Noi Puffi siamo così!
Sbarcano al cinema i Puffi, i buffi omini blu protagonisti di uno dei cartoni animati più amati dei bambini degli Anni Ottanta. Per raccontarsi e far divertire anche le nuove generazioni.

Sbarcano al cinema i Puffi, i buffi omini blu protagonisti di uno dei cartoni animati più amati dei bambini degli Anni Ottanta. Per raccontarsi e far divertire anche le nuove generazioni.
Direttamente dagli Anni Ottanta, catapultati nella Manhattan dei giorni nostri, sbarca il 16 settembre nelle sale italiane I Puffi, il film in 3D della Columbia Picture diretto da Raja Gosnell, realizzato combinando grafica computerizzata e azione dal vivo.
Gli adulti di oggi sicuramente non faticheranno a ricordare i protagonisti del famoso cartone animato televisivo della loro infanzia, fatto di piccoli e graziosi ometti blu con cappuccio bianco, ciascuno rappresentato secondo una caratteristica ben precisa (c’era Grande Puffo, Puffo Quattrocchi, Puffo Brontolone, Puffo pasticcere, Puffetta, l’unica femmina del gruppo…), foreste incantate, casette a forma di fungo, maghi cattivi e gatti annoiati… Per i bambini di oggi, invece, le avventure dei piccoli nanetti saranno una vera sorpresa che, in qualche modo, li avvicinerà al mondo e ai gusti dei loro genitori.
Nel Medioevo, il mago malvagio Gargamella scopre il villaggio dei Puffi, piccole creature intelligenti del sottobosco, e li costringe alla fuga. Una volta sparpagliati nell’ambiente, Tontolone si imbatte in una grotta “proibita” e alcuni Puffi lo seguono. Trattandosi, però, di un portale magico per il teletrasporto temporale, il gruppo si ritrova a Central Park, a New York. Aiutati da una giovane coppia sposata, Grace e Patrick Winslow i Puffi cercheranno una soluzione per tornare alla loro epoca e al loro villaggio, prima che Gargamella li trovi.
I Puffi, piccoli ometti blu che vivono in una foresta incantata di una non ben precisata epoca medievale, sono apparsi inizialmente come personaggi secondari del fumetto John & Solfami realizzato dal fumettista belga Pierre Culliford, in arte Peyo, per poi conquistarsi poco per volta una loro fama e autonomia.
La scelta del nome (e di quel singolare modo di parlare) ha una storia abbastanza curiosa e divertente. Sembra, infatti, che nel 1958, durante una vacanza al mare con alcuni amici, Peyo per farsi passare la saliera di cui non gli sovveniva, sul momento, la parola, abbia esclamato Passsami il…. Puffo!, suscitando l’ilarità degli altri commensali i quali iniziarono a prenderlo in giro con frasi tipo: Eccoti il puffo! Quando avrai finito di puffare, ripuffalo a posto!.
In Italia i Puffi fecero la loro prima comparsa sotto forma di fumetto nel 1963 sulla rivista Tipitì con il nome di Strunfi. Furono, quindi, ripubblicati dal Corriere dei Piccoli l’anno successivo con il nome I Puffi.
La serie animata, invece, fu trasmessa da reti private a partire dal 1982, anno in cui fu pubblicato anche il 45 giri con la famosa sigla Il Paese dei Puffi (la ricordate? Noi Puffi siam così. Siam strani ometti blu. Puffiamo suppergiù due mele e poco più….).
In concomitanza con la serie animata, i bambini italiani potevano anche giocare con i bellissimi pupazzetti in gomma da collezionare (in quegli anni la collezione dei Puffi divenne un vero e proprio must per tutti i bambini dell’epoca) dando vita a veri e propri Puffo-Villaggi!
Cosa ne pensi