Cerchi un bimbo? Mangia più pesce

Secondo quanto emerso da un recente studio pubblicato sul Giornale di endocrinologia clinica e metabolismo dell’Oxford Accademy, il consumo regolare di pesce aumenta la fertilità di una coppia e, di conseguenza, le probabilità di avere un bambino in tempi brevi.
I ricercatori dell’Università di Harvard, infatti, hanno seguito 501 coppie provenienti dal Texas e dal Michigan, tutte in cerca di una gravidanza.
Quello che ne è emerso è stato abbastanza sorprendente: le coppie la cui dieta prevedeva un consumo di pesce regolare (almeno due volte alla settimana) aumentavano del 61% le loro probabilità di avere un bambino. Per queste famiglie, la gravidanza arrivava nell’81% dei casi entro il 6° mese dall’inizio del test, nel 92% dei casi entro l’anno.

A dire il vero, le ragioni di questo aumento della fertilità non sorprende. Già in passato, infatti, alcune varietà di pesce, per esempio le ostriche, erano state associate a un aumento della libido.
Il motivo è presto spiegato: molte specie marine sono ricche di zinco, un minirale che gioca un ruolo chiave nel miglioramento della qualità dello sperma (non è un caso, infatti, che sia contenuto nella maggior parte degli integratori prescritti in caso di infertilità maschile).
Tutto il pesce, poi, contiene omega-3, un grasso buono che regolarizza, tra le altre cose, l’ovulazione e migliora la qualità degli spermatozoi.
In generale, infine, il consumo regolare di pesce è associato a una dieta sana, varia, in grado di apportare all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita per garantire il benessere del corpo.
Ecco, dunque, spiegati i risultati della ricerca.

Se, però, il pesce deve rientrare in una dieta equilibrata, non tutti i pesci vanno consumati a volontà.
In generale, sono preferibili i pesci azzurri e di piccole dimensioni (alici, sardine, sgombri, sogliole, merluzzo….) che contengono poche tracce di mercurio, e il pesce pescato a quello di allevamento.

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