Al cinema, Tully

Marlo ha tre figli, un marito, poca femminilità, tanti impegni quotidiani per la famiglia, notti insonni ad allattare e cullare l’ultimo nato, pranzi da preparare, buongiorno e buonanotte da dare, bambini da accompagnare e consolare, sguardi cupi per chi tutti i giorni ha la fortuna di andare a lavorare….
Marlo è una mamma di tre bimbi. Non è più felice. Non si sente appagata. Non riesce a barcamenarsi nella sua quotidianità e vorrebbe tanto trovare una via di fuga che, invece, non sembra esistere.
All’improvviso, nella sua vita, arriva Tully, la neo-tata assunta per prendersi cura dei piccoli. Bella, piena di energie, moderna e capace, soprattutto, di aiutare la mamma stanca non solo nelle faccende di casa e con i bambini, ma soprattutto a ritrovare la sua voglia di vivere, le sue passioni e il senso profondo dell’essere madre.
Tully parla del rapporto tra le due donne. Lo fa con leggerezza e disinvoltura, molta ironia.
Parla di maternità. Una maternità che non sempre è rose e fiori, nastrini e scarpette da allacciare. Ma fatica, compromessi, frustrazioni quotidiane.
E parla del tempo che passa. Della fatica che tutti noi facciamo ad accettare che la nostra vita sia quella che è, che il nostro corpo non sia più quello dei vent’anni (per interpretare la parte di Marlo, Charlize Theron è ingrassata 20 chili), che il nostro cuore non batta più con la stessa passione di un tempo.
Un film sull’amicizia, dunque, ma anche sulla presa di coscienza, sull’accettazione, sul sapere trovare, comunque, la propria strada, senza rinunciare alle proprie passioni e priorità.

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