8 cose da fare e non fare quando si dà l'antibiotico al bambino

Farmaci indispensabili per combattere le infezioni batteriche, per quanto ormai entrati nell’uso comune, gli antibiotici sono veri e propri salvavita che possono essere prescritti a qualunque età, anche quando i bambini sono piccolissimi, laddove non se ne possa fare a meno.
L’atteggiamento dei pazienti nei loro confronti è, d’altra parte, ambivalente.
Acquistabili solo presentando ricetta medica, l’atteggiamento nei confronti di questi farmaci è ambivalente.
C’è chi tende ad affidarsi all’antibiotico, abusandone, anche laddove potrebbe evitare. E c’è chi, soprattutto le mamme di bimbi molto piccoli, ne teme l’uso nella convinzione che, in qualche modo, possa compromettere la salute del bambino.
È bene subito dire una cosa: gli antibiotici, quando necessari, vanno somministrati e non provocano, di fatto, conseguenze gravi sul benessere del malato. Anzi. Sono indispensabili per la sua cura. È fondamentale, però, seguire scrupolosamente le indicazioni del pediatra o del medico che li ha prescritti, evitare di fare di testa propria e usarli così come indicato durante la visita medica.

COSE DA FARE E NON FARE QUANDO SI USANO GLI ANTIBIOTICI

  • Gli antibiotici devono essere prescritti dal medico dopo una visita accurata e non possono essere somministrati a caso partendo dalle proprie credenze. In generale, infatti, servono in caso di infezioni batteriche. Sono del tutto inutili, invece, quando gli attacchi sono virali. Cosa che va stabilita da un medico. Un uso indiscriminato dell’antibiotico, soprattutto con i bambini, è molto pericoloso per la salute stessa del piccolo che potrebbe sviluppare una resistenza.
  • In concomitanza con l’antibiotico, andrebbe somministrato al bambino anche un integratore che ripristini la flora batterica. Sarà il medico a indicare quale e in che dosi. Ma è importante, comunque, affiancare la terapia antibiotica a quella con integratori.
  • Il medico indicherà le dose e il numero di giorni durante i quali andrà somministrato l’antibiotico. Nonostante la fatica che questo potrebbe comportare, è importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni date. Un antibiotico somministrato in modo casuale quando ci si ricorda, senza rispettare gli intervalli di tempo tra una dose e l’altra e il numero di giorni indicato, non solo è inutile ai fini della terapia, ma rischia di sviluppare resistenze che poi ne rendono di fatto inutile l’utilizzo anche dopo.
  • Rispettare gli intervalli di tempo tra una dose e un’altra è importante per far sì che il principio attivo contenuto nel farmaco possa sortire il suo effetto.
  • Non abbandonare il trattamento dopo pochi giorni sentendosi ormai guariti è altrettanto importante per i motivi sopra elencati.
  • Qualora l’antibiotico dovesse essere responsabile di effetti collaterali (di solito, affaticamento, nausea, disturbi allo stomaco…), è bene segnalarlo al pediatra o al medico e non decidere in autonomia di interrompere il trattamento.
  • Non tutti gli antibiotici sono uguali. Anche in questo caso, il fai da te o il consiglio dell’amico sono assolutamente da non prendere in considerazione. Il medico indicherà il farmaco più adatto in base ai singoli casi, decidendo qual è la cosa migliore per quella specifica malattia.
  • In linea di massima, una volta aperti, gli antibiotici vanno conservati in frigorifero e consumati nel giro di sette/dieci giorni. Leggere, comunque, il foglietto illustrativo e rispettare tutte le indicazioni di conservazione.

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