11 regole per prevenire la morte in culla
Ecco le 11 regole, condivise a livello internazionale dalla comunità medica e scientifica, e proposte in tutti i reparti di maternità e i centri nascita italiani, per prevenire la SIDS, ovvero la morte in culla del neonato. Soprattutto nei primi mesi di vita.
di Alessia Altavilla Con SIDS (Sudden Infant Death Syndorme), o morte in culla, si intende l'improvvisa morte di un neonato sano durante il sonno per cause che ancora non sono state ben chiarite dalla comunità medica e scientifica internazionale. Per maggiori informazioni è possibile consultare anche il sito www.sidsitalia.it
Si verifica, soprattutto, nei primissimi mesi di vita del bambino (soprattutto tra i 2 e i 4 mesi) e, dai dati statistici raccolti finora, sembrerebbe interessare maggiormente i bimbi di sesso maschile, spesso nati prematuramente.
In Italia colpisce ogni anno 300 bambini, ossia uno ogni 2000 nati sani.
Nonostante siano ancora non ben chiarite le cause della morte, l'adozione di alcuni comportamenti sembrerebbe essere consigliabile per prevenirla.
Fino a quando il bambino non inizia a girarsi da solo, è consigliabile farlo dormire in posizione supina in modo tale che in caso di rigurgito, esofago e trachea si trovino sovrapposti. Sconsigliate le posizioni laterali e quella sulla pancia.
Vietato fumare sia durante la gravidanza, sia dopo durante l'allattamento, in presenza del bambino e negli ambienti in cui il piccola dimora (la sua cameretta, la cucina, il soggiorno...)
La temperatura in casa durante la notte non dovrebbe mai superare i 20 gradi. Si consiglia anche l'utilizzo di un umidificatore nel caso in cui l'aria risulti troppo secca.
L'utilizzo di coperte, piumini, trapunte... nel letto del piccolo andrebbe ridotto al minimo. Possono essere utili, in sostituzione di queste, i sacchi nanna abbinati a un pigiamino della giusta pesantezza.
In caso di febbre, non coprire il bambino con coperte e trapunte. Ma scoprirlo, per quanto possibile, in modo che non abbia eccessivamente caldo. La regola vale per tutti, ma a maggior ragione in presenza di bimbi molto piccoli.
La culla o il lettino del bimbo dovrebbero essere liberi da pupazzi, peluche, cuscini, giochi. Anche in caso di utilizzo di paracolpi (inutile, comunque, nei primissimi mesi dato che il bambino non si muove), assicurarsi che questo sia agganciato anche sotto al lettino e non solo alle sbarre.
Uno studio del 2005 dimostrò come l'uso del ciuccio a partire dal primo mese (ossia da quando l'allattamento al seno è stato ben avviato) riducesse del 90% il rischio di morte in culla. Ben venga, quindi, il suo utilizzo nei primi 12 mesi durante la nanna del bimbo.
Consigliato l'allattamento al seno per tutto il primo anno del bambino anche come forma di prevenzione della SIDS.
E' consigliabile posizionare il bambino ai piedi del lettino in modo da evitare l'effetto bruco durante la notte con l'eventuale possibilità che il piccolo finisca sotto le coperte o il lenzuolo. Posizionarlo, quindi, con i piedini contro alle sbarre del lettino.
Vietato il co-sleeping. Non solo nel lettone di mamma e papà, ma anche con fratelli, sorelle, cugini... Non solo, infatti, il rischio di far male durante il sonno è molto alto, ma la condivisione di spazi ristretti sembrerebbe favorire, laddove vi sia predisposizione, la morte improvvisa del neonato. Per agevolare l'allattamento al seno durante la notte, esistono dei sistemi appositi da applicare al letto che consentono alla mamma di rimanere accanto al suo bambino mentre dorme senza, però, invadere il suo spazio.
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Commento inserito da Oreste il 3 novembre 2016 alle ore 10:41
a mia nipote è stato fatto un ECG a due settimane di vita su mio consiglio per rilevare eventuale presenza dell'onda QT lunga,
Commento inserito da Laura il 5 marzo 2016 alle ore 10:47
Per quanto i paracolpi, io ho optato per quelli verticali di Gomamago, che sembrano essere stati approvati anche negli USA, dove hanno vietato quelli tradizionali.
Commento inserito da sara il 11 giugno 2014 alle ore 09:59
la mia bambina è morta nel 2000 aveva24 giorno ma allora non c'erano tutti questi consigli adesso ho un bimbo di quasi 5 mesi e sono terrorizzata
Commento inserito da Anna Maria Cristina il 20 maggio 2014 alle ore 02:19
Un appunto rispetto al Co-sleeping. Siamo l'unico mammifero che forzatamente non vuole dormire col suo cucciolo. Nelle popolazioni andine non esiste la morte in culla e ci sono degli studi statunitensi che lo provano. La mamma dorme sempre col cucciolo. Dormire col bimbo nel lettone non significa abbandonarlo nel mezzo ma tenerlo vicino in un abbraccio sicuro, senza coperte, permettendo al piccolo di sentire il battito ed il respiro di mamma, fattori che sarebbero alla base per evitare la morte in culla. Mio figlio soffriva di apnee notturne, solo col mio respiro, talvolta forzato riuscivo a farlo respirare senza pause.