Ora solare e disagi nei bambini

Sebbene il passaggio dall’ora legale all’ora solare rappresenti un cambiamento minimo per un adulto, per un bambino abituato a ritmi molto serrati anche la differenza di un’ora può essere motivo di irritazione, stanchezza, fastidio.
Il cambiamento, che, lo ricordiamo, consiste nel tirare un’ora indietro le lancette dell’orologio nella notte tra il 24 e il 25 di ottobre, ha degli effetti immediati sulla routine quotidiana del piccolo.
Se, infatti, da un lato il bimbo perde un’ora di luce (a scapito, per esempio, dei giochi al parco dopo la scuola), dall’altro ne guadagna una al mattino al momento del risveglio quando, si presuppone, dovrebbe essere già giorno pieno.
Come aiutarlo, dunque, ad affrontare al meglio questo cambiamento, seppur minuscolo?

Innanzitutto, cercando di non stravolgere eccessivamente le sue abitudine.
Se perciò il bambino è abituato a mangiare alle otto e andare a dormire alle nove e mezza, è bene lasciare invariati questi orari anche con il cambio del’ora, eventualmente, anticipando o posticipando di poche manciate di mnuti la fase dell’adattamento.
Inoltre, va messo in conto un periodo di tempo destinato all’adattamento con conseguente nervosismo da parte del piccolo, irritabilità e problemi legati al sonno. E’ una fase momentanea e passeggera che si risolve nel giro di qualche giorno. Pazientare è la strategia migliore per superare i problemi.
Infine, è conisigliabile evitare, nei giorni a ridosso del cambio dell’ora, sballottare ulteriormente il bambini facendogli fare le pre piccole la sera, spostando gli orari del pranzo e della cena, uscendo troppo fuori da quelli che sono gli schemi della routine quotidiana.

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