Come riconoscere lo spotting da mestruazione e le perdite da impianto

Per alcune donne, l’inizio della gravidanza coincide con la presenza di perdite di sangue, molto simili a quelle che annunciano l’arrivo delle mestruazioni, dovute all’impianto dell’embrione nell’utero. Distinguere queste dalle altre non è semplice dal momento che solo un test può davvero confermare l’avvenuto concepimento e, quindi, l’avvio della gestazione o meno.
Analizzando, però, anche altri sintomi è forse possibile provare a capire di cosa si tratti realmente.

PERDITE DA IMPIANTO: PERCHÈ SI VERIFICANO

Il primo segnale che potrebbe accendere un campanellino di speranza (qualora si stia provando ad avere un bambino) è che le perdite da impianto si verificano generalmente qualche giorno prima rispetto allo spotting che annuncia l’arrivo delle mestruazioni. In un ciclo regolare di 28 giorni, infatti, le mestruazioni si presentano 14 giorni dopo l’ovulazione. Le perdite da impianto, invece, possono comparire dai 7 ai 12 giorni dopo, quindi con qualche giorno di anticipo rispetto all’arrivo del ciclo.
Non è una legge, naturalmente, e il presupposto è che il cilo sia effettivamente regolare.
Inoltre, a complicare le cose, da dire anche che la presenza di sangue dopo l’avvenuto impianto è un fenomeno abbastanza raro che interessa circa il 10% delle donne. Per il restante 90% questo avviene senza alcun sintomo particolare, nemmeno i classici crampetti che spesso precedono l’arrivo delle mestruazioni.

Le cause sono note. Si tratta del sangue proveniente dalla rottura dei capillari dell’endometrio nel momento in cui l’embrione si annida nell’utero.

DURATA E COLORE

Rispetto a un normale ciclo mestruale, le perdite da impianto hanno una durata più breve. Di solito, infatti, tendono a scomparire dopo uno/due giorni dalla loro comparsa.
Anche il colore è differente: le mestruazioni, infatti, hanno un colore rosso vivo molto intenso. Le perdite dovute all’annidamento dell’embrione si presentano con un colore piuttosto chiaro, rosso pallido quando non addirittura rosa.
Poco abbondanti, sono infatti il risultato, come dicevamo sopra, della rottura dei capillari. Ed è per questo che in termini di colore e quantità sono profondamente diverse dalle mestruazioni.

Normalmente, non ci sono altri sintomi associati a queste perdite che possano mettere la donna sulla buona strada per capire di cosa si tratti: nausea, stanchezza, crampi addominali possono, infatti, essere associati sia allo spotting pre-mestruali sia all’inizio della gravidanza.

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