Inserimento al nido: cosa fare e non fare

L’ingresso al nido rappresenta per un bambino il suo primo vero debutto in società. Per la prima volta, infatti, il piccolo si separa dalla mamma e si trova immerso in un ambiente estraneo in cui lui non solo deve adattarsi a nuove regole, nuovi spazi e nuovi ambienti, ma deve imparare a condividere l’attenzione dell’adulto con altri bambini, perdendo così quello che fino a questo momento è stato il suo ruolo di “principe” della casa.
È importante, dunque, che il suo inserimento in un contesto così diverso da quello cui è abituato, sia il meno traumatico possibile, tenendo conto, però, che qualche lacrima all’inizio è quasi d’obbligo.

COSA FARE

  1. Durante il colloquio conoscitivo con le educatrici, spiegare in modo preciso e dettagliato quelle che sono le abitudini del piccolo in tema nanna, pappa, gioco, relazione con gli altri… Esporre, dunque, i propri dubbi e porre tutte le domande del caso per capire bene quelle che sono le regole adottate dal nido chiedendo, eventualmente, deroghe alle stesse nel caso in cui si ritenga che queste possano non essere ben accolte dal bambino.
  2. Durante le giornate di coopresenza con le educatrici al nido, esplorare lo spazio con il bambino facendogli notare quelle che sono le caratteristiche positive dello stesso, assumendo un atteggiamento positivo ed entusiasta rispetto ai giochi presenti, alla presenza degli altri bimbi…
  3. Al momento del distacco, spiegare in modo preciso al piccolo quello che sta accadendo (la mamma ora va via per un po’, ma poi torna a prenderti. Tu rimani qui a giocare), salutarlo e andarsene affidandolo alle educatrici.
  4. Mostrare un atteggiamento di fiducia verso le persone che si prenderanno cura del bambino.
  5. Una volta a casa, parlare del nido in modo positivo. Se il bambino è in grado di rispondere, chiedergli come è andata, cosa ha fatto…

COSA NON FARE

  1. Effettuare l’inserimento quando già ci sono cambiamenti in atto (la nascita di un fratellino, un trasloco…).
  2. Evitare di apportare ulteriori cambiamenti nella vita del bambino (togliere il pannolino, togliere il ciuccio, cambiare la sua alimentazione…).
  3. Al momento del distacco, non lasciare trapelare ansia, paura, tristezza. Il bimbo lo percepirebbe immediatamente traendone la conseguenza che il posto in cui viene lasciato non è un bel posto.
  4. Mostrare sfiducia nei confronti delle educatrici, anche attraverso considerazioni negative fatte in casa con il papà, con i nonni, con amici.
  5. Non procedere con continuità nell’inserimento. Nei primi tempi, seguendo le indicazioni di orario suggerite dalle educatrici, è bene che il bambino vada al nido tutti i gionri.

PUÒ SUCCEDERE CHE…
Nel periodo dell’inserimento può succedere che i ritmi sonno-veglia del bambino cambino. Che il piccolo appaia più stanco o più eccitato a seconda dei casi. Che non voglia mangiare. Che il suo attaccamento alla mamma aumenti e chieda di stare spesso in braccio…

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