Gomme.... da masticare

Chewing-gum, caramelle, confetti colorati ricoperti di zucchero, lecca lecca… Tutto un vasto assortimento di “alimenti” da succhiare, masticare, sgranocchiare, gonfiare che attrae i bambini come il miele le api. Nonostante, quindi, il parere contrario di nutrizionisti e dentisti, spesso per i genitori evitare che i piccoli si mettano in bocca una gomma o uno zuccherino è praticamente impossibile. Possono limitarne il consumo, non abolirlo totalmente. E, quindi, come comportarsi in merito?

Innanzitutto, è indispensabile ritardare il consumo di questi dolciumi il più possibile. Ai bimbi molto piccoli (2/3/4 anni) le caramelle non dovrebbero mai essere offerte in nessuna occasione e bisognerebbe impedire a nonni e parenti di darle loro come premio per un buon comportamento o come ricompensa per il conseguimento di un buon risultato. Le gomme da masticare sono ancora più pericolose: la presenza di zuccheri è, infatti, molto elevata ed è spesso la principale responsabile della formazione della carie. È questo il motivo per cui i dentisti consigliano di far sempre lavare i denti ai bambini dopo che hanno mangiato confetti e chewing-gum. Ne andrebbe, poi, proibito totalmente proibito il consumo nelle ore serali, dopo cena e prima di andare a dormire.
Attenzione anche ai dolcificanti artificiali che secondo alcune ricerche potrebbero avere un effetto lassativo e agli oli essenziali, presenti soprattutto nelle cicche, ritenuti responsabili di svariate forme di allergie alimentari.

L’industria dolciaria ha da qualche anno messo in commercio gomme da masticare e caramelle senza zucchero che non solo non provocherebbero la carie, ma addirittura ne ritarderebbero la formazione. L’opinione dei medici in proposito è discordante ma, aldilà di quale sia il loro responso, ci domandiamo: è proprio indispensabile che un bambino passi l’intera giornata succhiando e masticando neanche fosse un ruminante? Per tenere lontane carie e placca non sarebbe meglio abituare i piccini a lavarsi i denti sempre dopo mangiato istituendo questa buona norma igienica non solo nelle scuole materne (dove spesso avviene) ma anche nelle scuole elementari e medie?
L’obiezione potrebbe essere che, dal momento che comunque il consumo di questi prodotti è abbastanza diffuso tra i piccoli, meglio per quanto possibile limitarne i danni. Può essere, ma educare i bambini ad avere rispetto di sé stessi e ad aver cura della propria salute è compito degli educatori e dei genitori che dovrebbero, quindi, operare insieme per rendere desueta questa brutta abitudine di masticare in continuazione.

Da sottolineare, poi, che chewing-gum e caramelle contengono spesso coloranti (per esempio l’E171) di cui non si conoscono gli effetti. La lettura delle etichette diventa, quindi, in questo caso indispensabile per escludere dall’acquisto prodotti e marchi i cui ingredienti risultino sconosciuti o poco chiari.

Che fare, infine, se un bimbo inghiotte una o più gomme? In realtà, c’è poco da fare. Come qualsiasi alimento, le cicche, una volta nell’apparato digerente, vengono scomposte dai succhi gastrici e poi espulse con le feci. Se, però, la quantità inghiottita è alta questo processo potrebbe essere rallentato e diventare la causa di fenomeni di stipsi di cui non si conoscono le cause. Il consiglio, dunque? Mai dare chewing-gum e caramelle gommose, come dicevamo poco sopra, a piccoli che abbiano meno di 5 anni.

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