Bonus bebè. 80€ per le neomamme dal 2015

80€ per tre anni alle neomamme con un reddito inferiore ai 90€ a partire dal 1° gennaio 2015.
Questo l’annuncio di Matteo Renzi in un’intervista rilasciata in diretta a Barbara d’Urso durante la trasmissione Domenica Live andata in onda domenica 19 ottobre su Canale 5
(In realtà, notizia dell’ultima ora, il Tesoro ha imposto un taglio netto al bonus erogato per le famiglie. Non più, infatti, redditi al di sotto dei 90 mila euro, ma dei 30 mila. E non più 80€ al mese, ma 900€ erogati in un’unica soluzione).
Si tratta, secondo il premier, di un piccolo contributo dello Stato per venire incontro alle famiglie che si trovano a fronteggiare la nascita di un bimbo con tutto quello che questo comporta. Una sorta di bonus bebè di berlusconiana memoria dilazionato, però, in tre anni e destinato a chi ha un reddito inferiore ai 90mila euro l’anno (non è chiaro se la cifra si riferisce al reddito personale o al nucleo familiare).
Il premier ha specificato che non si tratta certo della soluzione definitiva del problema, ma semplicemente di un primo passo a sostegno della natalità in un paese con uno dei tassi più bassi del mondo (se non fosse per la presenza degli immigrati che alzano leggermente la media nazionale) in un momento storico di gravi difficoltà per le famiglie.

Diverso, quindi, l’approccio rispetto alla precedente legislazione. Il bonus 2014, infatti, era finalizzato a sostenere concretamente le mamme lavoratrici che fossero tornate al lavoro subito dopo la maternità obbligatoria con un assegno di 300€ mensili destinato esclusivamente a finanziare eventuali spese per nido o baby sitter.
Per saperne di più…

BONUS ALLE NEOMAMME NEL RESTO D’EUROPA
Se le dichiarazioni di Renzi hanno fatto parecchio discutere tra sostenitori e detrattori (c’è chi sostiene che anziché i bonus lo Stato dovrebbe impegnarsi in politiche a lungo termine destinate a migliorare la vita delle famiglie finanziando l’apertura di nido e strutture per i genitori che lavorano, intervenendo concretamente sull’organizzazione del mondo del lavoro con politiche reali di flessibilità a favore, soprattutto, della neomamma…), vediamo come si comporta il resto d’Europa nei confronti dei neogenitori e quali sono i Paesi nei quali esistono i cosiddetti bonus bebè:
In Francia le future mamme prendono 900€ circa al 7° mese di gravidanza + 184€/mese fino ai 3 anni del bambino con redditi al di sotto dei 35 mila euro per chi ha un figlio e 62 mila per chi ne ha 3. Ci sono, poi, contributi statali per sostenere spese mediche, di baby sitter o in caso di redditi bassi o assenti.
In Germania la cifra ammonta a 184€ per i primi due figli, 190 per il terzo e il quarto e 215 per il quinto. Il tutto fino al compimento della maggiore età.
La Gran Bretagna dà 26€ a settimana per il primo figlio e 17 per i successivi fino al compimento dei 16 anni.
In Belgio sono previsti 1200€ uno a tantum per il primo figlio e 900€ per i successivi più 90€ al mese per il primo figlio, 167 per il secondo e 250 per i successivi.

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