Bio e lavabili per mamme eco

Secondo la rivista Aam Terra Nuova (numero 214 febbraio 2007) ogni anno in Europa vengono usati e gettati pannolini in quantità tale da poter costruire, impilandoli uno sull’altro, un grattacielo di 800 metri. Solo in Italia ogni giorno se ne consumano 6 milioni e mezzo, equivalenti a 12.500 tonnellate di plastica, 225.000 tonnellate di polpa di legno, 2,15 miliardi di litri di petrolio, 6 miliardi di litri d’acqua e migliaia di MW di energia.

Questi i dati impressionanti che riguardo l’uso e il consumo di pannolini usa e getta a cui, a fatica, si sta cercando di porre rimedio. Tantissime le mamme che negli ultimi anni hanno deciso di tornare ai pannolini in stoffa, mentre, finalmente, qualche azienda si è proposta sul mercato con pannolini usa e getta biologici e biodegradabili.

A pochi giorni dalla fine della fiera milanese sul consumo e il commercio critico e sostenibile – Fa la cosa giusta! – facciamo il punto della situazione.

NON SOLO USA E GETTA: LE ALTERNETIVE ECOCOMPATIBILI

Se i pannolini usa e getta sono apprezzati da tutte le mamme che li utilizzano per la loro indiscussa comodità, le famiglie che hanno optato per soluzioni alternative lo hanno fatto, principalmente, per motivi ecologici, nel rispetto dell’ambiente e della natura (ricordiamo, però, che i pannolini in stoffa richiedono lavaggi supplementari ad alte temperature con un notevole dispendio energetico e di detersivi. Non è sicuro, quindi, che a conti fatti, il bilancio possa chiudersi positivamente).

Ci sono, poi, diverse teorie secondo le quali i pannolini usa e getta sarebbero dannosi per la salute (si tratta, però, di teorie non del tutto confermate dai dati) e sarebbero la causa dell’innalzamento dell’età nel passaggio dal pannolino al vasino. Nello specifico:

  • Dannosi per la salute?

    Secondo uno studio dell’Università di Kiel (Germania) il rivestimento impermeabile dei pannolini usa e getta sarebbe una delle cause dell’incremento dell’infertilità maschile perché farebbe aumentare la temperatura dello scroto di circa 1,1C°. Il prolungato aumento della temperatura scrotale durante la primissima infanzia, sempre secondo i ricercatori tedeschi, avrebbe un ruolo importante sulla futura funzionalità e salute dei testicoli.

    Sembra, poi, che alla base di molti problemi di allergie ed eritemi ci sia l’utilizzo massiccio di materiali impermeabili che impediscono alla pelle di respirare e di gel chimici superassorbenti che hanno la funzione di catturare la pipì.

  • DAL PANNOLINO AL VASINO

    Premesso che ogni bambino ha i suoi tempi che i genitori non dovrebbero forzare e che molti medici ritengono che il passaggio dal pannolino al vasino sia condizionato, nella nostra società, da esigenze sociali più che dal rispetto della maturità del piccolo, i detrattori degli usa e getta sono convinti che lo spostamento nel tempo dello svezzamento da pannolino sia dovuto alla presenza di gel superassorbenti che limitano la sensazione di bagnato sulla pelle. Sentendosi asciutto, il bimbo non sarebbe, quindi, stimolato a smettere di “farsela addosso”. A questo proposito, secondo un sondaggio dell’American Pediatric Society negli ultimi 10 anni l’età media di abbandono del pannolino è salita di 42 mesi.

    IN STOFFA O BIODEGRADABILI: COSA OFFRE IL MERCATO

    Vi segnaliamo qui alcune aziende che producono pannolini in stoffa o pannolini usa e getta realizzati con materiali biodegradabili.

  • TotsBots:
    azienda nata nel 2000 a Maserada sul Piave (TV) oltre ai pannolini lavabili (sistema due pezzi: Bamboozle e Flexitots; sistema con un pezzo: Easyfit) disponibili in varie taglie e colori, tratta anche articoli per la primissima infanzia (asciugamani biologici, carta, fasciatoi…) e il marchio Vully proprietario della famosa giraffa giocattolo Sophie (per saperne di più…).
  • Pagù:
    azienda bolognese nata per volontà di un gruppo di donne decise a dare nuovo valore allo loro vita, a quella degli altri e dell’ambiente, è specializzata nella vendita di pannolini in cotone 100% bianco o non sbiancato disponibili in due taglie. I pannolini, oltre che nei punti vendita, possono essere acquistati on line in kit di vari e prezzi.
  • Popolini:

    la più nota tra le aziende che producono pannolini in stoffa vende, oltre ai pannolini, anche completino in materiale biologico per il neonato, vestitini, le famose sleeping bag e romper bag, calde e accoglienti come il ventre della mamma, copertine, bavaglini, coppette per l’allattamento, detergenti…

  • W.I.P.:
    l’azienda opera dal 2005 nel settore dei beni monouso per l’igiene e il benessere della persona. Tra i prodotti in vendita, pannolini usa e getta innovativi, ipoallergenici, biodegradabili ed ecocompatibili. Sono realizzati con materie prime biodegradabili all’80% (biopolimeri di origine vegetale, cellulosa da foreste coltivate in Europa), tutti i materiali sbiancati sono privi di cloro. L’azienda garantisce sulla non irritabilità del prodotto e la totale assenza di additivi chimici.

    CONSIGLI DI LETTURA

    Per le mamme più estreme che ritengono inutile l’uso del pannolino sin dai primi mesi di vita del bambino:

    Senza pannolino di Laurie Boucke, edizioni Aam Terra Nuova (costo 13€): l’autrice spiega come imparare a interpretare i segnali che i bambini, ancora piccolissimi, lanciano prima di fare la pipì e la pupù. Solo in questo modo è possibile evitare del tutto l’uso del pannolino. Il libro è stato un vero e proprio best-seller in patria e ha riscosso grande interesse da parte di critica e stampa. Per mamme veramente estreme (e che hanno molto tempo da dedicare ai loro pargoli).

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