Come fare i compiti delle vacanze
Alla fine della scuola i bambini hanno bisogno di riposarsi ma, arrivati a metà vacanza, se non si è ancora iniziato, bisogna organizzarsi per non trovarsi in “panico da compiti” nei giorni prima dell’inizio della scuola.
Alcuni bambini (ahimè, pochi!) affrontano i compiti delle vacanze come un gioco, un’attività divertente e stimolante da svolgere nei caldi pomeriggi estivi . La maggior parte dei bambini invece, non ne vuole sapere di fare i compiti, li affrontano controvoglia e trovano sempre mille scuse per “rimandare a domani” quello che non hanno voglia di fare oggi!
Ma i compiti delle vacanze servono davvero? Le vacanze non dovrebbero essere solo ed esclusivamente vacanze durante le quali rigenerarsi potendo rallentare i ritmi stressanti della scuola?
Come in tutte le questioni ci sono diverse opinioni: alcuni insegnanti ritengono che i compiti durante le vacanze non servano assolutamente a nulla perché il bambino ha bisogno di “staccare completamente la spina” per ripartire a settembre pieno di energia. Altri pensano che se non si tiene allenata la mente questa in 3 mesi rischia di dimenticare tutto ciò che si è fatto a scuola.
Come spesso accade probabilmente la verità sta nel mezzo. Se abbiamo la fortuna di avere un figlio che fa i compiti con interesse o, perlomeno, senza farne una malattia non ci dobbiamo neanche porre la domanda.
Se invece nostro figlio non vuole neanche sentire nominare i compiti, prima di perdere il sonno e la tranquillità usiamo qualche piccolo accorgimento per riuscire a fargli svolgere i suoi “doveri” da scolaro.
Ecco qualche consiglio:
  1. Suddividere i compiti in base ai giorni di vacanza che restano. Prendete un calendario e, con l’aiuto dei bambini, scrivere su ogni giorno quante pagine di ogni materia dovranno essere fatte per non arrivare a settembre con “l’acqua alla gola”.
  2. Non demoralizzate il bambino con frasi del tipo “non ce la farai mai a fare tutto!”.
  3. Seguitelo da lontano: fare i compiti al posto loro rende il bambino insicuro e inconsapevole delle sue reli capacità.
  4. Se possibile organizzare dei “gruppi di studio” con qualche amico, vicino di casa o vicino di ombrellone. Può diventare divertente incontrarsi un’ora al giorno al fresco e fare i compiti insieme.
  5. Fate scegliere a vostro figlio il momento in cui preferisce dedicarsi allo studio.
  6. Dedicate ai compiti al massimo 1 ora al giorno possibilmente in un luogo tranquillo e lontano da qualsiasi tipo di distrazione.

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