Festa di compleanno senza angoscia

Organizzare una festa di compleanno è diventato, negli ultimi anni, molto complicato e dispendioso. Non solo perché i bambini sono di anno in anno più esigenti, ma, soprattutto, perché sembra che ogni festa, per potersi dire “riuscita”, debba superare quella dell’anno precedente con idee e proposte, di volta in volta, nuove, originali, stravaganti.
Negli Stati Uniti esiste addirittura un sito internet per aiutare i genitori che vivono come un momento di stress e angoscia l’organizzazione della festa di compleanno del loro bambino. Si chiama www.birthdayswithoutpressure.org ed è gestito da un professore dell’Università del MinnesotaWilliam Doherty – che ha creato, intorno all’argomento, una vera e propria community di mamme e papà “dilaniati” dagli stessi dubbi e “scossi” dagli stessi interrogativi.
Ovviamente, si tratta di un’esagerazione e, forse, qui in Italia le cose funzionano diversamente che Oltreoceano. Ma, indubbiamente, il professore Doherty ha ragione quando, rispondendo alla domanda se non esistano cose più serie di cui occuparsi scrive: “Assolutamente sì. Ma riteniamo che il problema delle feste di compleanno “fuori controllo” sia sintomatico dei più gravi problemi che affliggono la società dei consumi, sempre alla ricerca di eccessi e della legittimazione necessaria per giustificare qualsiasi spesa, anche la più folle.”.

Per quanto, infatti, mamma e papà si prodighino per trovare una location sempre nuova per la festa del loro piccolo, si rivolgano a esperti (animatori professionisti, agenzie, clown, pagliacci, attori…) per organizzare i giochi e il rinfresco, si facciano in quattro per acquistare gli omaggi da dare agli invitati durante il party…, da un’indagine risulta che per i bambini le feste più divertenti siano quelle in cui vengono lasciati liberi di “non fare nulla”, solo di giocare e trascorrere il tempo con i loro amichetti.
Il consiglio, quindi, prima di programmare qualsiasi cosa, è quello di interrogare il festeggiato sul tipo di party che desidera allestire per il suo compleanno, attenendosi alle sue risposte per l’organizzazione.
Capita, infatti, che i genitori, convinti di agire per il meglio, pianifichino la festa secondo il loro criterio oppure cercando di rispettare quelle che pensano essere le aspettative della comunità in cui vivono, senza tener minimamente in conto quelli che sono i desideri del bimbo. Ecco perché vale la pena interrogarlo per conoscere la sua opinione in merito.

  • Qual è stata la festa di compleanno che finora ti è piaciuta di più?
  • Perché?
  • E cosa non ti è piaciuto?
  • Quanti bambini ti piacerebbe invitare alla festa?
  • C’è qualcosa che hai trovato veramente divertente alle feste alle quali hai preso parte?
  • Qual è il gioco che preferisci fare durante le feste?
  • Secondo te, quando pensi che il numero di regali che hai ricevuto sia sufficiente?

    Detto questo, ognuno è, chiaramente libero, di organizzare la festa di compleanno come meglio crede, investendo il budget che gli sembra più consono, ma vale la pena tener presente che si tratta pur sempre della festa di compleanno di un bambino. E che strafare non sempre significa regalare al piccolo una giornata indimenticabile, soprattutto se i giorni precedenti al party sono stati contrassegnati da nervosismo e stress, per lui e per i genitori.

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