Cos'è l'epidurale e come funziona?

L’anestesia epidurale è un tipo di anestesia che consiste nell’iniezione di un farmaco antidolorifico vicino alla spina dorsale che fa sì che il corpo si ‘addormenti’ annullando, in questo modo, i dolori del travaglio, lasciando, però, la futura mamma sveglia e vigile e attiva durante le fasi espulsive del parto.

COME FUNZIONA L’EPIDURALE?
Durante il travaglio, l’utero si contrae. Il fastidio provocato dalla contrazione passa, attraverso la spina dorsale, al cervello che comunica la sensazione del dolore. Nelle fasi iniziali del travaglio, il dolore è lieve e sopportabile, ma man mano che ci si avvicina al parto, questo diventa sempre più forte e insostenibile.
L’epidurale permette di anestetizzare il fascio di nervi presenti nella colonna vertebrale e responsabili della trasmissione del dolore al cervello. In questo modo il travaglio diventa, di fatto, silente.

COME VIENE SOMMINISTRATA
Iniezione spinale: si tratta di un’iniezione singola fatta da sola o in combinazione con un’epidurale, che viene somministrato attraverso un ago inserito nella parte bassa della schiena nel canale spinale. Il sollievo dal dolore è immediato e dura per circa una o due ore.
Iniezione epidurale: consiste nel posizionamento di un catetere epidurale (che viene infilato nello spazio epidurale della schiena) che rimane sul posto per tutta la durata del travaglio in modo da essere utilizzato, per iniezioni ripetute, durante tutta la fase. In questo modo il farmaco anestetico può essere somministrato per tutta la durata del travaglio prolungando il sollievo fino a 24-36 ore. L’analgesia epidurale viene anche utilizzata in situazioni di dolore cronico che può durare diversi giorni.
Generalmente, l’epidurale non viene somministrata quando la donna arriva in ospedale con una dilatazione maggiore di 5 cm o ormai a ridosso del parto vero e proprio.

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