Papà blogger

Studiato. Analizzato. Contato. Incasellato. Sviscerato. Affrontato. E chi ha altri -ato li aggiunga pure. Il fenomeno delle mamme 2.0 nel velocissimo mondo di internet, pronto a bruciare nel giro di pochissimo tempo qualsiasi novità, non fa più notizia.

Le mamme blogger non interessano più media ed esperti (anche perché tutto quello che poteva essere detto in merito è stato già ampiamente detto! Adesso lasciatele scrivere e, soprattutto, lasciateci in pace!).

Lo spotlight di oggi (sei out se non lo sai!) è puntato sui papà. Come dire: paparini, questi sconosciuti! Cosa avranno mai da raccontare in un blog?.

Eppure anche i papà (questi sconosciuti!) qualcosa da dire ce l’hanno e, sulle tracce di mogli e compagne (decisamente più avanti di loro nell’utilizzo dei nuovi media e dei nuovi mezzi di comunicazione… Tié!) si sono messi ad aprire blog e a scrivere post, raccontando, dal punto di vista maschile, l’esperienza della paternità, le gioie e i drammi di trovarsi ad affrontare per la prima volta il cambio di un pannolino, la prima pappa, i primi capricci.

AUTOREFERENZIALI

Ma a chi parlano? Qual è il loro pubblico? Certamente non le mamme, impegnate come sono a cambiare pannolini, preparare pappine, scegliere magliette e scarpine e, naturalmente, aggiornare i loro blog!

Sicuramente non ai “non genitori” (perché diciamocelo: per chi padre o madre non lo è le avventure tragicomiche della famiglia digitale interessano poco o niente!).

Forse ai loro pargoli che quando saranno grandi potranno mostrare orgogliosi agli amici e ai figli quanto fosse “avanti” il loro papà ai suoi tempi!

O, più probabilmente, non parlano a nessuno. Semplicemente, utilizzano lo spazio messo a disposizione del web per chiarirsi le idee, darsi un tono, ricrearsi un ruolo. E gridare a tutti (e, quindi, a nessuno): anche noi esistiamo!

DI COSA PARLANO?

Da donne, leggere il blog di paparino è decisamente molto più interessante che leggere i post di mammina. Sia ben chiaro. Totale fiducia e appoggio all’universo femminile (Vai, mamme! Andate avanti così!). Ma, insomma, i padri sono meno prevedibili. Il pragmatismo materno nell’affrontare le difficoltà quotidiane è presente ma in un modo completamente diverso. Gli argomenti trattati hanno a che fare (spesso) con interessi considerati prettamente maschili che, il più delle volte, le mamme non trattano nei loro diari on line.

I padri, poi, sembrano essere meno coinvolti emotivamente delle madri nella stesura del blog (lo sappiamo benissimo che state fingendo! Ma siete bravissimi nel farlo!) e, di conseguenza, meno melodrammatici.

I papà parlano di tecnologia, istruzioni per montare i giocattoli, montaggio dei seggiolini auto, uscite domenicali in bicicletta o al museo, momenti di imbarazzo creati da domande inaspettate dei figli, lavoro…

Apparentemente gli argomenti sembrano essere gli stessi (le due facce della medaglia, insomma, Yin e Yan). Leggendo, però, con attenzione è chiaro che il tono, il modo di affrontare i problemi è totalmente diverso.

PAPARINI BLOGGATI NEL BLOG

Eccoli, dunque, i papà blogger nel loro mondo virtuale:

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