Mamma, ho ancora fame!

Ho fame, mamma, ho fame! Ho così fame che mi mangerei un elefante intero!
Quante volte le mamme si lamentano che il loro bambino è un “piccolo divoratore”, che chiede continuamente cibo senza sembrare riuscirsi mai a saziare? Quale può essere il messaggio che il bambino cerca di trasmettere attraverso il suo comportamento alimentare?
In alcuni casi, la richiesta continua di cibo da parte del bambino può rappresentare una risposta alla tristezza dell’essere lasciato troppo solo. A volte i genitori infatti sono talmente preoccupati dalle loro problematiche personali o di coppia, che finiscono per non dedicare il giusto tempo al figlio.
In questi casi il cibo può diventare per il bambino un partner con il quale trascorrere il tempo. Questa condotta alimentare può veicolare quindi un messaggio del bambino ai propri genitori, una richiesta di maggiori attenzioni. La fame eccessiva può essere vista quindi come una fame di cura e affetto.
La tensione che il bambino prova, erroneamente interpretata come fame, viene immediatamente soddisfatta dall’oggetto cibo, senza però riuscire ad appagare il desiderio reale del bambino, cui soltanto la relazione può rispondere.

In generale, la vita dei bambini al giorno d’oggi è caratterizzata da un’iperstimolazione, dove i momenti di noia e apatia sembrano appartenere a un lontano passato. La maggior parte delle giornate risultano scandite da un programma di impegni molto fitto: usciti da scuola, non si ha nemmeno il tempo di tornare a casa a fare merenda, e riposarsi così un attimo, che si deve correre a fare danza, calcio, inglese.
A questo va aggiunta l’attenzione richiesta dai compiti e attività inerenti la scuola.
Il tempo che viene lasciato ai bambini per giocare liberamente viene sempre più ridotto: i bambini raramente sperimentano la sensazione di noia, proprio perché tutto il loro tempo è “riempito” da impegni.
E quindi, quando si trovano ad affrontare momenti vuoti, può succedere che i bambini utilizzino il cibo come tappo per la noia, uno stato d’animo a cui non sono abituati! Può accadere che, per riempire quella sensazione di vuoto, essi richiedano continuamente cibo, anche senza essere veramente affamati.

È quindi molto importante che i genitori riescano a cogliere il messaggio nascosto dietro alla continua ricerca di cibo da parte del bambino. E, in questo senso, risulta fondamentale, anche se immersi frenesia degli impegni quotidiani, dedicare la giusta attenzione alla ritualità della tavola come momento di convivialità, condividendo il piacere di stare assieme.

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