NO Jet Lag!
Lunghi viaggi che prevedono l’attraversamento di diversi fusi orari. Come adattarsi e affrontare al meglio i salti spazio-temporali…

Lunghi viaggi che prevedono l’attraversamento di diversi fusi orari. Come adattarsi e affrontare al meglio i salti spazio-temporali…
Stanchezza. Sonno. Mancanza di concentrazione. Sensazione di affaticamento. Noia. Sono alcuni dei sintomi che possono presentarsi in seguito a un viaggio molto lungo in aereo e che possono affliggere il viaggiatore anche parecchi giorni dopo l’arrivo.
Si tratta del famigerato Jet Lag, un disturbo certamente non grave, ma che può rovinare il viaggio a coloro che ne soffrono. La Nasa ha stimato che, in generale, per ritornare a una situazione di normalità, occorrono tanti giorni quanti sono i fusi attraversati: 8 giorni se il fuso è di 8 ore, 10 se è di 10…
LE CAUSE DEL JET LAG E DEI DISTURBI IN VOLO
UNA DIETA ANTI JET-LAG
Arriva dagli Stati Uniti ed è una dieta che, secondo i ricercatori, dovrebbe aiutare l’organismo a contrastare la comparsa del Jet Lag e dei fastidi che lo accompagnano. Dovrebbe essere intrapresa tre giorni prima della partenza e andrebbe proseguita fino al giorno successivo all’arrivo.
Si basa sul principio che i disordini che fanno seguito alle lunghe traversate sono da attribuire al mancato coordinamento di due zone celebrali preposte alla percezione del tempo e che per funzionare in modo corretto necessitano di proteine: la prima percepisce il tempo come ciclo temporale di 24 ore; la seconda in base all’alternanza di luce/buio.
La dieta prevede un’alimentazione a base di proteine (carne) il primo e il terzo giorno prima della partenza e il primo giorno dopo l’arrivo; e un introito calorico che non superi le 700kcal (circa 3 cappuccini) il secondo giorno prima della partenza.
I risultati sembrano garantiti dal momento che questo metodo è stato testato, con buoni risultati, sui soldati di stanza all’estero, spesso oltreoceano.
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