Perché Milano è la città in cui si vive meglio

La notizia è recente e sta facendo il giro del web: secondo l’indagine formulata dal Sole 24 Ore e pubblicata nei giorni scorsi, Milano è la città italiana in cui, dati determinati parametri, si vive meglio per qualità della vita.
Al secondo posto si piazza Bolzano, terza Aosta. Fanalino di coda, ormai per il quarto anno consecutivo, Vivo Valentia.

Per il capoluogo lombardo si tratta di una grande novità. Mai, infatti, si era piazzata così in alto e mai le era stato conferito un tale riconoscimento (si è piazzata al secondo posto per 4 volte di seguito in 28 anni). Polemiche a parte (Linkiesta, per esempio, ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo in cui mostra come sì Milano sia la città più ‘felice’ d’Italia, ma solo se lo stipendio mensile percepito supera i 6000€), quali sono gli indicatori di benessere (Milano ne ha vinti 7 su 42) che le hanno permesso di raggiungere il primato?

INDICATORI DI BENESSERE

L’indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero). I parametri fanno sempre riferimento all’ultimo anno.

Milano ottiene la medaglia d’oro negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi.
Al primo posto troviamo il numero di depositi in banca pro capite, il tasso di occupazione e il livello culturale medio.
Inoltre, si aggiudica il Cityrate 2018 come migliore smart city.

Male, invece, sicurezza, intesa come numero di scippi, borseggi e rapine, e l’indice di litigiosità nei tribunali.

LE PRIME 15

Anche quest’anno, ciò che colpisce è il grande divario tra Nord e Sud divenuto ancora più forte.
Nessuna città del Sud Italia, infatti, rientra nelle prime 15 posizione ed è sempre una città del Sud a chiudere la classifica.
A penalizzarle, soprattutto, l’indice di sicurezza, il reddito pro-capite e il tasso di occupazione.

Nei primi 15 posti troviamo, subito dopo Milano, Bolzano e Aosta, Belluno (prima nel 2017), Trento, Trieste, Bologna, Pordenone, Treviso, Gorizia, Ravenna, Lecco, Verona, Sondrio e Modena.

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