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Riforma Gelmini: la Scuola di Infanzia

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  • Commento inserito da il 27 ottobre 2016 alle ore 15:02

    Salve io avrei una domanda ? Ma i bambini che si posono sporcare a scuola di pupi o pupu anche non avendo pannolino capita le m sestri ti obbligano di venire a cambiarlo se mo te lo lasciamo sp i eco ma è pisible una cosa di genere. Io sono una mamma che lavora e .vorrei sapere quale è il compito del mastere di questo punto di vista?

  • Commento inserito da giusi il 22 settembre 2011 alle ore 16:28

    salve,sono una mamma di un bimbo che ha due anni e mezzo di età, è vero che la scuola dell'infanzia non accetta bambini con il pannolino?

  • Commento inserito da giuseppina il 2 febbraio 2011 alle ore 00:13

    i bambini di gennaio icritti a 2 anni e mezzo nel 2008-2009 hanno fruquentato già i tre anni previsti della scuola infanzia e rimangono mezzani, con un 4 anno di frequenza da fare ...ora devono andare a scuola come anticipatari oppure per poter fare il 4º anno di frequenza infanzia hanno bisogno di una dichiarazione UOMPIA perchè non ancora pronti??? è vera questa cosa??? oppure il genitore ha la facoltà di decidere??? ma un dirigente come giustifica 4 anni alla sc infanzia quando la legge prevede che siano di durata triennale???

  • Commento inserito da ANTONELLA il 27 aprile 2010 alle ore 14:52

    Io invece ho un bambino nato in gennaio 2007.L'ho iscritto alla materna a 2 anni e otto mesi. ora a settembre dovrebbe passare al secondo anno come la logica vuole, ma le maestre dicono che nel loro circolo preferirebbero far rifrequentare il primo anno ai bambini anticipatari o far rifrequentare l'utlimo due volte!!!MA CHE SENSO HA?...Praticamente l'ho mandato prima per niente!! Ma poi le maestre hanno diritto di fare questo senza avvertire i genitori all'iscrizione? Io questa cosa l'ho saputa solo ieri a quasi 1 mese dalla fine dell'anno!! Se lo sapevo lo iscrivevo in un'altra scuola. A questo punto Il piccolo posso non fargli fare l'ultimo anno di materna e iscriverlo alle elementari a 5 anni e mezzo? Cosi' non perderebbe l'anno...che poi sarebbe stato il nostro scopo....
    Chi mi sa dire qualcosa in merito?
    Grazie

  • Commento inserito da miriam il 7 gennaio 2010 alle ore 21:49

    non trovo info in merito alla possibilità di iscrivere il proprio bimbo in una scuola materna fuori dal proprio comune

  • Commento inserito da meri il 30 aprile 2009 alle ore 22:13

    eh,si io sono molto combattuta,ho mia figlia che ha iniziato la scuola dell'infanzia a 2 anni e otto mesi dato che è di gennaio,ora è al secondo anno ormai terminato,poi farà l'ultimo e le insegnanti hanno detto che potrà andare prima alla primaria perchè sta seguendo il passo dei compagni, ma ho paura che trovi difficoltà e abbia tanto da impegnarsi perchè la scuola è ben diversa. aiutoo...

  • Commento inserito da emanuela il 10 marzo 2009 alle ore 03:26

    Volete sapere la prospettiva della futura scuola dell'infanzia, ehm, scusate, dell'ASILO? Questo leggendo il decreto G
    34 Pargoli dai 2 ai 5 anni e mezzo; da quelli che non sanno parlare perché ancora minorenni, a quelli che non lo sanno perché immigrati a quelli, ancora, che non ci riescono per ritardo o handicap vario; chi porterà il pannolone per giovinezza, chi per comodità (succede già ora)e chi, ancora, per reale necessità; chi vorrà la mano dell'insegnante (ma a questo punto meglio definirla badante, come spiegherò poi)per l'età e chi per l'estraneità dei suoni che sente, e chi, ancora una volta, per handicap (il sostegno sarà sempre di più presenza rara)...... e potrei continuare
    Con la riduzione del tempo scuola a solo orario antimeridiano (qui già i comuni aumentano le rette e le difficoltà famigliari orientano a far frequentare solo al mattino: dove poi si lascierano bambini e bambine qualcuno ce lo dirà) avremo una sola insegnante per tutta questa varietà (magari 7 o 8 etnie da accogliere)che, intelligentemente, siccome non sarà pagata per fare la "trasformatrice", svolgerà bene il suo compito di "badachenonsifaccianomale,chemangino,chesianopuliti", e nessuno le chiederà di fare conversazione, ascolto individuale, pittura, psicomotricità.. (provate da soli con 34 da guardare). Certamente manterrà quelli che sono chiamati ancora (per quanto?) piani personalizzati: eh, sì, perché mentre cambia un bimbo o una bimba sfido chiunque a non prestarle/gli attenzione.
    A questo punto il gioco sarà fatto: l'anticipo alla sc. elementare (chissà perché questo nome non piace, forse perché chiamandola primaria si annulla meglio la funzione anche di scuola riconosciuta da tempo alla scuola dell'infanzia, e non solo perché cura gli apprendimenti di fondo, ma anche percé forma!?! Sarò sospettosa...ma credo sia proprio così)l'anticipo alla scuola elem., dicevo, é assicurato: perché, in confidenza chi di voi lascerebbe suo figlio in una scuola dell'infanzia ridotta così... ad ASILO DELL'800?!? E il gioco é fatto, con tante grazie da parte dei nostri bambini e bambine, che siccome non avranno più tempo per giocare, se lo riprenderanno da grandi... con tutte le conseguenze delle cose che non fatte al tempo opportuno, provocano ciò che forse già in giro si vede. Quando mamme e papà non fanno gli adulti sono bambini e bambine che si assumono tale ruolo, rinunciando alla loro infanzia (A chi interessa suggerisco la lettura di Postman - LA SCOMPARSA DELL'INFANZIA). Ultima nota: bambini e bambine di oggi non sono più intelligenti di noi. Anche noi lo saremmo stati con 14 adulti (genitori, nonni e bisnonni) che lo seguono e inoltre qualche zio e fratello.. e la TV, la play station, Internet... Ciò che ci accomuna, ieri e oggi, é il desiderio di vivere la nostra infanzia, nel gioco, nello sperimentare, nel correre, nell'arrampicarsi, con orari e regole elatiche che gradatamente ci introducono nel tempo scandito degli adulti e nel loro mondo; questo lo vogliamo condividere con gli amici e insieme all'adulto che si mette accanto a noi, non per "scimiottarci", ma per ascoltare i nostri interrogativi e per sostenerci quando ci sentiamo in difficoltà, per dirci pochi no e tanti sì sicuro che anche i no sono un aiuto per noi nel crescere.
    Scusate ma mi sono scivolate le dita sulla tastiera.
    Vi saluto tutte, in particolare le colleghe con cui condivido la ferita inferta alla scuola.
    Emanuela anche a nome dei 28 bambini e bambine di 7 etnie, di competenza linguistica da + 1 (da 2 settimane) e +150 (sanno già lggere e scrivere, ma i genitori condividendo con noi si sono guardati bene da mandare in anticipo a scuola a sett. 2008 perché socializzare anche le competenze ci fa una gran bene), 28 che mi aspettano domattina, parte di 165 bambini e bambine che animano, e non immaginate quanto, la scuola dell'infanzia che, grazie a loro e ai loro genitori, é ancora tale

  • Commento inserito da Lucia il 9 marzo 2009 alle ore 15:39

    Io ho un bambino che a fine gennaio 2009 ha compiuto 3 anni e frequenta la scuola materna. A settembre scorso ero preoccupata di aver anticipato le tappe anche perche' Luca è tuttora indietro nel parlare per di piu' è una struttura piccola con 32 bambini ufficialmente in classe unica. In realta' avendo 3 maestre hanno solo dei momenti della giornata in comune e per il resto sono divisi in base all'eta'. Invece Luca è contentissimo di andare a scuola, è super attirato da tutte le attivita' e anzi ha fatto molto miglioramenti anche nel linguaggio.Non credo che anticipare la scuola materna sia un problema, un discorso diverso è l'anticipo della scuola primaria. Ogni bambino è un caso a se' e va valutato nella sua individualita'.

  • Commento inserito da cinzia il 6 marzo 2009 alle ore 13:23

    ma perchè non inserire nelle materne più classi dedicate ai bimbi dai 2 ai tre anni?
    A due anni è difficile che un bimbo voglia continuare a frequentare un ambiente dove ci sono lattanti. Non è stimolante per lui senza dimenticare poi la spesa per chi ha vicino solo nido privati. Ho un bimbo nato a gennaio che ha frequentato il nido fino ai 2 anni e mezzo, dopodichè non voleva più saperne di andare al nido. L'ho iscritto alla materna dove per fortuna è rientrato. Un sollievo per lui soprattutto ma anche per le nostre tasche.

  • Commento inserito da anna il 5 marzo 2009 alle ore 22:15

    vorrei dire a mamma rosa che da noi di asili nido non ce ne sono oppure sono a 30 km e a lavoro bisogna andarci

  • Commento inserito da rose7 il 5 marzo 2009 alle ore 12:05

    E' ridicolo si illudono i genitori con le riforme e poi non vi sono le strutture atte ad accogliere le sezioni primavera pertanto risulta impossibile mandare bambini di due anni e mezzo alla materna con conseguente ulteriore spesa per un altro anno della retta del nido. Non ho parole e poi dicono fate i figli ....

  • Commento inserito da alberta il 3 marzo 2009 alle ore 17:05

    Sono un'insegnante e mamma di un bambino che inizierà regolarmente la materna l'anno prossimo. La mia preoccupazione maggiore non è per i prossimi anni di materna, ma soprattutto per i futuri nella scuola elementare, media e superiore perchè so, da interna,a quali e quanti altri tagli sono previsti e dove è andata a finire "l'offerta formativa" degli istituti. Sono veramente spaventata, già da quest'anno alle superiori non stiamo facendo molti corsi di recuoero perchè dicono che non ci sono soldi. Ma è mai possibile che in Italia la scuola debba ridursi a questo "scatafascio" quando in tutta Europa si sta investendo sull'istruzione?

  • Commento inserito da daniela il 27 febbraio 2009 alle ore 11:43

    vorrei sapere se esiste ancora la platea oppure no!

  • Commento inserito da federica il 27 febbraio 2009 alle ore 10:49

    io sono nata a gennaio, quindi sono andata a scuola che non avevo ancora 6 anni e non ho mai avuto nessun problema, anzi ho finito l'università un anno prima dei miei coetanei

  • Commento inserito da Rosa il 26 febbraio 2009 alle ore 22:13

    Sono d'accordo con Flo e sofia.. ma possibile che noi genitori abbiamo tanta fretta di far crescere i nostri bambini anche a costo di una grande difficoltà da parte loro nel cercare di stare al passo seguendo le attività didattiche che sono adeguate alle diverse fasce di età 3 - 4 - 5 - anni.ma mi pare di capire che si tratta di scelte legate ad un possibile risparmio ..a spese dei nostri figli .
    Il compito dei genitori dovrebbe essere fare la scelta migliore per i propri figli.
    La cosa più bella per insegnanti e genitore sarebbe Non fare Danni.
    Rosa Oltre che genitore insegnante (quasi in pensione) della scuola dell'infanzia

    E vorrei dire alla mamma Anna.. esistono anche gli asili nido mi pare
    Le scale si fanno gradino per gradino saltandone qualcuno spesso si rischia di cadere e farsi male.

  • Commento inserito da anna il 26 febbraio 2009 alle ore 21:26

    mia figlia e' nata il 19 aprile percio' andra' a settembre solo che lei porta il pannolino , visto che nessuno ha il compito di cambiare il pannolino ogni volta che mia figlia fara' i bisogni io dovro' lasciare il lavoro (20 km) andare a cambiare il pannolino e tornare a lavoro a questo punto forse e meglio che lascio il lavoro e mi tengo la bambina a casa secondo voi e' una cosa giusta?

  • Commento inserito da Renata il 26 febbraio 2009 alle ore 21:05

    Sono d'accordo con Sofia e Flo.A quanto pare cercano di togliere le compresenze anche alla scuola materna,quindi sarà un disastro. Noi genitori a Milano ci stiamo mobilitando per protestare. Non c'interessa la quantità delle ore proposte, ci interessa la QUALITA'

  • Commento inserito da SOFIA il 26 febbraio 2009 alle ore 15:58

    sono d'accordo con flo la pseudo riforma Gelmini sarà catastrofica.
    Mia figlia frequenta il primo anno della scuola primaria e la settimana scorsa è stato comunicato a noi genitori che l'anno prossimo non sarà più possibile la copresenza delle maestre per cui non sarà più possibile andare in laboratorio per studiare informatica e inglese, nè visite guidate ( gite),non ci saranno più le ore dedicate agli allievi in difficoltà.......questa è la scuola che ci propone il nostro governo........

  • Commento inserito da flo il 26 febbraio 2009 alle ore 15:29

    sono stupita di leggere che ci si preoccupa solo e soltanto di fare andare a scuola prima i propri figli, perchè? persate che ci sia un vantaggio qualitativo nel fare anticipare ai vostri bambini un percorso di apprendimento che per loro è sempre faticoso e impegnativo?
    e poi un'altra cosa, questo articolo è davvero riduttivo riguardo le vere conseguenze della riforma gelmini, che saranno catastrofiche soprattutto per i nostri bambini destinati a non essere più al centro di un percorso pedagogico pensato a misura della loro individualità ma destinati a cavarsela nella massa, con grande disagio per quelli che hanno poche capacità e possibilità di riuscire.

  • Commento inserito da Michela il 26 febbraio 2009 alle ore 15:27

    Tutto ciò è molto interessante. Peccato che sia praticamente impossibile iscrivere i figli alla scuola pubblica. Io sto ancora cercando di capire come mia figlia sia risultata 102^ su 104 bambini (ndr. ne hanno presi mi sembra solo 36!) e il figlio della mia vicina (con identici requisiti e di soli 3 mesi più grande ) 78º!
    Alla fine è andata bene così, certo mi avrebbe fatto più comodo portarla alla scuola ... di fronte casa!