Cloasma gravidico e abbronzatura

Sebbene il sole non sia il diretto responsabile della comparsa del cloasma gravidico, detto anche maschera della gravidanza, un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, in particolare nelle ore calde della giornata e senza la dovuta protezione, potrebbe aumentare il rischio di una sua comparsa, soprattutto dopo il quarto mese di gravidanza.

CLOASMA GRAVIDICO: COS’É E COME SI MANIFESTA

Il cloasma gravidico, conosciuto anche come maschera della gravidanza perché interessa, in particolare, le zone della fronte, del naso, del labbro superiore e degli zigomi, è un’alterazione della pigmentazione della pelle caratterizzata dalla comparsa di macchie scure (nelle donne con pelle chiara) o chiare (nelle donne con pelle scura) che interessa, soprattutto, il volto.

Le cause: i responsabili della comparsa del cloasma gravidico sono, come in tanti cambiamenti che interessano la donne durante i nove mesi d’attesa, gli ormoni. Con l’innalzamento dei livelli di estrogeni nel corpo, infatti, aumenta anche il lavoro melanociti, principali produttori di melanina responsabile della colorazione della pelle.

Ecco perché, l’eccessiva esposizione ai raggi solari durante la gravidanza, potrebbe complicare la situazione aumentando il rischio di essere colpiti da cloasma gravidico.

Come si cura: a seconda dei casi, il cloasma gravidico, che, comunque, a parte l’estetica, non compromette in nessun modo la salute della donna e del bambino, tende a scomparire da solo dopo il parto. Qualora questo non si dovesse verificare, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo per ottenere una cura che consiste, generalmente, nella prescrizione di pomate sbiancanti (da non utilizzare durante l’allattamento), oppure in qualche trattamento estetico, quali per esempio, laser o peeling.

Come si previene: sebbene non esista una regola che consenta di evitare sicuramente la comparsa delle fastidiose macchie sulla pelle, è possibile comunque adottare una serie di comportamenti utili per prevenirle:

Innanzitutto, è consigliabile evitare i bagni di sole, soprattutto nelle ore calde della giornata e senza protezione adeguata; in secondo luogo, è bene adottare una dieta ricca di vitamine e betacarotene (perfette, dunque, le centrifughe di carote e/o frutti e verdure a buccia gialla o arancione).

IN SPIAGGIA: COME COMPORTARSI

Nulla vieta a una futura mamma in dolce attesa di rilassarsi in spiaggia godendo dei benefici dell’aria di mare e di lunghe passeggiate lungo la riva (utili, tra l’altro, per attivare la circolazione delle gambe e diminuire il senso di gonfiore).

È molto importante, però, che l’esposizione non avvenga nelle ore calde della giornata (dalle 11.00 alle 16.00) e senza l’adeguata crema protettiva (fattore di protezione alto anche per donne scure di carnagione o già abbronzate).

Per proteggersi dal sole, utili un cappello a tesa larga che protegga il volto dall’esposizione diretta ai raggi del sole.

Lampade, docce e lettini solari: la gravidanza non costituisce un particolare impedimento all’utilizzo di lampade solari, assolutamente non pericolose per il bambino, purché non si esageri e si prendano le medesime precauzione che andrebbero prese prima di qualsiasi esposizione al sole. Un altro fattore da prendere in considerazione e da non sottovalutare per i rischi alla salute che potrebbe comportare è il caldo: qualora, infatti, si dovesse venire colti da un colpo di calore durante la seduta, è bene interromperla immediatamente cercando di abbassare quanto prima la temperatura corporea. Questo per evitare abbassamenti di pressione ed eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni.

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