Educar mangiando...

L’educazione di un bambino passa anche attraverso il cibo che rappresenta, quindi, non solo un mezzo di sostentamento, ma soprattutto un tramite di scambio di informazioni tra genitori e figli. A tavola, infatti, mamma e papà possono imparare a capire, attraverso il comportamento alimentare del bimbo, le sue abitudini e il suo comportamento. Sempre a tavola, però, anche il piccino può ricavare informazioni fondamentali dai suoi genitori e decidere, di conseguenza, se instaurare con il cibo un rapporto sano ed equilibrato oppure no.
In una società come quella occidentale in cui il cibo certo non manca, il paradosso consiste proprio nel passaggio da un’alimentazione completa (per quanto spesso scarsa) a un’alimentazione monotona ed eccessiva. Da qui l’invasione degli ultracorpi che, purtroppo anche in Italia, interessa 4 bambini su 10 in età evolutiva. Diversi gli errori che caratterizzano l’alimentazione dei più piccoli (consumo eccessivo di carni rosse, scarso consumo di alimenti fondamentali quali pesce, frutta, verdura e latte, abbandono della dieta mediterranea per altri modelli alimentari…).
Inoltre, è proprio a tavola che spesso i bambini si impongono come piccoli dittatori condizionando con le loro abitudini e pretese tutta la famiglia. Nulla di più sbagliato. Sebbene, infatti, il cibo non debba diventare una merce di ricatto e scambio, sarebbe bene che sin dai primissimi anni i genitori stabilissero delle regole alimentari ben precise che fungano da linee guida.

PROGRAMMA EDUCATIVO ALIMENTARE

  • Niente cibo davanti alla televisione
    Meglio poca tv e senza cibo. Mangiare meccanicamente davanti al video è il modo più semplice per perdere il controllo e riempirsi di cibo senza rendersene conto.
  • Niente scorte di cose buone in casa
    Per quanto possibile, evitare di tenere in casa “scorte” di cose buone (dolci, cioccolato, caramelle, patatine…) facilmente accessibili ai piccoli, soprattutto se questi trascorrono molte ore da soli. Da evitare, però, anche i divieti assoluti che hanno, generalmente, l’effetto di stimolare la curiosità.
  • Il gusto del proibito
    Conviene “contrattare” le occasioni in cui certe golosità sono concesse facendo capire al bambino che certi alimenti vanno consumati in piccole quantità.
  • Attenzione alle bevande gassate
    Le bevande gassate sono ricche di zuccheri e il loro consumo andrebbe, per quanto possibile, limitato anche perché non sono affatto sostitutive dell’acqua dal momento che non hanno il potere di togliere la sete. In frigo, quindi, evitare di tenere bottiglioni da due litri. Per un bambino una lattina ogni tanto è più che sufficiente.
  • Mai mangiare troppo in fretta
    Mangiando troppo in fretta non ci si rende conto di quando lo stomaco è pieno. Ci vogliono circa 20 minuti perché il segnale di sazietà arrivi al cervello. È importante, quindi, insegnare ai bambini a mangiare lentamente, masticando bene tutti i cibi e facendo una pausa dopo ogni portata o, ancora meglio, quando il piatto è a metà. In questo caso, è fondamentale che il piccolo abbia come esempio i genitori che devono, perciò, abituarsi a mangiare altrettanto lentamente.
  • Non saltare la colazione del mattino
    Anche se può sembrare strano, i bambini che saltano la colazione rischiano di ingrassare quattro volte di più degli altri. Questo perché partono con un debito calorico che tendono a riempire in eccesso durante la giornata. Nell’intervallo a scuola è sufficiente un frutto.
  • Non spingere il bambino a vuotare il piatto
    Insegnare al bambino a non lasciare niente nel piatto è una buona abitudine solo se le porzioni non sono eccessive. Il consiglio è di fare porzioni più piccini consentendo al piccolo un bis nel caso abbia ancora fame.
  • Non esagerare con la carne
    Almeno cinque volte alla settimana la carne va sostituita con legumi o pesce (sogliola, nasello, palombo, pesce azzurro) che contiene gli acidi grassi insaturi fondamentali, specie nei primi tre anni di vita, per lo sviluppo dei sistema nervoso centrale.

    FRASI DA EVITARE A TAVOLA

  • Se mangi tutto, la mamma è contenta
  • Pensa ai bambini che muoiono di fame
  • Sei un pasticcione
  • Mangia così diventi alto
  • Devi finire tutto
  • Non parlare, mangia!
  • Assaggia, almeno!
  • Stai composto e mangia
    Queste frasi andrebbero evitate in quanto esprimono, spesso senza che chi le pronuncia ne abbia davvero la consapevolezza, un giudizio negativo sul bambino. Il risultato potrebbe essere un rifiuto, da parte del piccolo, degli alimenti proposti.

    Per maggiori informazioni sull’argomento, è possibile leggere l’articolo completo del dottor Giorgio Pitzalis, pediatra, nutrizionista e gastroenterologo sul sito www.giustopeso.it di cui è responsabile oppure scrivergli all’indirizzo gpitzalis@bambinopoli.it

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Età Prescolare
Prevenzione disturbi controlli

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