Gli Scandinavi lo fanno meglio

Perché i bambini scandinavi stanno meglio dei bambini italiani? Perché il modello educativo genitoriale che arriva dal Nord Europa è riconosciuto in tutto il mondo come un modello di riferimento da seguire? Cos’è la cultura hygge che sembrerebbe donare felicità a chi la pratica e ne adotta i parametri? E quale sarebbe il metodo danese per crescere bambini felici e genitori sereni?
E’ indubbio che negli ultimi anni, il modello di vita dei Paesi Scandinavi è diventato ovunque, non solo in Italia, un punto di riferimento e un esempio da seguire per garantirsi benessere e felicità duraturi.
Ma cosa rende, davvero, straordinario questo modello dal punto di vista educativo e genitoriale?
La parola chiave è P.A.R.E.N.T. (genitore), acronimo che sta per PLAY (giocare), AUTHENTICITY (autenticità), REFRAMING (ristrutturazione degli aspetti negativi), EMPATY (empatia), NO ULTIMATUM (nessun ultimatum) e TOGETERNESS (intimità).
Seguendo, in pratica, questi principi, i genitori scandinavi riescono a creare intorno ai loro figli un clima di tranquillità tale da annullare tensioni e fonti di frustrazione e stress inutile. Per loro e per i piccoli.
Concretizzando e riassumento, possiamo schematizzare questo modello in cinque punti essenziali:

GIOCO LIBERO A PRESCINDERE DALLE CONDIZIONI CLIMATICHE
I bambini del Nord Europa trascorrono all’aperto la maggior parte del loro tempo libero. Per gli Scandinavi non esiste il brutto tempo, ma solo la cattiva attrezzatura. I piccoli giocano nei parchi, nei giardini, in mezzo alla natura in estate e in inverno indistintamente. Inoltre, il gioco rappresenta la principale attività anche quando vanno a scuola, dal momento che è considerato un fattore fondamentale di apprendimento e crescita. Questo anche a scapito di attività più strutturate quali sport e discipline artistiche. I genitori intervengono poco nelle attività di gioco dei figli e lasciano, per lo più, che se la sbrighino da soli, in modo tale da insegnare loro, da soli, a tirarsi fuori dalle difficoltà e a superare, da soli, le frustrazioni.

POSSIBILITA’ PER TUTTI DI ESPRIMERE LIBERAMENTE LE PROPRIE EMOZIONI
La difficoltà di parlare con i bambini di temi difficili, spesso, non è una forma di protezione nei loro confronti. Ma un problema che l’adulto ha con temi non piacevoli della vita. L’autenticità, invece, è un fattore fondamentale per formare persone capaci di riconoscere i problemi ed esprimerli liberamente. Nessuna paura, quindi, a mostrare ai figli paure e disagi, lasciando loro la possibilità di farlo a loro volta.

IMPARARE A TIRARE FUORI IL MEGLIO DA OGNI SITUAZIONE
Il metodo scandinavo prevede l’insegnamento ai bambini di quella che ora viene chiamata resilienza, ossia la capacità di vedere sempre un aspetto positivo anche nelle situazioni peggiori. La negatività, quindi, come dicevamo sopra, non viene negata, ma riletta in chiave di un ottimismo realista che induce i bambini a trovare sempre una soluzione e un aspetto positivo di qualunque situazione.

EDUCARE ALL’EMPATIA
Come si educano i bambini all’empatia? Insegnando loro a mettersi nei panni degli altri, a guardare le cose dal punto di vista anche di chi non ci piace o è diverso da noi. Questo riduce i fenomeni di bullismo e, soprattutto, riduce drasticamente il narcisismo che è tipico, invece, di molti bambini di oggi. Capaci soltanto di guardare l’immagine riflessa nello specchio del proprio laghetto.
I nordici sono naturalmente empatici e hanno capito che formare i bambini a una cultura dell’immedesimazione è fondamentale per aiutarli a crescere sereni e sicuri.

NO ULTIMATUM, MA SPIEGAZIONI INFINITE
Il metodo nordico (danese in particolare) pratica la strada della spiegazione da contrapporre a quella della punizione o dell’ultimatum. Spiegare le regole anziché imporle è, nelle culture nordiche, la chiave di volta per ottenere l’attenzione dei più piccoli, il loro rispetto e la loro collaborazione. Di fronte, dunque, a un bambino che non vuole obbedire la pratica non sono urla e grida, ma spiegazioni e spiegazioni, fino all’esaurimento. La teoria generale è che la calma genera calma e il rispetto rispetto. Se i genitori riescono a trasmettere questi due stati sono molto più che a metà dell’opera.
Questo, naturalmente, vale per tutti gli aspetti della vita: il bambino non vuole mangiare (non lo si forza), il bambino non vuole dormire (gli si spiega perché il sonno è importante e perché è fondamentale andare a letto presto), il bambino si rifiuta di lavarsi (lo si convince dell’importanza dell’igiene personale)….

COLTIVARE L’INTIMITA’ FAMILIARE ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO
Per intimità familiare si intende una condivisione generale con i membri della propria famiglia di almeno un momento nella giornata. Un periodo in cui la negatività, il lavoro, il cellulare… tutto rimane chiuso fuori e si fa entrare solo la relazione con gli altri membri della famiglia: si canta assieme, si gioca assieme, si cena assieme… Non esiste una regola o un mometo giusto. Esiste lo scambio, quando si può e quando si riesce.

Categorie:

Età Prescolare
Età Scolare
Psicologia educazione

Cosa ne pensi

;