Budget familiare: come imparare a farlo


Budget è una parola inglese derivata a sua volta dal francese bougette (borsetta) che significa bilancio.
Strettamente legato all’ambito finanziario, negli ultimi anni, il termine è entrato a far parte del gergo comune uscendo da ristretto ambito aziendale per descrivere realtà appartenenti alla vita privata, per esempio il contesto familiare.

A differenza di quello aziendale, il budget familiare è costituito essenzialmente dall’elenco delle entrate – retribuzioni, pensioni e qualsiasi altro tipo di ricavo – e l’elenco di una previsione delle uscite, ossia le spese di qualsiasi natura, sia variabili sia fisse, che ogni mese una famiglia si trova a dover sostenere.
Scontato dire che per un tenore di vita medio, le entrate dovrebbero superare le uscite almeno del 50%.

COME SI FA IL BUDGET FAMILIARE
Prima di fare il budget è necessario considerare il reddito della famiglia, il numero di persone di cui è composta e tutte le voci di spesa che, in generale, ci si trova ad affrontare:
abitazione (16%), cibo (11%), risparmi (5%), tasse (31%), bollette (4%), trasporti (4%), cure mediche (4%), abbigliamenti (5%), vacanze (10%) e svaghi (10%).

Occorre, quindi, motivare le scelte e comprendere se, effettivamente, una spesa così distribuita possa essere funzionale al benessere della famiglia, rivedendo alcune voci di costo laddove necessario (ecco perché il budget dovrebbe essere fatto su base mensile in modo da poter intervenire immediatamente in caso di disequilibri).

Da non sottovalutare la voce risparmio alla quale molte famiglie rinunciano. Si tratta, in realtà, dell’ipoteca per il proprio futuro in caso di imprevisti e problemi e non ne va assolutamente messa in discussione la centralità.
Piuttosto, ha più senso risparmiare sulla voce cibo, svaghi, vacanze, trasporti… Ma mai sulla voce risparmio che anzi dovrebbe continuare a crescere nel corso della vita con investimenti sempre maggiori.

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