Tossinfezioni estive - Età prescolare - Bambinopoli







Tossinfezioni estive

Mal di pancia, nausea e diarrea estivi causati da caldo, scarse condizioni igieniche, difficoltà di conservazione degli alimenti.

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Tossinfezioni estive



Il caldo, una sbagliata conservazione degli alimenti, condizioni igieniche non sempre idonee… sono alcune delle possibili cause che, durante la stagione estiva, possono provocare la comparsa sugli alimenti di microbi e batteri (soprattutto salmonella e stafilocchi) responsabili, a loro volta, dell'insorgere di tossinfezioni alimentari che si palesano con sintomi quali vomito, diarrea, mal di pancia.
Come spesso succede, i soggetti più a rischio sono proprio i bambini che, pur non correndo pericoli gravi per la salute, rischiano di andare incontro a episodi di disidratazione, particolarmente pericolosi in estate quando già la tendenza è quella di perdere una gran quantità di sali minerali e acqua con il sudore.
Ecco perché è importante intervenire immediatamente (soprattutto con i piccolissimi) cercando di reintegrare i liquidi persi attraverso una dieta leggera e disintossicante.


BUONE NORME SALVA MICROBI
 


  • Prima di consumare qualsiasi alimento, controllare la data di scadenza, evitando i cibi che sono rimasti aperti nel frigo per diversi giorni.
  • Rispettare le indicazioni riportate sulle confezioni dei prodotti per quanto riguarda le norme di conservazione degli alimenti evitando di tenere a temperatura ambiente alimenti quali creme, salse non confezionate, torte…
  • Porre grande attenzione al consumo dei cibi cotti dal momento che questi sono particolarmente vulnerabili all'attacco di microbi. Gli alimenti cotti (per esempio, paste fredde, insalate di riso, vitello tonnato…), infatti, andrebbero consumati nel minor tempo possibile e, in caso di conservazione, andrebbero riposti in frigorifero all'interno di contenitori ermeticamente chiusi. Attenzione anche ai buffet al bar o al ristorante.
  • Una volta decongelati i cibi vanno cotti nel giro di breve tempo e, comunque, non vanno assolutamente ricongelati. Al momento dell'acquisto di alimenti che potrebbero aver subito un processo di congelazione (per esempio il pesce) è bene informarsi presso il proprio rivenditore se si tratta di cibo fresco o congelato.
  • Lavare sempre con molta cura frutta e verdura.
  • Verificare sempre l'aspetto, l'odore e la consistenza degli alimenti prima di consumarli.
  • Al supermercato effettuare per prima cosa la spesa di scatolame e alimenti non deperibili, passare, quindi, al reparto del fresco (frutta e verdura, carne, latte, uova…) e, solo alla fine, al banco dei surgelati. Nel caso in cui il tragitto dal supermercato a casa sia piuttosto lungo, premunirsi di sacchetti specifici per alimenti congelati.

     

    TOSSINFEZIONE ALIMENTARE: I SINTOMI
    Le tossinfezioni alimentari si manifestano, generalmente, con nausea, vomito, diarrea, mal di pancia. Nonostante la maggior parte di queste infezioni abbia un decorso benigno che tende a risolversi nel giro di una settimana (l'unica intossicazione alimentare veramente pericolosa è quella prodotta dal botulino, una tossina che si sviluppa in prodotti quali le conserve fatte in casa senza rispettare le necessarie norme di sicurezza. Si tratta, però, di una patologia decisamente rara), è bene non sottovalutarne la portata, soprattutto se il bambino è molto piccolo, per il rischio di disidratazione corporea.
    Durante i primi giorni, somministrare al bambino una gran quantità di liquidi (acqua zuccherata, tè al limone, succhi di mela...) accompagnati, se il piccolo se la sente di mangiare, da alimenti quali riso bollito condito con olio e limone, carote bollite, fettine di mela zuccherate, fette biscottate. Poi, man mano che la situazione si normalizza e i sintomi si attenuano, tornare a un'alimentazione normale purché varia, leggera e digeribile somministrando al bambino dei farmaci riequilibratori della flora intestinale.
    Nel caso in cui, invece, il mal di pancia, il vomito, al diarrea… non dovessero passare nel giro di qualche giorno, rivolgersi al medico per una terapia farmacologia mirata.


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