Il bambino non dorme? Fascialo

Quella di fasciare i neonati è un’usanza antica che, per lo meno in Occidente, veniva utilizzata, subito dopo la nascita del bambino, con uno scopo ben preciso: raddrizzargli le gambine. In realtà, la fasciatura del bebè è trasversale a diverse culture in diverse parti del mondo e la ragione è piuttosto semplice: i bimbi fasciati sono più tranquilli, dormono meglio e riescono ad affrontare più serenamente problemi tipici dei primi giorni quali, per esempio, le coliche.
La spiegazione “scientifica” ha a che fare con il concetto di contenimento: chiusi dentro a una copertina o a un lenzuolino, impossibilitati, di fatto, a muovere gli arti, con i confini abbastanza limitati intorno, i bambini, che per nove mesi hanno vissuto nello spazio ristretto dell’utero materno, si sentono al sicuro, confinati appunto. Vedono restringere il loro campo d’azione e si rassicurano.
Sembrerebbe assurdo che qualcuno, anche un esserino così piccolo, possa trarre giovamento da una condizione di “chiusura fisica”, ma è proprio così. La fasciatura rassicura il bambino, lo contiene, gli dona benessere e pace.
Ecco perché i bambini fasciati dormono meglio, utilizzano il calore per sconfiggere piccoli dolori (le coliche appunto) e sono più tranquilli.

COSA SI INTENDE PER FASCIATURA
Naturalmente in commercio esistono tantissime fasce con cui stringere il bimbo nei primi giorni. A verità è che per farlo è sufficiente un lenzuolino in cotone o una copertina leggera, avvolta intorno al corpo proprio come si farebbe con una fascia.
È fondamentale utilizzare un tessuto non troppo pesante, anche nei mesi invernali, per evitare che chiuso nel suo sacco il bambino posso sudare troppo. Ed è importante, anche, che il materiale sia organico o che, comunque, a contatto con la belle delicata del bimbo, non la irriti.

COME SI EFFETTUA UNA CORRETTA FASCIATURA
Fasciare un bambino è molto semplice. Si dispone la copertina su una superficie (il letto, il fasciatoio…). Quindi, si piega uno degli angoli verso l’interno in modo che la piega ottenuta abbia, più o meno, l’altezza del neonato e lo si appoggia sulla copertina appoggiando il collo sul limite superiore della piega (il concetto è che tutto il corpo, eccetto la testa, sia appoggiato nell’area della coperta).
A questo punto, si tiene il braccio destro del bambino lungo il fianco e lo si chiude con il lembo destro della coperta rimboccandolo sotto alla schiena. Si stende il braccio sinistro e si tira su il lembo inferiore della coperta incastrandolo tra la spalla sinistra e il l’angolo sinistro della coperta, quindi si chiude anche il lembo sinistro. I piedini, completamente chiusi nella coperta, dovrebbero avere lo spazio di muoversi liberamente, in modo da evitare il surriscaldamento.

È consigliato fasciare i bambini fino, più o meno alla fine del terzo mese di vita. Quando maggiori sono i benefici che uno strumento simile apporta al benessere e alla serenità del piccolo. Dopo, per continuare a trasmettergli la sensazione del contenimento durante la nanna, è possibile passare a soluzioni più indicate quali, per esempio, i sacchi nanna. Sono perfetti, soprattutto, durante l’inverno perché evitano che il bimbo scoprendosi possa prendere freddo durante la notte. Possono essere usati anche fino ai 2/3 anni (purché della giusta misura) e continuano a trasmettere al bambino una sensazione di contenimento e raccoglimento rilassante e piacevole.

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