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QUATTRO sono i colori che, sempre secondo la tradizione, vengono associati alla notte di Halloween

L’arancione, che richiama il colore delle zucche e si contrappone al nero (la morte), rappresentando simbolicamente “la mietitura”, secondo quello che era l’antico significato della festa presso le popolazioni celtiche.

Il verde, ossia il colore dei mostri e delle creature terribili che, nella notte delle streghe e dei vampiri, escono dalle tombe per spaventare gli abitanti della Terra.

Il bianco, inteso non come simbolo di purezza, ma come il colore del lenzuolo dei fantasmi che nella notte di Halloween vagano senza meta e senza pace per le strade delle città addormentate.

Il nero, probabilmente il colore più rappresentativo, simbolo della morte, ma anche delle streghe, dei pipistrelli, del gatto nero, della notte cupa. Quando vi maschererete, cercate di truccarvi quanto più possibile con matita e kajal neri, soprattutto intorno agli occhi e sulle palpebre.


 

 

 

NON E' VERO...MA CI CREDO!

Sebbene non necessariamente legate alla storia di Halloween ecco alcune superstizioni che vengono associate a questa ricorrenza.

GATTO NERO: l’immagine misteriosa del gatto nero incute sempre timore, in particolare in prossimità della notte di Halloween dove magia e mistero si incontrano. Streghe, fantasmi, mostri e zombie, accompagnati dagli immancabili e affascinanti gatti neri.
Si dice che il gatto nero porti sfortuna! Guai se attraversa la strada, meglio cambiare direzione! Ma possibile che lo stesso gatto nero invece nei paesi anglosassoni porti fortuna e benessere?


Credenze popolari sui gatti
- Vedi il gatto sbadigliare, la bufera vuol scoppiare (Italia)
- Per vivere a lungo, mangiate come i gatti e bevete come i can (Germania)
- Se un gatto mentre si sta lavando si passa la zampina dietro le orecchie presto pioverà.(Inghilterra)
- Vedere un gatto bianco di notte porta sfortuna (America)
- Sognare un gatto bianco porta fortuna (America)
- Sentire un gatto che starnutisce è di buon auspicio (Cina)

TREDICI: sinonimo di disgrazia e sventura (nei Paesi anglosassoni e in America). Una spiegazione risale alla mitologia scandinava: in origine esistevano 12 semidei buoni. il tredicesimo, Loki, era crudele con gli uomini: da qui il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio. Altri legano la superstizione al fatto che c’erano 13 persone all’Ultima Cena di Cristo, e il tredicesimo era Giuda.
Per Halloween dovranno essere 13 le porte alle quali i bambini busseranno per chiedere “dolcetto o scherzetto?”, spaventando a morte coloro che non apriranno la porta o si rifiuteranno di riempire il cestino.

DICIASSETTE: un numero notoriamente sfortunato secondo la tradizione europea. Ma qual è l’origine di questa triste fama? Pare che tutto risalga ai tempi dei Romani quando l’alfabeto numerico era completamente diverso da quello che utilizziamo oggi… 17 veniva, infatti, scritto così: XVII che anagrammato diventa VI-XI, ossia VIXI che tradotto significa “Vissi, ho vissuto”, quindi “sono morto”.
Un po’ poco, giusto, per pensare che davvero il 17 sia un numero malaugurato, non vi pare? Visto, però, che l’argomento in questione qui è Halloween, occorre sfruttare questa superstizione per creare un’atmosfera… di magia e mistero: invitate 17 bambini alla festa alle ore 17 e organizzate 17 giochi. Preparate 17 tipi diversi di dolce e date a ciascun bambino 17 caramelline. Insomma, fate del 17 il protagonista numerico della vostra giornata!