Iscrizioni nido

Il nido rappresenta il primo momento di distacco del bambino dalla famiglia e della famiglia dal piccolo. Ecco perché è molto importante scegliere con cura la struttura più indicata per il suo bene valutando con attenzione quelle che sono le proprie esigenze personali (di lavoro, orari ed economiche).
A seconda, quindi, delle proprie intenzioni (numerosi, infatti, i genitori che preferiscono affidare alle cure di nonni o baby sitter il bimbo per lo meno nel primo anno di vita), è possibile cominciare a muoversi per conoscere la lista delle strutture presenti nella propria zona o città di residenza già prima della nascita del bebè in modo tale (per lo meno per quanto riguarda le strutture pubbliche) da prendere un primo preliminare contatto con le insegnanti e procedere, eventualmente, alla pre-iscrizione (ossia all’inserimento nelle liste d’attesa che, proprio per le strutture pubbliche, sono piuttosto lunghe).

PUBBLICO O PRIVATO?

  • Asili nido pubblici:
    il vero problema per quanto riguarda gli asili nido comunali è la mancanza di posti che li contraddistingue. Le liste d’attesa, infatti, sono infinite e non sempre le domande di iscrizione vengono accettate (zona di residenza, reddito familiare, età del bambino… possono incidere sulla scelta finale). Vale, quindi, la pena presentare domanda in diverse strutture in modo da essere messi in lista di attesa su più circoscrizioni. L’età del piccolo non deve essere inferiore ai 3 mesi e non deve superare i 3 anni di età. Generalmente, queste strutture sono meno flessibili per ciò che riguarda gli orari di ingresso e di uscita e questo li rende non sempre adatti alle esigenze dei genitori che lavorano. La tipologia del servizio offerto varia da caso a caso. In generale, però, tutti gli asili pubblici devono attenersi a regole di massima stabilite dalla normativa vigente. Condizioni igieniche, rapporto tra numero di insegnanti e numero dei bambini, sicurezza… dovrebbero, quindi, essere garantiti al pari delle strutture private. Spesso, le strutture pubbliche offrono un servizio di consulenza pediatrico che vigila sulla salute dei piccoli.
  • Asilo nido pubblici:
    rispetto alle strutture pubbliche, le liste di attesa per l’iscrizione agli asili nido privati sono più snelle. Maggiore, inoltre, è la flessibilità per ciò che concerne orari di ingresso e uscita dei bambini. I costi, però, sempre calcolati in base alla fascia di reddito della famiglia, sono decisamente più elevati, cosa che rende queste strutture non accessibili per tutte le famiglie. I servizi offerti variano da struttura a struttura e alcune di queste sono decisamente all’avanguardia per quanto riguarda la programmazione (inglese e musica anche per i piccolissimi, laboratori di manipolazione, seminari per i genitori, corsi di baby massaggio e acquaticità neonatale…). Fanno parte di questa categoria anche i nidi aziendali, un fenomeno in crescita in Italia che cerca di venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano.
  • Micronidi:
    non sono dei veri e propri asili nido nel senso che i bimbi (generalmente mai più di 4 o 5 per gruppo) sono accolti in uno spazio domestico debitamente attrezzato in base alla normativa vigente e gestito a carattere familiare.

    I PARAMETRI DA VALUTARE

  • Igiene: è uno dei primi criteri da prendere in considerazione al momento della scelta. Tutti gli ambienti devono essere accoglienti, luminosi e perfettamente puliti.
  • Sicurezza: trattandosi di strutture per l’infanzia, devono essere rispettati tutti i parametri di sicurezza previsti dalla legge. I locali non devono presentare rischi per la salute del piccino (controllate, per esempio, che tutte le prese elettriche siano dotate delle apposite protezioni), i giocattoli devono essere a misura di bambino (non troppo piccoli per evitare che possa inghiottirli e realizzati in materiali atossici), gli arredi progettati per venire incontro alle esigenze dei bimbi (mobili dalle forme arrotondate, dai colori allegri e realizzati solo con materiale atossico).
  • Personale: il numero di educatrici deve essere proporzionato al numero dei bambini. Devono essere gentili, determinate e in grado di comprendere le esigenze dei piccoli, intervenendo, se occorre, anche in modo fermo e deciso.

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