Passeggino: fino a che età?

Se è sempre più frequente vedere bambini di poche settimane e mesi lasciati per ore su passeggini e ovetti quando per loro, la sistemazione ideale dovrebbe essere la carrozzina, altrettanto frequente è trovarsi di fronte a bimbi di 4/5 anni comodamente seduti sul passeggino, spinti da compiacenti genitori che neppure si pongono il problema che questo possa non essere del tutto naturale e consono alla crescita e allo sviluppo del bambino.

PERCHÉ DOPO I DUE ANNI IL PASSEGGINO DOVREBBE ESSERE GRADUALMETNE MESSO DA PARTE?
Non appena il bambino inizia a muovere i primi passi, è compito preciso di mamma e papà aiutarlo a prendere confidenza con questo nuovo modo di spostarsi, rafforzando, così, lo sviluppo muscolare e la sua autonomia. Non si tratta di forzare i tempi. Tanto meno di obbligare il piccolo a lunghe maratone quotidiane.
Impedirgli, però, di camminare da solo, di prendere possesso dello spazio che lo circonda, è controproducente al suo sviluppo psico-fisico.
Perché, allora, molti genitori faticano così tanto a mettere via il passeggino anche quando il bimbo ha ormai raggiunto una discreta padronanza delle sue gambe e sarebbe anche in grado di affrontare passeggiate più o meno lunghe?

  • Innanzitutto per pigrizia. Spingere un bambino che rimane passivo sul e legato è senz’altro meno faticoso che abituarlo a non correre e scappare in avanti, dare la mano, fermarsi quando finisce il marciapiede….
  • Per comodità. Spesso le uscite con i bambini sono finalizzate a portare a termini spese e commissioni lasciate in sospeso. Il passeggino accelera i tempi di percorrenza e rende mamma e papà più liberi di fare le proprie cose.
  • Perché non si riflette su quanto possa essere negativo per l’educazione e lo sviluppo fisico di un bambino “costringerlo” su un mezzo che non dovrebbe appartenergli più da tempo.

PERCHÉ IL PASSEGGINO USATO FUORI ETÁ È COSÌ DANNOSO PER IL BIMBO?

  • Perché impedisce il rafforzamento dei muscoli delle gambe e lo sviluppo dell’apparato scheletrico
  • Perché non contribuisce all’acquisizione dell’autonomia del bimbo dai suoi genitori
  • Perché non lo aiuta nello sviluppo del senso dell’orientamento
  • Perché impedisce al bambino di conquistare in modo autonomo e personale lo spazio che lo circonda rispettando le regole della sua frequentazione

QUALI ALTERNATIVE
Un’ottima alternativa all’uso del passeggino e che sempre più genitori stanno adottando anche in Italia è quello dell’uso del monopattino che permette al bimbo di non stancarsi eccessivamente durante le lunghe camminate, accelera i tempi di percorrenza e consente al bambino di mantenersi, comunque, in movimento. Con i bimbi più grandicelli si può optare anche per la bicicletta.

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