Acqua: un’anomalia tutta italiana
Il consumo di acqua minerale in bottiglia in Italia è il più elevato al mondo. Circa 188 litri a testa nel 2005 contro i 24 degli altri Paesi. Eppure l’acqua che scorre dai nostri rubinetti è buona…

Il consumo di acqua minerale in bottiglia in Italia è il più elevato al mondo. Circa 188 litri a testa nel 2005 contro i 24 degli altri Paesi. Eppure l’acqua che scorre dai nostri rubinetti è buona…
Il giro di affari delle acque minerali nel nostro Paese si aggira intorno ai 3 miliardi di euro con oltre 300 aziende presenti in commercio e un consumo pro-capite che nel 2005 è stato stimato di 188 litri a testa (contro i 24 degli altri Paesi).
Secondo Altroconsumo nel 2005 le aziende hanno investito in spot, testimonial, cartellonistica… circa 380 milioni di euro vedendo aumentare notevolmente i loro introiti proprio grazie al costante e continuo bombardamento mediatico. In pratica, beviamo acqua minerale in bottiglia (che, per altro, viaggia su camion da Nord a Sud con notevoli sprechi energetici e costi da sostenere che pesano sul prezzo finale della bottiglia) perché ci viene fatto credere che è meglio così. L’anomalia, infatti, risiede nel fatto che l’Italia è uno dei pochi Paesi a poter vantare un patrimonio idrico consistente (47 miliardi di metri cubi di acqua) e una buona qualità dell’acqua che scorre dal rubinetto.
Secondo uno studio di Legambiente il consumo medio di acqua potabile di una famiglia italiana è di circa 200 metri cubi di acqua l’anno, ma solo una minima parte è utilizzata effettivamente per bere e cucinare. Il resto viene consumato per altri usi non alimentari (anche in questo l’Italia detiene un primato negativo dal momento che nel resto d’Europa per scopi non alimentari si utilizza acqua non potabile).
L’ACQUA DEL RUBINETTO È BUONA E CONTROLLATA
Per quanto media e aziende produttrici vogliano farci credere che l’acqua in bottiglia è più buona, la verità è che l’acqua che scorre dal rubinetto subisce più controlli, di cui alcuni da parte del gestore dell’acquedotto e alcuni da parte delle Asl locali.
Nessun pericolo, quindi, per i consumatori anche per quanto riguarda la presenza più o meno consistente di sodio (la percentuale non differisce di molto da quello delle minerali) e residui fissi (l’ideale per il consumo quotidiano dovrebbe essere di 500 mg/l, quantità che possono vantare solo alcune oligominerali. Per le altre la quantità è di circa 700 mg/l, non molto diversa da quella delle acque potabili).
Per ciò quanto riguarda il sapore, spesso questo è determinato dalla presenza del cloro che garantisce l’igiene dell’acqua. Per ovviare al problema, però, è sufficiente lasciare decantare l’acqua per qualche minuto nella brocca o nel bicchiere, oppure nel frigo in bottiglia di vetro.
UN BENEFICIO PER IL PORTAFOGLI E PER L’AMBIENTE
Se è appurato che l’acqua del rubinetto non solo non è dannosa, ma addirittura più controllata delle acqua minerali, è importante sottolineare come il consumo di acqua potabili comporti notevoli benefici per l’ambiente.
Non solo, infatti, verrebbe drasticamente diminuito il trasporto su strada, ma anche l’energia necessaria per la produzione del PET (la plastica con la quale vengono realizzate le bottiglie) e per lo smaltimento delle bottiglie si ridurrebbe notevolmente.
A questo proposito, la Finanziaria 2007 ha stabilito che le aziende versino 0,001€ per ogni bottiglia di plastica commercializzata (i soldi raccolti servono per finanziare un Fondo di solidarietà che si occupa di progetti di accesso alle risorse idriche).
CHI CREDETE CHE PAGHI?
I consumatori dispongono di un grande potere. Con le loro scelte quotidiane possono influenzare il mercato, stabilire le leggi. Non è un potere da poco.
La pubblicità, però, i pregiudizi, la pigrizia… bloccano i pensieri. Talvolta solo il richiamo alle spese sostenute giornalmente sortisce qualche effetto.
Bere acqua del rubinetto per una famiglia media ha un costo di poche decine di euro all’anno.
Il costo dell’acqua in bottiglia, invece, è suscettibile e sottoposto all’andamento del mercato:
il prezzo della benzina aumenta giorno dopo giorno, i camion preposti al trasporto vanno a benzina. Chi pensate che paghi?
Le aziende, a partire da quest’anno, devono sborsare 0,001€ per ogni bottiglia venduta. Chi pensate che paghi per quello 0,001€ in più?
Per saperne di più:
www.forumrisparmioacqua.it
www.altroconsumo.it
Informazioni da ControCancro – Rivista della Sezione Provinciale di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
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