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Il maestro È unico

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  • Commento inserito da alessia il 3 ottobre 2008 alle ore 12:13

    sono la mamma di 3 bambini, il più piccolo ha iniziato quest'anno la materna e i due più grandi frequentano la V elementare. i miei figli fanno tempo pienoche termina alle 16.10 e quindi non mi risolve assolutamente il problema perchè entrambi noi genitori finiamo molto più tardi, i miei bambini dopo 8 ore di lezione (e non mattina lezione e pomeriggio compiti come era in passato) arrivano a casa e devono fare i compiti e studiare la lezione, questo tutti i giorni e al fine settimana hanno altri compiti per i due giorni di festa! Le loro insegnanti sono severissime anche con noi genitori ma alla fine dei conti non sanno fare il loro mestiere perchè una pensa solo ad andare in pensione e l'altra sostiene in classe di non amare il proprio lavoro. Io ricordo ancora le nozioni che mi ha insegnato la mia unica maestra, e anche se ho cambiato spesso scuola perchè i iei si spostavano tutte le mie uniche maestre mi hanno insegnato con passione e professionalità, con la severità necessaria e garantendomi sempre la loro presenza. La figlia di una mia amica si trova quest'anno in V senza aver mai visto la sua maestra di matematica perchè "assenteista doc" e sta continuando ad andare avanti con supplenti! Per quanto riguarda i servizi alla persona guardiamo alle mense scolastiche visto che nella scuola dei miei figli vengono servite delle vere schifezze, confermato anche dagli insegnanti, e noi paghiamo a pasto € 5.65 mentre al comune costa € 2.50.
    Io dico che in questo mondo che fa sempre più schifo un po' di ordine e disciplina occorre ed è giusto che si risponda e si paghi per le proprie azioni. Quando troppo progresso ci porta alla rovina è giusto cercare di correggere il tiro anche se questo significa tornare indietro, non sempre il passato è da buttare, altrimenti non saremmo mai tornati al "biologico"!

  • Commento inserito da rosalba il 16 settembre 2008 alle ore 21:57

    invito tutti i genitori non favorevoli a tale decreto di firmare le petizioni che in molte scuole si stanno facendo. chissà se il numero di firme non orienti diversamente? in fin dei conti rappresentiamo sempre dei votanti

  • Commento inserito da Anna il 12 settembre 2008 alle ore 11:35

    Per Cristina:

    per quanto mi riguarda, io ho abituato i miei figli a far buon viso a cattivo gioco. Perché nella vita, ripeto, può capitare di avere a che fare con qualcuno che non ci piaccia ed è importante riuscire, comunque, a instaurare un buon rapporto.
    Per me l'unica cosa che conta è che gli insegnanti dei miei figli siano bravi. E non mi interessa se a loro stanno simpatici oppure no. Mi interessa che in classe facciano il loro lavoro. Bene e con coscienza.
    Se così non fossi, sarei la prima a intervenire. Eventualmente anche cambiando scuola o classe.
    Certamente, non "soffro" se mio figlio torna a casa, come a volte capita, dicendomi che odia la maestra perché gli ha dato un brutto voto o perché, secondo lui (e questo mi capita con quello delle medie), "fa delle preferenze".
    Io la vedo così.
    Poi ripeto. Sono d'accordo su quanto scrivete sul maestro unico. Contesto solo il fatto che il maestro unico potrebbe rappresentare un problema qualora al bambino non dovesse essere simpatico.
    Andare a scuola è un suo dovere e un privilegio che ha. Ci manca pure che si mette a fare i capricci perché un'insegnante gli piace e l'altra no.
    Sono questi gli atteggiamenti che non giustifico dei genitori!

  • Commento inserito da silvia il 12 settembre 2008 alle ore 10:31

    sono allibita!!!
    ci tolgono l'ici ma da qualche altra parte devono recuperare i soldi....e quindi risparmiano sulla scuola!
    I servizi alla persona dovrebbero essere più efficienti in una società CIVILE E DEMOCRATICA!!
    L'educazione è basilare per formare dei buoni cittadini!
    Bisognerebbe anche finanziare corsi ai genitori per sostenerli nel loro ruolo genitoriale! A tal proposito consiglio a tutti due libri molto belli:
    "Genitori efficaci educare figli responsabili"
    Thomas Gordon- Meridiana e
    "Mamma, io sono grande! come far fiorire la personalità dei bambini" Aletha J. Solter- Meridiana
    Se vogliamo un mondo migliore dobbiamo essere preparati, per poter vivere in modo costruttivo e sereno il nostro ruolo genitoriale e dare ai nostri figli ciò di cui hanno bisogno per crescere sicuri e sereni!
    silvia 75 (mamma tris)

  • Commento inserito da Antonella il 12 settembre 2008 alle ore 10:28

    Salve! io sono daccordissimo con la sign.Francesca. Mia figli va a l'asilo è già ha delle preferenze. Preferisce la più giovane.
    Quando ho capito che mia figlia non voleva andare a l'asilo per questo ho cercato di spiegarle che anche l'altra era buona etc.etc.l'ha capito so che avra sempre la sua preferenza ma almeno c'è,comunque ha voglia di andare sapendo che se non c'è nelle prime ore del mattino verrà dopo,questo fa capire quanto sia importante avere un insegnante come punto di fiferimento.
    Non voglio immagginare se dovesse capitare a scuola li dovrei solamente dirle(o accetti questa maestra o ti butti dalla finestra).Purtroppo le parole sono ben poche. Io mi auguro che questo non accada. Già devo sopportare che l'istruzione del sud e ben diversa del nord,ci tolgono pure le maestre!siamo finite!!!le nostre parole non servono a niente,il soprano ha già deciso e nulla potrà fare nulla.
    Grazie

  • Commento inserito da paola pn il 12 settembre 2008 alle ore 08:15

    Quello che mi rattrista è che non si pensa che investire sulla scuola sia un investimento per avere buoni cittadini di domani.
    Non è diminuendo il numero degli insegnati che si solleverà il debito pubblico, ma ci sono altre strategie e benefici che i signori politici non sono disposti per il bene loro personale a farne a meno.
    Una considerazione: per un politico avere un cittadino stupido è meglio che averne uno colto ed informato perchè l'ignorantone con panem et circenses, lo si fa stare zitto, quello colto ed in grado di ribattere alle stupidaggini che dice un politico no.
    La cultura fa paura a chi vuole comandare.

  • Commento inserito da Roberta il 12 settembre 2008 alle ore 00:40

    Reintrodurre il maestro unico vuol dire tornare indietro di vent'anni. A quei tempi le mamme non lavoravano come ai tempi nostri,l'alunno era seguito a casa in tempi molto più scorrevoli rispetto ad oggi, dove si rincorre il tempo. I miei figli hanno sempre frequentato le elementari a tempo pieno. Il maestro unico vuol dire niente uscite didattiche, il singolo maestro non può uscire con la classe da solo. Vuol dire niente collaborazione e confronto fra gli insegnanti della stessa classe, in particolare in presenza di bambini con difficoltà. Vuol dire un maestro/a che dovrà aggiornarsi su tutte le materie del programma che sa solo/a dovrà insegnare alla classe.Vuol dire per il genitore un rapporto unico con il maestro, senza possibilità di confronto a più voci.Con la comparsa del maestro unico e la scomparsa delle compresenze non sarà possibile organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o attività di gruppo....Ecco la scuola del futuro in viaggio nel passato.

  • Commento inserito da Lucia il 11 settembre 2008 alle ore 20:44

    Sul maestro unico ho gia' manifestato il mio dissenso commentando lo scorso articolo. Sono mamma di un bimbo che comincera' la scuola primaria fra un paio d'anni e temo che dovro' accettare questa riforma assurda volta solo a risparmiare e non a migliorare il servizio.
    Mi indigno per le proteste degli editori sul mantenimento del libro di testo per almeno cinque anni. Il commento ad un libraio intervistato sul caro libri e sul cambio di edizione troppo spesso fu "Basterebbe convincere i professori che i testi sono praticamente uguali!" Io sono d'accordissimo, alle superiori avevo insegnanti in gamba che davano il numero delle pagine da studiare anche a chi aveva la vecchia edizione del testo. Se un insegnante e' in gamba, non trova difficolta' ad interrogare studenti con libri di testo che si differenziano solo per lo spostamento delle illustrazioni o il cambio di qualche frase qua e la'. Non dico che uno debba continuare a studiare sul libro della nonna, ma tra un anno e l'altro il cambio di edizione si differenzia di poco, solo per incrementare il businness. Non vedo perche' non si incoraggiano i professori a lavorare con studenti che hanno il testo di edizioni diverse se la sostanza e' la stessa.

  • Commento inserito da Cristina il 11 settembre 2008 alle ore 17:38

    Per Anna:
    sono d'accordo con Francesca nel dire che i bambini fin dall'asilo nido sono abituati ad avere più di un' insegnante e a relazionarsi in modo diverso con ognuna di loro; pensa però se a tuo figlio di 6 anni che frequenta la prima elementare gli capita un maestro "antipatico" con cui non riesce ad instaurare un rapporto di amicizia, fiducia, rispetto, complicità (perchè è questo che poi si crea tra il bambino e il maestro) ma che deve "subire" per tutti i cinque anni una situazione di disagio, tu da mamma come ti sentiresti nel vedere tuo figlio in questa condizione?

  • Commento inserito da serenella il 11 settembre 2008 alle ore 16:43

    non sono d'accordo al ritorno al maestro unico nella scuola elementare per diverse ragioni.non si puo' tornare al passato solo per rispariare soldi(come sempre si risparmia su scuola e sanità)

  • Commento inserito da Anna il 11 settembre 2008 alle ore 16:03

    Per Francesca:
    posso anche essere d'accordo con te sul non-sense delle scelte della Gelmini.
    Non condivido, però, il punto in cui dici che più insegnanti possono essere utili ai bambini che in questo modo possono affezionarsi a una piuttosto che all'altra. Io penso che nella vita ci si debba abituare ad avere buoni rapporti anche con chi non ci piace (insegnanti, datori di lavoro, vicini di casa). E credo che un bambino può "abituarsi" al suo insegnante anche se questi non è il suo preferito.
    Poi su tutto il resto, pluralità di punti di vista, abitudine alla multipresenza..., siamo d'accordo.

  • Commento inserito da Francesca il 11 settembre 2008 alle ore 15:35

    Il ministro Mariastella Gelmini, prima di attuare delle riforme senza senso, dovrebbe vivere la scuola con La sua presenza.
    Questo Le permetterebbe, di osservare le varie situazioni da vicino, se ha un pò di sale in Zucca e Le è rimasto un pò di sensibilità e buon senso, si renderebbe conto delle Stronzate, che dice.(Scusate il termine).
    Il Ministro, se si documentasse sul mondo infanzia-preadolescenza- e adolescenza a livello psicopedagogico, si renderebbe conto che l'infanzia di oggi è completamente diversa.La maggior parte dei bambini, fin dal nido vengono a contatto con più persone adulte, poi dove un gruppo di bambini/e ha la sua educatrice di riferimento, per l'inserimentio, dove pian piano lo accompagnerà ad aprirsi a tutto l'ambiente nido.
    Anche nella scuola dell'infanzia gli allievi vivono la scuola con le insegnanti in compresenza.
    Anche in un semplice progetto continuità, dove vienen svolto a piccoli gruppi, il resto li lasciamo da soli?Quando ci sono più casi paprticolari di bambini in una sezione, e degli handicap, cosa fa' arricchiasce ola scuola con opresenza di persone qualificate sul sostegno? Quando arrivano alla scuola secondaria di primo grado, che si trovano una miriade di Professori, ogni ora, o due, questo non potrebbe causar ancora di più disorientamento. Poi perchè un bambino deve piacere e relazionarsi obbligatoriamente con una sola maestra, magari che non gli piace, quando ha la possibilità, di relazionarsi con un'altra.
    Anche loro provano fin dalla nascita le preferenze di relazione. Per quale motivo privarli.
    La risposta della Gelini non sta' in piedi, tutta la sua manovra non è diovuta al benessere del bambino, solo per recuperare soldi che lo Stato ci ha mangiato, e privatizzare le scuole. In modo che il figlio del povero sarà sempre più povero e umiliato, il figlio del ricco potrà andare aventi, anche non avendo le basi, ma intanto paga.La Costituzione non dice che l'istruzione è un diritto di tutti.
    Se qualcuno è riuscitop a trovare l'email del Mnistro, ne sarei grata se me lo comunicasse, in modo da poterLe scrivere.
    Grazie

  • Commento inserito da Paola 64 il 11 settembre 2008 alle ore 14:36

    Ho due bimbe frequentanti la scuola primaria statale e, con differenze esperienze, hanno ricevuto la prima una preparazione alquanto deludente mentre la seconda piu' che soddisfacente. Sono d'accordo di puntare sulla qualità del servizio ma se ti capita un insegnante unico "poco impegnato" è evidente che la preparazione conseguende degli scolare sarà deludente. Al momento attuale ci si puo' salvare avendo il secondo insegnante 'più motivato'.
    Ma se le ore di insegnamento in futuro rimangono 25 settimanali, nel pomeriggio che tipo di servizio educativo viene offerto agli scolari ed alle famiglie che a differenza di anni fa hanno entrambi i genitori impegnati in un lavoro a tempo pieno?
    Non sarebbe piu' utile premiare professionalmente i docenti che mettono l'impegno necessario nel loro lavoro e penalizzare gli assenteisti cronici come nelle aziende private?
    Mia figlia lo scorso anno scolastico ha avuto 4 insegnanti nell'area logistico-matematica, che hanno percepito lo stipendio statale, ma effettivamente ha avuto una presenza regolare a scuola solo dal mese di aprile!

    Senza togliere nulla ai docenti che cercano di svolgere seriamente il loro lavoro in una società che sicuramente non li facilita!