La cronaca spiegata ai bambini

A un mese di distanza, torniamo a parlare di Parigi e dei fatti tragici che l’hanno vista protagonista per cercare di comprendere anche come raccontare ai bambini episodi di cronaca nera, stragi, devastazioni.
Se, infatti, un adulto riesce a dare un senso anche alla tragedia, per i bambini spiegare certi fatti è difficile se non impossibile.
Innanzitutto, perché la loro capacità di comprensione passa proprio attraverso l’adulto, che spesso fornisce informazioni frammentarie o non totalmente intellegibili per un bimbo.
Soprattutto per i piccoli che non fanno domande, la capacità di comprensione e accettazione diminuisce e la mancanza di certezze provoca disturbi quali, per esempio, la difficoltà di addormentarsi, una sorta di inquietudine.

Il consiglio è, di fronte a episodi gravi sentiti in televisione o ascoltati dalle chiacchiere di mamma e papà, è di dare informazioni precise, prestare attenzione alle domande dei bimbi, non minimizzare le loro paure, espresse in modo palese o attraverso il silenzio o l’inquietudine.
La comprensione del loro stato d’animo passa attraverso il racconto, ma anche attraverso il linguaggio non verbale, il disegno, un ottimo strumento per capire o provare a capire i sentimenti dei bimbi.
Rassicurarli, star loro vicini, utilizzare un linguaggio e parole semplici rappresentano il modo migliore per eliminare i dubbi, cancellare i timori.
E’ in questo modo che i bambini, anche di fronte a fatti gravi come quelli di Parigi, possono acquisire serenità e non aver paura dell’ignoto.

La dottoressa Cristina Savatteri, psicologa e psicoterapeuta, lavora con i bambini e le loro famiglie con particolare attenzioni per le problematiche riguardanti lo sviluppo e i percorsi di crescita, i disturbi dell’apprendimento, i disagi emotivi e le difficoltà di crescita.
Per maggiori informazioni o per fissare eventuali appuntamenti é possibile contattarla all’indirizzo cristisavaATlibero.it

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