Perché i bambini russano?

Recentemente pubblicato sul Journal of American Heart Association e ripreso da Repubblica, uno studio condotto da Carissa M. Baker-Smith, direttore della Cardiologia preventiva pediatrica presso il Nemours Children’s Hospital di Wilmington e docente di Cardiologia pediatrica presso il Sidney Kimmel Medical College della Thomas Jefferson University di Filadelfia, cerca di fare chiarezza su quelle che potrebbero essere le cause principali dell’apnea ostruttiva nel sonno in età pediatrica.
Ovvero: perché il bambino russa?

Naturalmente, i motivi potrebbero essere svariati e andrebbero indagati con il proprio pediatra partendo anche dalla conoscenza del bimbo. In generale, fenomeni di apnea notturna si associano alla presenza di adenoidi, ingrossamente delle tonsille o alla conformazione stessa del viso del bambino.
Secondo la dottoressa Carissa M. Baker-Smith e il suo team, però, sono spesso affetti dal disturbo i bambini in sovrappeso o obesi con tutta una serie di complicazioni, dovute proprio alla qualità della respirazione durante il sonno, tra cui l’aumento della pressione e problematiche a carico del metabolismo.
Semplificando, le apnee notturne, ossia le interruzioni della respirazione durante il sonno spesso associate al russamento, causano un aumento della pressione arteriosa che facilita un’eventuale resistenza all’insulina e alterazioni dei lipidi nel sangue.

Esistono, naturalmente, diversi gradi di disturbi della respirazione nel sonno, dal semplice russare fino a vere e proprie interruzioni della respirazione. È importante, però, di fronte a un bambino che dorme male, rivolgersi immediatamente a uno specialista che valuterà se è il caso o meno di sottoporre il piccolo a una polissonografia, ossia un esame che registra il sonno, e in caso di problematiche gravi deciderà quali provvedimenti prendere.
Oltre, infatti, al problema citato sopra ai danni del metabolismo, le apnee notturne possono causare tutta una serie di disturbi collaterali che vanno da continui mal di testa, in particolare al risveglio, a un abbassamento della soglia di attenzione durante il giorno e sonnolenza costante che potrebbero inficiare anche sul rendimento scolastico.

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