Le pagelle di metà anno
Stanno per arrivare le pagelle di metà anno scolastico (anche on line), un momento di riflessione per tutta la famiglia.

Stanno per arrivare le pagelle di metà anno scolastico (anche on line), un momento di riflessione per tutta la famiglia.
Stanno per arrivare le pagelle di metà anno scolastico, un momento di riflessione per tutta la famiglia.
Il Ministero dell’Istruzione ha varato, nell’ambito della Spending Review, la nuova normativa per cui tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dovranno avere obbligatoriamente solo pagelle in formato elettronico, a partire dall’anno scolastico 2013/2014. La pagella in formato elettronico, ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale.
Molte scuole si sono già attrezzate per cui quest’anno potremmo già avere, invece della solita pagella in cartoncino un po’ spesso di quel colore un po’ indefinibile che ci ricorda i tempi in cui eravamo piccoli anche noi, un foglio elettronico da vedere sul computer. Sicuramente un risparmio per il ministero in fatto di carta, stampa e spedizioni, ma forse ai più nostalgici un po’ mancherà la vecchia pagella. Quella pagella che spesso erano i padri a firmare e che sanciva un po’ l’ufficialità del momento.
Quello che conta comunque è il senso e l’utilità della pagella, non certo il suo formato. I voti e i giudizi sono alla fine la cosa che conta. La preoccupazione maggiore è la possibilità che questo nuovo metodo di comunicazione riduca ulteriormente i contatti tra la scuola e la famiglia, ma forse è nella volontà dei singoli genitori e insegnati fare in modo che questo non accada. Ogni genitore dovrebbe, durante l’anno scolastico e non solo al momento del ritiro della pagella informarsi sull’andamento del bambino e a loro volta gli insegnanti dovrebbero rendersi il più possibile disponibili per i colloqui.
I voti hanno una loro importanza se li consideriamo un momento di sintesi del percorso fatto fino a questo momento e devono essere spunto di riflessione non tanto per il genitore, che già dovrebbe essere al corrente dell’andamento scolastico, ma soprattutto per il bambino. Evitiamo di porci in modo inquisitorio e ergerci a giudici, cerchiamo piuttosto di far parlare il bimbo su come pensa sia andato il percorso, se i voti più alti sono dovuti a suoi personali interessi o per propria inclinazione. Mentre se i voti sono meno buoni cerchiamo di capire se sia per disinteresse o per difficoltà nelle materie specifiche e, nel caso, di quale natura siano le difficoltà.
Se avremo un comportamento adatto con il bambino trarremo più informazioni utili per instradarlo nel modo corretto, leggiamo la pagella seduti fianco a loro e non di fronte, non reagiamo in modo eccessivo a nessun risultato positivo o negativo. Le reazioni potrebbero determinare paure e delusioni sproporzionate in caso di brutto voto. Non dimentichiamoci che il modo di affrontare le pagelle e il rapporto instaurato da subito sulla scuola con i bambini poggerà le basi per i successivi importanti anni di formazione.
Dopo aver parlato un bell’abbraccio è quello che ci vuole, qualsiasi sia stata la discussione non ha niente a che vedere con l’amore di mamma e papà
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