Diastasi addominale: patologia post parto non riconosciuta

Dopo il parto è normale che i tessuti dell’addome siano rilassati e la pancia appaia molle e ingrossata. Gli organi interni devo tornare al loro posto e la muscolatura deve riprendere il suo tono.
Nella maggior parte dei casi, le neomamme ritrovano la loro forma fisica precedente nell’arco di un anno (alcune molto prima) e con un po’ di palestra e ginnastica ad hoc recuperano anche l’invidiabile pancia piatta e addominali scolpiti.

Può capitare, però, che la pancia molle e grossa dopo il parto nasconda una patologia chiamata diastasi dei retti addominali che si verifica quando, dopo aver partorito, i muscoli addominali non tornano nella loro sede naturale e rimangono distanziati (negli ultimi mesi di gravidanza i muscoli addominali si separano per lasciare posto al feto. La riga scura che molte donne riscontrano in questo periodo è il segnale di questa avvenuta separazione).
Il problema non è molto diverso da quello che spesso affligge le persone obese che, per questo motivo, devono ricorrere a un intervento chirurgico per risolvere la situazione.

COME SI RICONOSCE:
Esiste un esercizio piuttosto semplice da eseguire dopo qualche settimana dal parto per comprendere se si soffre davvero di diastasi addominale:
sdraite con le ginocca piegate, si mette una mano dietro la nuca e una sopra all’addome con le dita appoggiate a metà tra l’ombelico e la fine del costato. Si premono, quindi, i polpastrelli sull’addome rilassato e eseguendo un semplice addomanale (si sollevano le spalle da terra contraendo l’addome) si verifica quante dita stanno nello spazio che si è creato tra le due fasce addominali.
Una separazione di due o tre dita implica molto probabilmente una siastasi addominale e merita un approfondimento dal proprio ginecologo o medico curante.

CONSEGUENZE:
Oltre al chiaro problema estetico che, comunnque, non va preso sottogamba dal momento che incide sul recupero dell’equilibrio psichico della neomamma, la diastasi addominale si porta dietro una serie di conseguenze di ordine medico che possono complicare la vita della donna rendendo difficili anche lo svolgimento delle attività minime quotidiane.
Tra i sintomi più comuni:

  • impedimento quotidiano nel prendere in braccio il bimbo
  • incontinenza precoce
  • prolassi interna
  • instabilità del bacino
  • nausea sotto sforzo
  • difficoltà digestive
  • ernie ombelicali

L’intervento in questo caso è di tipo chirurgico e si chiama addominoplastica con plicatura dei retti.
Si tratta di un intervento piuttosto semplice che, in generale, risolve la situazione in modo definitivo. Purtroppo non è convenzionato in tutte le regioni italiane (ed è per questo che molte donne si battono affinché il Ministero della Salute lo riconosca come necessario in seguito a una patologia vera e propria).

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