Ortodonzia: parola all'esperto
Il dottor Alessandro Ugolini, specialista ortodontico, ci spiega cos'è l'ortodonzia, quali difetti interessano i bambini, come si possono correggere.

Il dottor Alessandro Ugolini, specialista ortodontico, ci spiega cos'è l'ortodonzia, quali difetti interessano i bambini, come si possono correggere.
COS’É L’ORTODONZIA?
É la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura delle malocclusioni, dei disturbi di crescita dei mascellari, dei difetti di sviluppo della dentizione. Il risultato del trattamento ortodontico con il miglioramento dell’estetica generale del viso e del sorriso genera sicurezza di sè e disinvoltura nell’affrontare il rapporto con gli altri. La terapia ortodontica riguarda adulti e bambini e prevede l’uso di apparecchi ortodontici fissi e mobili.
I DIFETTI RISCONTRATI NEI BAMBINI
Se i denti anteriori sono accavallati, diastemati, sporgenti, retrusi, in morso profondo o aperto, è il momento di intervenire. La malocclusione, infatti, oltre ad alterare l’estetica del sorriso, influenza negativamente sia l’equilibrio della faccia sia l’armonia del profilo labiale del bambino.
Ecco alcuni tra i disturbi più diffusi:
PERCHÉ É IMPORTANTE CORREGGERE I DIFETTI?
I benefici principali di un trattamento ortodontico non sono solo il miglioramento dell’estetica facciale, del sorriso, della funzionalità dell’occlusione. Denti posizionati in maniera scorretta, infatti, possono trattenere particelle di cibo provocando decalcificazione dei denti e problemi alle gengive. Inoltre, si possono avere come conseguenze anche problemi alla masticazione e di digestione, negativi per tutta la salute.
LA PRIMA VISITA
É molto importante esaminare i denti del bambino mentre i denti definitivi crescono. L’Associazione Americana e Italiana di Ortodonzia raccomandano di sottoporre il bimbo alla prima visita ortodontistica tra i 5 e i 6 anni.
LA DURATA DEL TRATTAMENTO
La durata è variabile e dipende dal problema da trattare: può andare da pochi mesi a un massimo di 3 anni. Nel bambino in crescita, a causa del continuo sviluppo della dentatura, si usa alternare periodi di trattamento ad altri di attesa: per esempio, può essere necessario un trattamento in due tempi, in dentizione mista e poi appena “messi” tutti i denti permanenti.
Normalmente i trattamenti ortodontici non provocano alcun male (da sfatare, quindi, la paura del dentista) dando solo qualche piccolo fastidio nei giorni successivi all’applicazione dell’apparecchio o alla sua attivazione. Si tratta di piccole irritazioni della mucosa che va a sfregare contro le parti sporgenti dell’apparecchio e di sensibilità dei denti. Nel giro di pochi giorni tali fastidi andranno ad attenuarsi fino a scomparire.
L’APPARECCHIO
Fondamentalmente esistono due tipi di apparecchi: fissi e mobili.
I primi s’incollano o si cementano ai denti, i secondi si applicano e rimuovono a seconda delle esigenze.
Le apparecchiature ortodontiche mobili si utilizzano prevalentemente nei bambini per guidare l’eruzione dei denti e per correggere le malposizioni delle ossa mascellari.
Gli apparecchi fissi, invece, si applicano sui denti permanenti e sono costituiti da brackets (le famose “piastrine” metalliche) “incollati” ai denti e collegati da fili metallici. Per rendere meno traumatico l’uso dell’apparecchio, è possibile applicare un apparecchio ortodontico estetico (per esempio dotato di attacchi in ceramica policristallina trasparente o trattato con mascherine trasparenti).
Dopo il trattamento è necessario applicare un apparecchio di contenzione da portare, generalmente, di notte per favorire la stabilizzazione della contenzione. Usualmente si tratta di apparecchi mobili o fissi incollati sulla faccia interna dei denti.
PRECAUZIONI CON L’APPARECCHIO
L’utilizzo dell’apparecchio non causa particolari disturbi o fastidi al bambino che può mantenere le sue abitudini alimentari. Si consiglia, però, di eliminare i cibi troppo duri e croccanti e i chewing-gum: questi cibi, infatti, possono impigliarsi negli attacchi e staccarli.
Inoltre, andrebbe speso più tempo nell’igiene orale lavando sempre i denti dopo i pasti principali.
IL DOPO APPARECCHIO
Anche dopo il “miglior” trattamento ortodontico, una volta interrotta la contenzione, potranno esserci, nel tempo, recidive del trattamento, spesso di lieve entità e che comunque non influiscono sul risultato estetico-funzionale. Qualche volta, invece, possono essere tali da richiedere al bambino ancora piccoli interventi di riallineamento o di ottimizzazione occlusale.
Articolo a cura del dottor Alessandro Ugolini, specialista in ortodonzia.
Per maggiori informazioni e per informazioni sulle iniziative di prevenzione gratuita è possibile consultare il sito www.centrosanfelice.it, oppure scrivere a centrosanfelice@orobianet.it o, ancora, telefonare allo 02-54101670.
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