Crampi e gambe gonfie: i fastidi dell’estate

Tra i disturbi più frequenti e tipici della gravidanza, a partire dalla fine del secondo trimestre e, spesso, fino al parto, sicuramente vanno annoverati i problemi riguardanti la circolazione, la capacità di drenare i liquidi, la sensazione di pesantezza, dovuta anche al repentino aumento di peso, che grava su gambe, caviglia e piedi. Crampi, formicolii e intorpidimento completano il quadro. La causa, oltre al peso, è da attribuire al progesterone, prodotto abbondantemente durante i nove mesi di gestazione, che ha un effetto vasodilatatore che, di fatto, rallenta la circolazione.
Sebbene si tratti di un disturbo comune che può intervenire in qualsiasi momento, sono soprattutto le future mamme che si trovano ad affrontare la gravidanza nei mesi estivi a esserne colpite. Il caldo, infatti, non aiuta per niente a migliorare queste spiacevoli sensazioni e, anzi, contribuisce ad accelerarne la comparsa peggiorandone i sintomi.
Come comportarsi, quindi?

RIMEDI CASALINGHI

  • Per quanto possibile, seguire una dieta iposodica utilizzando, laddove strettamente necessario, sale iodato al posto del normale sale da cucina. Limitare il consumo di farinacei e aumentare quello di frutti di bosco.
  • Bere molto nell’arco di tutta la giornata, possibilmente fuori dai pasti.
  • Durante tutta la gravidanza, praticare sempre una blanda attività sportiva. Perfetti, in questo senso, il nuoto e le attività svolte in acqua che aiutano a migliorare la circolazione alleggerendo le gambe.
  • Effettuare lunghe passeggiate.
  • Utilizzare scarpe comode, eventualmente anche di un numero in più rispetto alla propria misura.
  • Dormire con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo utilizzando un cuscino da mettere sotto al materasso.
  • Per alleviare il fastidio, effettuare docciature fredde e pediluvi in acqua fredda con sale e magnesio.
  • Mattina e sera, stendere sulle gambe creme specifiche (ne esistono alcune indicate proprio per i nove mesi di gravidanza), che aiutano a migliorare la circolazione.
  • Una volta ogni tre settimane, concedersi un massaggio linfodrenante presso un centro estetico.
  • Se possibile, effettuare lunghe camminate in riva al mare o con le gambe immerse nell’acqua fino al ginocchio. Il sale marino, infatti, aiuta a drenare i liquidi con un immediato effetto benefico per la circolazione e per alleviare il senso di fastidio.
  • Per chi sta a lungo seduto, per esempio in ufficio, alzarsi spesso, lavorare con le gambe sollevate e non accavallarle per non peggiorare ulteriormente la situazione.

    QUANDO IL GONFIORE NASCONDE QUALCOSA DI PIÙ GRAVE

    Se normalmente, fastidio a parte, il gonfiore non deve spaventare più di tanto la futura mamma, esistono casi in cui questo nasconde un problema più grave, che va segnalato al medico e tenuto sotto controllo.
    Quando a essere gonfi, oltre agli arti, sono anche mani e viso è bene avvisare il proprio ginecologo. In questi casi, infatti, il gonfiore potrebbe essere il sintomo evidente di preclampsia, un disturbo grave che si manifesta, generalmente, a partire dalla ventesima settimana caratterizzato da improvvisa comparsa di ipertensione arteriosa, edema e presenza di proteine nelle urine.

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