Selezionato nella tradizionale manifestazione che si tiene il 12 dicembre in Giappone il kanji che meglio rappresenta il 2021. Si tratta di "kin" e significa "oro".
Dal 1995, tutti gli anni il 12 dicembre, con una cerimonia che si svolge a Kyoto presso il Kiyomizu-dera, una bella struttura considerata Patrimonio dell’Unesco e che comprende una serie di templi buddisti, la Japanese Kanji Proficiency Society, attraverso una votazione nazionale, sceglie il kanji che meglio è chiamato a rappresentare l’anno che sta per concludersi (per chi non lo sapesse, I kanji sono i caratteri di origine cinese usati nella scrittura giapponese in congiunzione con i sillabari hiragana e katakana).
Lo scorso anno era stato scelto il kanji che rappresenta il concetto di densità, in riferimento alla necessità di non ‘addensarsi’ e di non ‘creare assembramenti’ a causa dell’epidemia di Covid appena scoppiata in tutto il Paese.
Il 2021, invece, ha visto la vittoria del kanjy KIN che si pronuncia ‘kin kane’ e significa oro.
UN ANNO D’ORO
Perché proprio questa scelta? Le motivazioni sono molteplici.
Da una parte, un tributo alle tante medagli d’oro vinte dagli atleti giapponesi alla XXXII Olimpiade ed ai XVI Giochi paralimpici.
Dall’altra, per rappresentare l’enorme quantità di denaro speso dal Governo per contrastare l’epidemia di coronavirus.
Inoltre, il 2021 ha visto emettere sul mercato nuove monete da 500 yen e nuove banconote mai esistite prima.
Il kanji di quest’anno, infine, fa anche riferimento alle discussioni, accese e sentite nel Paese, sui benefici speciali di cui godono le famiglie che hanno figli. E ai problemi con i soldi della famiglia Komuro, come il ritiro del pagamento della somma forfettaria di Mako Komuro.
La parola ‘Oro’ era già stata selezionata nel 2016.
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