Mensa scolastica internazionale

Come mamma di tre bimbi in età scolare, e tutti frequentanti la scuola primaria, sono molto ferrata sui menù proposti dalla Milano Ristorazione.Ci sono giorni che, quando vado a prendere i miei figli alle 16.30, hanno così fame che mangerebbero anche le gambe del tavolo, e altri in cui, invece, neppure chiedono se ho portato loro la merenda.

Mi è capitato, a volte, guardando cosa avrebbero mangiato a scuola, di pensare, dentro di me: ”Con questo menù, oggi non mangeranno niente”, ma mi sono ben guardata dal dirlo a loro! Si sarebbero sicuramente sentiti giustificati a non toccare cibo. E magari, proprio quando pensavo di trovarli affamati, mi dicevano di aver mangiato benissimo.

Spesso, infatti, pranzare in compagnia dei propri amici fa passare per buone anche le verdure più odiate, quelle che, a casa, a malapena assaggiano, e per questo credo che condividere il pasto con i compagni di scuola sia un grosso insegnamento, quasi come imparare una nuova materia.

Per questo, e anche per incoraggiare un’armonia positiva tra le varie culture che finalmente stanno imparando a convivere, mi è piaciuta l’iniziativa promossa da Milano Ristorazione, che ha deciso di reintrodurre nei propri menù alcuni piatti etnici.

Era già successo alcuni anni fa, quando i miei bambini, allora all’asilo, avevano potuto assaggiare il cous cous, e avevano accolto questa proposta con tanto entusiasmo, quasi fosse una festa.

Dal 2013, infatti, questo ed altri piatti, come il riso alla cantonese della Cina e le ricette sudamericane a base di fagioli e carne, verranno proposti nelle mense scolastiche, dal primo anno di asilo fino all’ultimo delle medie.

E se, nel frattempo, il cous cous è diventato uno dei piatti preferiti di mio figlio maggiore, chissà che non ne entrino altri in casa, altrettanto appetitosi e internazionali?

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