Apologia del padre moderno
I papà di oggi: attenti alle esigenze e all’educazione dei figli, pronti a mettersi in gioco e confrontarsi sulla loro paternità. In occasione della loro festa, ecco un ritratto dei papà moderni.

I papà di oggi: attenti alle esigenze e all’educazione dei figli, pronti a mettersi in gioco e confrontarsi sulla loro paternità. In occasione della loro festa, ecco un ritratto dei papà moderni.
Gianni Morandi canta “Sei forte papà”
Disegni animati di Riccardo Mazzoli
Non più padri padroni. Non più lo spauracchio dei bimbi discoli e monelli (se non fai il bravo lo dico a papà). Non più figure da venerare con timore reverenziale. Quello che i padri di oggi hanno perso in termini di autorità, lo hanno guadagnato in fatto di umanità e attenzione verso le reali esigenze dei figli.
Sono i papà moderni. Che hanno saputo fare di necessità virtù imparando, all’occorrenza, a sostituirsi alla figura materna, sempre più spesso divisa tra famiglia e lavoro. Eh sì. Perché in una società in cui anche le mamme lavorano come, se non di più, dei papà (per scelta o economia), anche loro sono stati “costretti” a rimboccarsi le maniche e ad acquisire competenze in fatto di pappe e pannolini, compiti e feste di compleanno, abitini e tutine. E chi più ne ha più ne metta.
Così, non è raro all’uscita dall’asilo o dalla scuola, in ludoteca o casa del compagno che ha organizzato la festa di compleanno, incontrarli, premurosi e attenti, pronti a scambiare pareri e opinioni sull’educazione dei pargoli, sul loro intrattenimento, sul tempo libero, i giochi, i problemi….
Meno severi dei padri di una volta, indubbiamente meno capaci di alzare la voce e “farsi rispettare”, hanno imparato, però, col tempo a prendersi veramente cura dei loro figli, riuscendo a instaurare con loro un rapporto di dialogo e confronto e di reale conoscenza reciproca.
Capire i papà di oggi non è difficile. Basta entrare in uno dei tanti blog presenti in rete (eh sì, perché proprio come le mamme, anche i papà aprono diari personali all’interno dei quali parlano di loro stessi, del loro ruolo, dei figli, di gravidanza e parto…) per capire che questi genitori, relegati finora a un ruolo marginale che il più delle volte si riduceva a qualche passeggiata al parco e qualche sculacciata in caso di capricci particolarmente insistenti, sono perfetti consapevoli del significato della parola “paternità” e come le madri rivendicano il diritto a esercitarla al meglio delle loro possibilità.
Una specie di rivolta dei padri che ha reso possibile la nascita di siti dedicati a padri separati o single, in cerca d’autore o perfettamente rappresentati… Insomma, il vasto caleidoscopio entro cui la figura del padre può essere racchiusa.
E per il 19 marzo, giorno che la tradizione ha deciso di dedicare la papà… TANTI AUGURI PAPÁ.
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