Bambini e alimentazione: miti da sfatare

I BAMBINI DEVONO FINIRE QUELLO CHE HANNO NEL PIATTO
Falso. Obbligare i bambini a terminare quello che hanno nel piatto può innescare comportamenti alimentari sbagliati che spesso conducono a un aumento di peso o a al rifiuto dello stesso. A meno che non si tratti di un capriccio (il piccolo rifiuta la carne o le verdure perché si è riempito di pane o patatine…), è bene lasciare che il bimbo soddisfi la sua fame in modo autonomo, mangiando la quantità di cibo che vuole. L’importante è offrirgli sempre e soltanto alternative sane, variando gli alimenti e non ‘accontentando’ solo la sua gola.

I BAMBINI NON DOVREBBERO CONSUMARE SOYA
Falso. Come tutti gli alimenti, anche la soya va inserita in una dieta quanto più varia e ricca possibile. Ma non è vero che non andrebbe data ai bambini. Anzi. La soya è uno degli alimenti più ricchi di proteine vegetali ed è perfetta in una dieta vegana da cui siano esclusi carne e pesce. Per evitare OGM, optare per soya biologica.

OFFRIRE UN MENU SPECIALE PER I BAMBINI SCHIZZINOSI

Falso. Tutti abbiamo cibi che ci piacciono di più e cibi che ci piacciono di meno. Al contempo, però, ci sono alimenti che incontrano il gusto di tutti. Se il bambino non li mangia, offrirgli sempre un’alternativa, significa, in qualche modo, assecondare il suo capriccio. Non forzare un bambino a mangiare quello che non vuole non vuol dire dargli sempre un’alternativa. Significa semplicemente permettergli di rimanere a digiuno se non vuole qualcosa. La volta successiva, preso dalla fame, proverà almeno ad assaggiare il cibo rifiutato la volta precedente.

PER FAR MANGIARE LE VERDURE AI BAMBINI, NASCONDERLE NEGLI ALTRI PIATTI
Decisamente no. Il gusto dei bambini va educato, non ingannato. Presentare i piatti in un modo più accattivante, mostrare il lato migliore di frutta e verdura, insegnare al piccolo ad amare la cucina sana guidandolo in un percorso che parta dalla presa di coscienza di ciò che mangiare significa (banalmente coinvolgendo il bimbo nella preparazione dei piatti, spingendolo a piantare sul balcone alcune verdure e frutti…) è educativo e alla lunga porta i suoi frutti. Ingannare il bambino nascondendo le verdure all’interno di altri piatti, invece, non porta a nessuno risultato. L’obiettivo, infatti, di una buona educazione alimentare è che il bimbo, nel corso della sua vita, impari a scegliere tra cibi sani e provare gli alimenti che non conosce. Solo così il suo rapporto con il cibo sarà equilibrato.

IL CIBO DEI BAMBINI DEVE ESSERE ‘BIMBO FRIENDLY’

Falso. Tutti i bambini amano patatine fritte e gelato. Quasi nessuno rifiuta il pollo fritto o i bastoncini di pesce. Ma perché non educare i bimbi ad assaggiare di tutto un po’? E’ evidente che se il piccolo è schizzinoso ed esigente, questo sarà un percorso lungo e faticolo. Ma se riuscirete a far assaggiare almeno un alimento diverso al mese ai vostri bambini e se almeno uno di questi verrà apprezzato e richiesto anche in futuro, potrete ritenervi fortunati!

I CIBI DEI BAMBINI NON DOVREBBERO ESSERE TROPPO SAPORITI O SPEZIATI
Se è vero che il sale andrebbe limitato nella preparazione dei piatti per i bambini (e non solo), è anche vero che l’infanzia è il momento in cui i piccoli sono più aperti e disponibili a provare nuove sensazioni e nuovi gusti. Non serve, quindi, rinunciare a spezie e aromi quando si cucina per loro. E’ sufficiente dosare bene gli ingredienti e non esagerare con il piccante (che, però, può essere offerto anche ai più piccoli).

SE IL BAMBINO E’ TROPPO GRASSO, LA COLPA E’ DEL CIBO
Spesso sì. Non tanto in merito a quello che il bambino mangia a tavola, quanto piuttosto a quello che consuma fuori dai pasti. La verità, però, è che molto spesso la principale causa dell’obesità infantile ha a che fare con la scarsa propensione al movimento, una vita eccessivamente sedentaria e un’educazione alimentare sbagliata.

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Psicologia educazione

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