Educazione alla lettura. I consigli di Pennac

Esistono trucchi per incoraggiare la lettura e invogliare un bambino a leggere? Secondo Daniel Pennac no. La lettura è un comportamento. E come tale va insegnato, coltivato giorno per giorno finché non diventa un’abitudine quotidiana.
Che fare, dunque? Di seguito, riassunti, alcuni consigli dello scrittore francese di ‘educazione alla lettura‘.

L’ESEMPIO VALE PIÙ DI MILLE PAROLE
Se mamme e papà leggono, i fratelli più grandi leggono, i nonni leggono… quasi automaticamente leggerà anche il bambino.
Fatevi, quindi, vedere spesso con un libro in mano. Mostrate il vostro apprezzamento nei confronti di quello che state leggendo. Parlate dei libri che leggete a tavola. Insomma, trasmettete in modo naturale il vostro amore per la lettura ai più piccoli trasferendo la vostra passione e il vostro entusiasmo.
Non fingete, però. L’amore per i libri deve essere sincero.

NESSUN DIVIETO
Impedire ai bambini di guardare la televisione o di giocare ai videogiochi per leggere è controproducente. Vivranno la lettura come un’imposizione e non appena ne avranno l’occasione se ne allontaneranno.
Regalate, dunque, loro libri che li appassionino. Ma non obbligateli a leggerli. Lasciate che sia un gesto spontaneo.

LETTURA E NON LETTERATURA
Sebbene l’analisi dei testi sia un passaggio fondamentale dell’educazione scolastica, è importante che questa non diventi il solo strumento per accostare un libro.
A scuola, quindi, i bambini devono imparare sì ad analizzare le parole, la sintassi… Ma, soprattutto, devono sentirsi coinvolti in ciò che leggono. Dedicate, quindi, andrebbero dedicate almeno due ore a settimana alla lettura di un libro ad alta voce. Un libro da fruire e non da analizzare.

AD ALTA VOCE O CIASCUN PER CONTO PROPRIO?
La lettura intima e silenziosa è una conquista che avviene nel tempo. Inizialmente, dunque, meglio leggere i libri ai bambini ad alta voce fino a quando non saranno loro ad aver voglia di prendere in mano un libro, sfogliarlo, leggerlo e capire come va avanti.

IL LIBRO NON È UN OGGETTO SACRO
Insegnare ai bambini ad amare i libri vuol dire anche dissacrare il libro e farlo diventare parte della loro quotidianità sin da piccoli. Sì, quindi, alla lettura ad alta voce sin dai primi mesi, sì al diritto del bambino di strappare, scrivere, disegnare su un libro che gli appartiene, sì a un uso del libro diverso dalla lettura e no alla lettura come imposizione, atteggiamento intellettuale per esercitare un potere sugli altri. Si legge per piacere. Non per controllare.
E leggere non è obbligatorio.

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