Cambio dell'armadio intelligente

Il metodo Konmari (parola che deriva dal nome di Marie Kondo, autrice del libro Il Magico Potere del Riordino) consiste nell’esaminare tutto, proprio tutto quello che abbiamo in casa, e nell’eliminare tutto ciò che non ci provoca emozioni positive (gioia, serenità…).
Senza arrivare a questi estremi (il libro, però, merita una lettura per l’interessante punto di vista), il cambio dell’armadio è senz’altro l’occasione per buttare tutti gli indumenti che non ci interessano più, ci vanno troppo piccoli o troppo larghi, sono rovinati o vecchi.

DIVIDERLI IN SACCHI: DA BUTTARE, REGALARE, VENEDERE

Innanzitutto, il primo consiglio è quello di separare le cose che devono essere davvero eliminate da quelle che, invece, possono avere ancora un futuro. Tra queste, vale la pena operare un’ulteriore divisione tra ciò che si può regalare e ciò che, invece, può essere venduto al mercatino dell’usato.

Cosa regalare?
Tra le cose da regalare, gli abiti, gli accessori, le scarpe non eccessivamente rovinati e che per noi rivestono un significato speciale. In questo modo, sarà meno traumatico separarti dall’oggetto che hai tanto amato e che ora entrerà a far parte della vita di qualcuno che per te è importante: le tutine del bimbo, gli abitini del primo anno, il vestito del matrimonio della tua migliore amica, la prima borsa che ti ha regalato tuo marito…

Un’ulteriore divisione può essere fatta tra le cose da regalare agli amici, e le cose da donare.
Le donazioni possono essere fatte a enti, associazioni o, molto più semplicemente, all’asilo del bambino (per esempio i vecchi giocattoli o i vecchi libri che, ormai, non legge più sono perfetti in questo senso).
Baby sitter e donne delle pulizie, inoltre, rappresentano un buon target per regalare vestiti e accessori ancora nuovi, ma che non indossate più.

Cosa vendere?
I negozi dell’usato raccolgono le vecchie cose e le rivendono in conto vendita restituendo al primo proprietario una percentuale calcolata sul prezzo inziale. Questa varia da negozio a negozio, ma difficilmente supera il 30%.
Vale la pena, dunque, vendere oggetti di valore che partano da un prezzo iniziale piuttosto alto.
Un buon mercato hanno anche gli abiti firmati vintage che hanno costi (e spesso un mercato) completamente differenti.
L’alternativa ai negozi dell’usato è internet. Potete decidere di vendere tramite canali quali www.subito.it, www.ebay.com Facebook Marketplace

Cosa buttare?
Nei sacchi da buttare, metti, invece, abiti e accessori vecchi, passati di moda, che nessuno delle tue conoscenze potrebbe gradire.
Prima di eliminarli, però, abbi cura di staccare bottoni e cerniere (che possono sempre tornare utili in casa), nastri, fiocchi…
Inoltre, conserva qualche vecchia camicia o maglietta per farne stracci per la casa (le magliette in cotone sono perfette per spolverare), grembiuli da usare per i laboratori creativi domestici, abiti da lavoro per le attività di giardinaggio…
Gli abiti usati (e in generale le stoffe) vanno depositati negli appositi cassonetti del riciclo.

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