39° SETTIMANA DI GRAVIDANZA:
IL CONTO ALLA ROVESCIA É INIZIATO!

CHE COSA SUCCEDE AL TUO CORPO?
Meno del 5 percento delle donne partoriscono nella effettiva data prevista dal medico. Ciò significa che il tuo bambino potrebbe decidere di arrivare tra poche ore o aspettare ancora due settimane. Ma con ogni probabilità ti senti talmente pronta a dar luce il piccolo che anche la più piccola fitta ti farà domandare se sia finalmente arrivato il momento.
Il travaglio può iniziare in molti modi: con leggeri crampi (la situazione più comune), con la rottura delle acque o, nel caso tu avessi fissato un’induzione del parto o un parto cesareo, col recarsi all’ospedale. Il travaglio consiste di tre fasi e quando arriverai all’ospedale sarai probabilmente nella seconda, durante la quale il tuo collo dell’utero si dilaterà da 3-4 centimetri fino a 10. Quindi, inizierà la fase espulsiva.
In questa settimana è probabile che ti sia stata fissata quella che viene definita la visita pretermine. Durante questo esame, il ginecologo controllerà l'accorciamento del collo dell'utero, la quantità di liquido amniotico,la posizione del bambino e darà un'occhiata agli ultimi esami del sangue e delle urine che hai effettuato. Inoltre, ti chiederà il risultato del tampone vaginale e preparerà la cartella medica da portare al pronto soccorso subito prima del parto.


CHE COSA SUCCEDE AL BAMBINO?
Ormai, il tuo bambino dovrebbe aver raggiunto il peso –tipicamente fra i 2.5 e i 4 kili- e la lunghezza –tra i 45 e i 55 centimetri- che avrà alla nascita. Intanto che attendi il suo arrivo, la placenta gli sta ancora fornendo le sostanze nutritive e anticorpi che lo aiuteranno a respingere malattie.

IL CONSIGLIO DELLA SETTIMANA
Subito dopo il parto non è affatto raro che la neomamma possa essere colpita da un senso di malessere e disagio psicologico, che viene definito baby blues. Le fatiche del parto, infatti, il cambiamento repentino dal ruolo di figlia a quello di madre, le paure e l'ansia per ciò che sarà e gli ormoni non aiutano in questo senso. Si tratta di stati psichici passeggeri che, nella maggior parte dei casi, tendono a risolversi nel giro di qualche settimana. É molto importante, però, che in questi momenti il padre e i parenti più prossimi rimangano vicini alla mamma e l'aiutino sia a superare le sue difficoltà sia ad affrontare i nuovi impegni che l'attendono.