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Perché i pediatri non fanno visite domiciliari?

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  • Commento inserito da Antonio Pistorio il 9 gennaio 2024 alle ore 12:31

    Non sono d'accordo per niente.



    Un bambino allettato con febbre tra 39 e 40 non credo possa uscire di casa con facilità. Piuttosto chiamo l'ambulanza. Inoltre gli studi medici sono spesso disorganizzati e super affollati, peggiorando le condizioni generali dei pazienti. Al pronto soccorso, se ti va bene entri alle otto del mattino ed esci alla sera. Sono super affollati, e la visita di piccoli pazienti per febbre peggiora l'organizzazione, oltre a mettere a maggior rischio la gente. Quando si va allo studio medico, e si tratta di influenza e febbre, difficilmente i pediatri fanno tampone o usano strumenti diversi dallo stetoscopio. Le scuse del medico qui sono solo unilaterali, in quanto evidentemente porta avanti gli interessi della propria classe. Il medico, invece, deve tornare a fare il Medico. Sono sicuro che ci sarà un modo per organizzare i propri studi e permettere un accesso più agevole ai numerosi e piccoli pazienti. Sono sicuro che i pediatri possono fare visite domiciliari quando ad esempio suppongano che i piccoli abbiano febbre elevata da influenza.



    Mettetevi anche dalla parte dei genitori, tornare a essere umani e non robot che portava avanti solo gli interessi individualistici. Avete trasformato i medici di famiglia a un piccoli impiegati statali.

  • Commento inserito da Sissi il 10 novembre 2021 alle ore 12:08

    È solo un modo per evitare la rottura di scatole di andare a casa dei giovanissimi pazienti. Non esistono più i pediatri e i medici di una volta

  • Commento inserito da Angelina Berardi il 25 giugno 2021 alle ore 11:27

    Perché invece che far decidere ai pediatri, che naturalmente non vedevano l'ora di non effettuare più le visite domiciliari, non hanno chiesto il parere ai genitori dei bambini, cioè ai diretti interessati????

    Su Google, proprio per questo motivo, c'è un prolificare di annunci di medici privati, che, ovviamente, dietro congruo compenso, si recano a visitare a casa i bimbi malati.

    Che brutta fine sta facendo questo SSI, che una volta era il fiore all'occhiello della gestione sanitaria italiana, forse la migliore nel mondo!

    Adesso Il SSI sta perdendo pezzi da tutte le parti.

    La destra vuole fortemente la privatizzazione della salute pubblica, tanto chi se ne frega dei meno abbienti!!!!!

    Chi può paga, chi non può, si arrangi!

    Questo è il vergognoso servizio che passa l'ASL a protezione dei nostri bambini, nonostante tutte le pesantissime tasse che paghiamo per la cura della nostra salute e di quella dei nostri figli.

    Tasse da paesi nordici e servizi da terzo mondo!!!!!!!!!!

  • Commento inserito da giuseppe vito calisti il 1 giugno 2021 alle ore 11:55

    evidentemente il pediatra di cantù ha nel proprio studiolo (come il 99% dei suoi colleghi) macchinari che eseguono analisi del sangue e delle urine istantaneamente...cosicché tra un urlo ed un altro del pargolo tutti gli esami sono pronti e fruibili per un diagnosi perfetta! e chi se ne frega se il bambino con febbre alta dovrà prendere il tram o l'autobus a dicembre con neve o pioggia...questo lo temprerà per bene!

    grazie per la vostra abnegazione!

  • Commento inserito da Alfio il 26 febbraio 2020 alle ore 18:48

    In Inghilterra fanno le visite a domicilio i pediatri ed anche in Russia .

    In Italia i dottori non vogliono lavorare e cercano scuse. Se hanno un po’ di coscienza e si mettono nei panni del parente andrà a fare il suo lavoro da medico.

    Oggi sono tutti macellai di fronte una scrivania.

    Povera Italia a che mani siamo!

  • Commento inserito da Alfio il 26 febbraio 2020 alle ore 18:45

    In Inghilterra fanno le visite a domicilio i pediatri ed anche in Russia .

    In Italia i dottori non vogliono lavorare e cercano scuse. Se hanno un po’ di coscienza e si mettono nei panni del parente andrà a fare il suo lavoro da medico.

    Oggi sono tutti macellai di fronte una scrivania.

    Povera Italia a che mani siamo!

  • Commento inserito da Incoronata il 18 febbraio 2020 alle ore 08:19

    Suppongo che il dottore parli di ambulatori ben attrezzati. L'ambulatorio che frequento io ha solo gli strumenti di base. In più, vogliamo parlare di tutte le altre patologie infettive che troviamo in ambulatorio? Ci consigliano di tenere a casa i bambini fino a completa guarigione perché a scuola rischiano le ricadute, causate dai contagi.... Scusate ma per me questa è incoerenza. Portare fuori casa un bambino con 40 di febbre che persiste da più giorni mi sembra abominevole. Per riprendere il concetto del dottore in cui parla del fatto che ad un certo punti su esce tranquillamente il bambino per portarlo al p. s. penso che un genitore lo faccia quando non si sa più che pesci prendere e dopo non ave avuto il supporto del suo medico!

  • Commento inserito da Vincenzo Palazzo il 10 febbraio 2020 alle ore 14:38

    Personalmemte dopo quattro figli e tre nipoti credo che un pediatra vecchio stampo che visita il bimbo nel suo ambiente sia la cosa migliore. Rarissimo il caso in cui vengono fatti accertamemti nello studio. Sicuramemte non compensa il disagio del portare il bimbo in giro.

  • Commento inserito da Simone il 18 novembre 2019 alle ore 16:36

    Ma non diciamo cazzate. Un medico che va a casa, intanto si evita il contagio con altri bimbi malati, e poi se ha una bronchite o semplice tosse un dottore, col suo strumento stetoscopio può sentire i polmoni e prescrivere o meno un antibiotico. Bravi quei dottori che danno diagnosi al telefono senza vedere il bambino... prova a darle il grintus se poi non passa dopo una settimana si fissa una visita. Ma scherziamo? Allora sento una mia amica che ha 4 figlioli ed ha più esperienza e sento che mi dice lei, tanto se poi non va bene si va diretti all' ospedale e si riempiono i pronti soccorsi perchè il pediatra di base non è venuto a casa.

    Fare il medico non è come fare l' ortolano. Bisogna avere passione e sapere che si gioca con la vita delle persone!!!

  • Commento inserito da Lucia michelotti il 13 novembre 2019 alle ore 10:58

    Sono convinta che portare il bambino con la febbre in ambulatorio non sia una cosa buona, essendo il bimbo più debilitato è facile che si prenda qualche altro battere presente Nell ambulatorio stesso e sinceramente non credo che i pediatri facciamo tutti quegli esami Nell ambulatorio. Vero avranno tanti pazienti anni fa ne avevano molti di più e riuscivano ma il guaio è che fanno la diagnosi per telefono e ti consigliamo cosa somministrare al bimbo senza vederlo si basano su quanto si fanno riferire dai genitori, questo è il massimo

  • Commento inserito da Letizia il 24 giugno 2019 alle ore 12:03

    Mi sembrano risposte di chi si arrampica sugli specchi.... un bambino piccolo e già provato dalla febbre alta se va in ambulatorio prima di tutto può contaminare anche gli altri bambini presenti e poi può aggravare la sua situazione prendendo altri batteri o virus che sono presenti in ambulatorio! Ma che sistema è questo? un semplice torna comodo dei pediatri! Vergogna!!!

  • Commento inserito da Gioacchino il 21 marzo 2019 alle ore 20:07

    A leggere l'articolo ho l'impressione che si tratta di una presa per i fondelli, ma come. per generazioni i medici hanno fatto visite domiciliari e ora che ci sono meno bambini non vanno più?Ricordatevi di chiedere queste cose ai vostri politici e farvi promettere il ripristino delle visite domiciliari.

  • Commento inserito da Massimo il 1 febbraio 2019 alle ore 08:16

    Ma dove lo avete pescato questo medico. Parla di fantascienza .. analisi del sangue .. urine ... conta dei globuli bianchi...


    Il medico ha il dovere di assistere i malati anche con visite domiciliari che in realtà sono le stesse che vengono fatte allo studio. Ovviamente se poi li chiami come privati corrono ... se però sei convenzionato asl aspetti... aveva ragione Alberto Sordi nel medico della mutua .

  • Commento inserito da Marco il 30 gennaio 2019 alle ore 18:03

    è un problema gravissimo che la sanità probabilmente per fini di lucro sta sottovalutando. Quello che il pediatra fa nel suo studio lo può fare nello stesso modo a casa. In casi in cui si richiedono esami più approfonditi il pediatra consiglia una visita accurata nel suo studio e il problema è risolto, mi sembra una soluzione per la quale non necessitano anni di studi...ci prendono per il culo..

  • Commento inserito da Sara il 30 gennaio 2019 alle ore 16:45

    Buongiorno

    Vi riporto la mia personale esperienza. Ho un bimbo di 3 anni con la febbre alta Siamo stati nell'ambulatorio della pediatra di 11 gennaio abbiamo preso l'antibiotico che ci ha prescritto è Fatto aerosol il bimbo è guarito per 2 giorni poi è ritornata la febbre siamo tornati dalla pediatra e ci ha detto che era una semplice ricaduta ci ha dato una cura che è finita martedì 22 gennaio venerdì è ritornata la febbre ho chiamato una pediatra a pagamento che è venuta a visitarlo a casa Il mio bimbo ha la polmonite. La scusa della mia pediatra è stata che avendo troppi pazienti doveva visitare in fretta e quindi non ha capito bene il problema. Fate voi le vostre conclusioni Ma perché io devo pagare una pediatra per farla venire a casa quando abbiamo comunque il servizio della sanità nazionale, Secondo me dovrebbero solo preparare meglio alcuni pediatri Scusate lo sfogo

  • Commento inserito da Gennaro il 22 gennaio 2019 alle ore 23:40

    Salve, sono nato nel 76.In quei tempi il medico di base era anche pediatra. Quando avevo la febbre alta, il medico veniva a casa con la sua valigetta pronto di tutto e visitava. Non ho mai avuto problemi di nessun genere, sempre a risolvere tutto.. sono trascorsi 42 anni da allora, ed oggi che è in pensione lo reputo uno dei migliori medici di base in circolazione, perché sapeva diagnosticare il problema.

  • Commento inserito da massimo il 18 gennaio 2019 alle ore 21:38

    ci stanno prendendo per i fondelli

  • Commento inserito da MiriamCosta il 28 novembre 2018 alle ore 10:55

    Errata corrige sul precedente commento: "volutamente ignorato"

  • Commento inserito da Miriam Costa il 28 novembre 2018 alle ore 10:49

    Portare un bambino malato, quindi con difese ridotte, in un ambulatorio con altri bambini ovviamente malati anch'essi mi sembra il pericolo vero cui pensano i genitori, qui volutamente. Per l'attrezzatura mi sembra che si tratti di tutte cose facilmente trasportabili nella tradizionale borsa del medico tranne quella più costosa, che solo pochi hanno e di cui non conosco la portabilita. Alla chiamata, comunque, il medico potra' capire se sarebbe necessaria. In sintesi le argomentazioni mi sembrano del tutto preordinate alla comodità del medico, trascurando tra l'altro il tanto esaltato fattore psicologico: si afferma che esso condizioni l'effetto delle,medicine ma a nulla varrebbe il rapporto di "familiarita'" del medico invece del trattamento tipo ospedaliero.

  • Commento inserito da Andrea il 26 ottobre 2018 alle ore 13:04

    Ma dove stanno tutte se visite, per i tamponi di qualunque genere si va ad un laboratorio esterno, figurati per la proteina c reattiva ci vuole l'analisi dei sangue e il resto neanche a parlarne, quindi la solita visita la potete fare a casa visto i soldi che prendete,non è un problema,o forse non avete tempo perché dovete andare ad aprire lo studio privato per guadagnare altro denaro,vi dovreste solo vergognare,lì non c'è il conflitto d'interesse veroooo.