Home Page
 
 
TRADIZIONI E USANZE DA TUTTO IL MONDO

Ecco come si festeggia il Natale nel resto del mondo. I piatti tipici, le usanze, le tradizioni, i simboli di una delle feste più amati da tutti i bambini.

IL PRESEPE (ITALIA)
Quella del presepe è una tradizione tipicamente italiana affermatasi con stili e modalità di realizzazione diverse a seconda delle varie regioni. La parola presepe deriva dalla parola latina praesepium, ossia "recinto chiuso", mangiatoia. I primi a descrivere la Natività, così come poi venne rappresentata durante il Medioevo, furono gli evangelisti Luca e Matteo, che narrarono dell'umile nascita di Gesù in una mangiatoia, appunto. All'iconografia originaria, col tempo si aggiunsero altri particolari, tutti a carattere simbolico: il bue e l'asinello, l'arrivo dei pastori carichi di doni da offrire al Bambinello, la stella cometa, i Re Magi…, mentre l'influsso orientale si fece sempre più forte (la mangiatoria divenne ben presto la grotta, dove, presso le popolazioni dell'Est, venivano ricoverati gli animali durante i mesi invernali). La tradizione del presepe dominò, indisturbata, per tutto il Medioevo e il Rinascimento, fino a quando, intorno al 1700, vennero introdotti i primi presepi meccanici. Nel frattempo, gli artigiani incaricati di realizzare i presepi si specializzarono, ciascuno secondo il proprio stile, divenendo dei veri artisti del genere, apprezzati e stimati ovunque. In Italia, la tradizione di rappresentare la Natività fu introdotta e portata avanti, soprattutto, dai Maestri della Scuola Napoletana (si hanno notizie dell'esistenza di presepi a partire dal 1025) e da quelli della Scuola Siciliana.

COVONI DI PAGLIA E PRESEPI (POLONIA)

Il Natale in Polonia è il Natale tipico della tradizione cristiana e cattolica che qui è molto sentita. La vigilia di Natale è chiamata la Festa della Stella e la tradizione vuole che ci si debba sedere a tavola non prima della comparsa della prima stella. Nel giorno di Natale si addobbano la casa disponendo agli angoli della sala da pranzo dei covoni di paglia per ricordare la nascita di Gesù nella stalla.

Il pranzo tipico natalizio, soprattutto, presso le famiglie contadine si compone di 12 portate che si susseguono l'una l'altra senza interruzione. Sulle tavole viene sempre apparecchiato un posto in più nel caso in cui dovesse arrivare un ospite improvviso. Antichissima è la tradizione del presepe che si è affermata, soprattutto, nella città di Cracovia dove, nel mese di dicembre, oltre alle consuete esposizioni e mostre, si tiene anche un concorso per premiare la realizzazione più bella.


DONI NELLE SCARPE (FRANCIA)


 In Francia, Babbo Natale non lascia i regali sotto l’albero, come in Italia e nei Paesi anglosassoni, ma dentro le scarpe dei bambini.
Tra i simboli tipici della festa francese, il presepe, chiamato Crechè, il ceppo di Natale, lasciato ardere durante tutto il giorno di Natale e la Buche de Noël, un dolce tipico di cioccolato che richiama la forma di un tronco.


CANDY CANE (PAESI ANGLOSASSONI)

I Candy Cane sono bastoncini di zucchero bianchi e rossi e appartengono alla tradizione natalizia anglosassone (americani soprattutto). I bambini li ricevono in dono durante le feste e li utilizzano spesso, oltre che come gustosissimi dolci da leccare e succhiare, come motivi ornamentali per addobbare l'albero.
Il Candy Cane, però, non è solo un dolcetto tipico per la gioia dei più piccoli, ma un vero e proprio insieme di simboli di origine cristiana: il bianco sta, infatti, a indicare la purezza della nascita di Gesù e il suo essere senza peccato; la durezza rappresenta la solidità su cui si fonda la Chiesa; la forma (una "J" allungata) simboleggia la parola Jesus, mentre le

quattro strisce rosse (tre più sottili e una più spessa) che li decorano rappresentano i segni della flagellazione sulla croce e il sangue versato da Cristo.

SAN NICOLA (PAESI GERMANICI)

In Austria e Germania i bambini ricevono i doni da San Nicholas, un Babbo Natale in versione germanica. I tedeschi sono molto legati alla tradizione del Calendario e della Ghirlanda dell'Avvento per contare i giorni che mancano alla festa più amata dai piccoli e a quella dell'albero di Natale la cui origine è legata proprio a questa zona. Molto sentita anche la tradizione dei mercatini di Natale che, soprattutto a Innsbruck e Salisburgo, animano le vie e le piazze di città e paesini. Dolce tipico di Natale in Austria è il marzapane il cui utilizzo si è diffuso negli ultimi anni anche qui da noi.

LA BAMBINA CON LE CANDELINE IN TESTA (SVEZIA)


In Svezia il 13 dicembre (giorno più corto dell'anno) si festeggia la festa di Santa Lucia che anticipa di qualche giorno le celebrazioni del Natale. A scuola e nelle case viene eletta la bambina che dovrà interpretare Santa Lucia e che sfilerà per le strade insieme alle altre cantando e intonando dolci melodie. Santa Lucia
rappresenta per i bambini svedesi quello che per i bimbi italiani rappresenta Babbo Natale. Durante le celebrazioni in onore della santa, la tradizione vuole che la più piccola della casa si alzi per prima la mattina molto presto e, dopo aver indossato una tunica bianca e una corona di foglioline verdi e 7 candeline, vada a svegliare gli altri componenti della famiglia ancora addormentati servendo loro caffè, latte e dolci tipici. Il pranzo di Natale in Svezia include, principalmente, tanta carne di maiale e la famosa Torta di Natale.

IL CALENDIARIO DELL'AVVENTO (TUTTO IL MONDO)

24 finestrelle colorate, sullo sfondo un presepe, un albero di Natale, un pupazzo di neve o Babbo Natale. Ogni finestrella rappresenta un giorno del mese, dall'1 al 24 dicembre, e dietro a ciascuna di esse si nasconde una sorpresa, un'immagine, un santino e, da qualche anno, anche piccoli regalini in formato mignon, da conservare e mettere da parte in attesa della sorpresa finale, quella che si cela nell'ultima casellina, da aprire rigorosamente la notte di Natale. Ecco un modo divertente per far vivere ai bambini il Natale giorno per giorno, con un'attesa sempre crescente per l'arrivo della notte magica.