
    Rosa

  • Commento inserito da Cristina per Monia il 17 ottobre 2008 alle ore 07:59

    Per motivi lavorativi io e mio marito abbiamo vissuto per tre anni in Inghilterra. Mio figlio allora frequentava la prima elementare e io e suo padre abbiamo deciso di iscriverlo a una scuola inglese, pensando che in futuro questo gli sarebbe potuto essere utile. Effettivamente Federico all'inizio ha avuto parecchi problemi. E l'inglese che potevamo insegnargli noi a casa non era certo a livello di quello pretese in una scuola inglese. Dopo il primo anno mio figlio è riuscito a mettersi alla pari e a ingtegrarsi con la classe. Quando siamo tornati in Italia abbiamo iscritto Fede a una scuola elementare internazionale. Ci sono bambini che arrivano da tutti i Paesi del mondo e fuori dalla scuola si sentono parlare tantissime lingue. Io e mio marito siamo felici della scelta. E personalmente, ora come ora, non mi piacerebbe che mio figlio frequentasse la stessa scuola di bambini che non riescono a spiccicare una parola oltre all'italiano e che quando vanno all'estero non sono capaci, come d'altra parte i loro genitori, di chiedere un'informazioni anche banale in una lingua diversa dalla loro.
    Quindi, cara Monia, se tu hai stretto amicizia solo con i genitori di bambini italiani ritieniti pure limitata e senza speranza. E non solo: abbi fede che tuo figlio, che probabilmente parlerà solo italiano, non riuscirà mai a trovare un lavoro all'estero, di quelli prestigiosi e ben remunerati.
    I bambini stranieri possono essere una fonte di ricchezza. Io credo. Frequentandoli e non emarginandoli, i nostri figli hanno la possibilità di conoscere altre culture e, chissà, magari imparare altre lingue.
    Ci avete pensato che lingue come arabo e cinese e anche spagnolo sono le lingue del futuro? Che sono quelli i mercati che tra qualche anno dovremo avere come riferimento?
    Ci avete pensato che ora come ora far studiare i proprio figli in città quali Shangai o Pechino rappresenta il top di ciò che uno può offrire ai propri bambini?

  • Commento inserito da monia il 16 ottobre 2008 alle ore 22:58

    Vorrei porgere una domanda a tutte le altre mamme , con quali genitori avete stretto piu' legami ? Con genitori di bambini extracomunitari o gli altri?? Vi siete risposte da soli!!!

  • Commento inserito da Laura il 16 ottobre 2008 alle ore 22:11

    Se aveste un figlio un po' in ritardo, vorreste che andasse a scuola con i normo-dotati per "svegliarsi" un po', o preferireste che venisse inserito in una classe di "tontoloni" dove per fare il percorso della prima elementare magari potrebbe impiegare due anni? Perché non vi mettete mai nei panni di chi ha il problema? Sapete che i bambini figli di stranieri parlano due lingue? Sono più avanti dei vostri figli perché due o più culture sono una ricchezza enorme, avete invidia? Paura che in futuro rubino il lavoro come fanno i loro genitori? Smettiamo di fare gli ipocriti davvero, abbiamo dimenticato che siamo prima di tutto un POPOLO DI EMIGRANTI e nessuno mai ci ha proposto una cittadinanza "ponte". Vi auguro di non uscire mai dal vostro piccolo, piccolissimo mondo fatto di italiani di pura razza bianca, quello che c'è fuori è così bello che potreste rimanerne scioccati!