L'arte spiegata ai bambini (da Rothko)

Per oltre 20 anni Mark Rothko, esponente dell’espressionismo astratto e tra i più grandi pittori del Novecento, fu insegnante d’arte in una scuola elementare di Brooklyn. In questo periodo, inizò ad appuntare su un diario quelli che riteneva essere i capisaldi per poter avvicinare i bambini e i ragazzi (i suoi alunni avevano tra i 3 e i 14 anni) all’arte in modo semplice e senza annoiarli.
Questi, in sintesi, i suoi consigli.

#1 SPIEGA AL BAMBINO CHE L’ARTE È UNA FORMA DI ESPRESSIONE SEMPLICE
I bambini hanno idee ed emozioni che cercano continuamente di comunicare a chi sta loro intorno. Questo sforzo significa ‘fare arte’, ossia esprimere e comunicare il proprio pensiero e il proprio vissuto a una platea che possa comprenderlo e apprezzarlo. Si tratta di un esercizio che ai più piccoli riesce in modo naturale e che occorre sostenere e indirizzare verso l’espressione visuale.

#2 NON SOPPRIMERE LA CREATIVITÀ DEL BAMBINO CON INSEGNAMENTI TECNICI E TEORICI
Per sostenere la creatività dei suoi alunni, Rothko li invitava a servirsi di qualsiasi strumento, supporto e tecnica. Senza alcuna limitazione. Sebbene, infatti, la creatività sia innata nei bambini, è facilmente compromettibile attraverso l’assegnazione di compiti ed esercizi con parametri troppo rigidi e regole tecniche da riprodurre. In questi casi, generalmente, dalla forma si passa al conformismo. I più piccoli, invece, devono essere invitati a sperimentare perché l’obiettivo non è insegnare una tecnica, ma insegnare la capacità di individuare le idee e comunicarle.

#3 ORGANIZZA MOSTRE APERTE AL PUBBLICO CON I LAVORI DEI RAGAZZI

Per quanto possa sembrare strampalato, organizzare mostre pubbliche con i disegni e i lavori prodotti dai bambini, significa dar loro valore e importanza. Cosa che permette di rafforzare l’autostima dei più piccoli e la fiducia nelle loro capacità. Rothko in questo ha sempre creduto. Tanto che spesso le sue opere venivano esposte all’interno dei musei accanto a quelle dei suoi studenti con l’obiettivo di mettere in luce, anche con la critica, le potenzialità espressive e l’intensità emotiva dell’arte dei bambini.

#4 UTILIZZA L’ARTE CONTEMPORANEA PER AVVICINARE I BAMBINI ALLA STORIA DELL’ARTE

L’arte contemporanea, in generale, parla un linguaggio molto vicino a quello delle nuove generazioni. Per questo Rothko era convinto che per creare una connessione tra i suoi giovani studenti e l’insegnamento della storia dell’arte, le lezioni dovessero partire dal presente per, poi, avventurarsi nel passato.

#5 LAVORA PER FORMARE MENTI CREATIVE E NON FIGURE PROFESSIONALI
Il compito di un insegnante di storia dell’arte che si rivolge al target dei giovanissimi, non è quello di avviarli verso una professione legata all’arte stessa. Ma di indirizzarli verso la comprensione delle forme espressive che li circondano. In altre parole, l’amore e la passione per l’arte deve precedere la sua conoscenza tecnica.

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